Silvio Piola
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Silvio Gioacchino Italo Piola (1913 – 1996), calciatore e allenatore di calcio italiano.
Citazioni di Silvio Piola
[modifica]- Ci sono al giorno d'oggi coloro che rifiutano l'onore della maglia azzurra. Inaudito! Occorre sentirsi onorati di rappresentare l'Italia nel mondo sportivo. Quanto darei per riavere i miei vent'anni e indossare ancora quella maglia.[1]
- [Su Giuseppe Moro] Mi impressiona la sua sicurezza quando sbaglia.[2]
Intervista di Roberto Eynard, La Stampa ed. Vercelli e Biella, 23 settembre 1993, p. 45.
- Il calcio si evolve, però alla base rimangono due qualità fondamentali: i "piedi buoni" e il cervello. Anche il più bravo allenatore di questa terra senza giocatori con queste caratteristiche può chiudere bottega.
- Disponevo di un buon trattamento di palla e un discreto passaggio, non avevo paura, dote importante per quei tempi, ed in più avevo fiuto e furbizia, due "ferri del mestiere" indispensabili per un centravanti. Aggiungo che sono stato fortunato perché in tanti anni di attività ho patito due soli incidenti: una clavicola fratturata e un colpo al ginocchio. Considerato che molti difensori si basavano su forza fisica e rudezze non è niente male.
- [«Qualche rimpianto?»] Sì, uno. Anche se ho giocato per diversi anni per la Lazio, e ho vestito per un campionato la casacca di Torino e Juve, non ho mai fatto parte di un autentico squadrone. Peccato davvero. Avrei tanto desiderato vincere uno scudetto.
Citazioni su Silvio Piola
[modifica]- Era fortissimo di testa e coi piedi, alla sua età possedeva ancora un fisico poderoso e faceva ammattire gli avversari. Rammento bene quella partita [Novara – Milan 1-1, 7 febbraio 1954]. Piola aveva sempre addosso due difensori, eppure riuscì egualmente a segnare con una delle sue famose rovesciate a bicicletta. Piola lo ricordo bravo anche come maestro, quando all'inizio degli Anni 60 a Coverciano spiegava la tecnica a noi allenatori. (Nils Liedholm)
- Era un po' chiuso e parlava poco, però possedeva personalità e carisma. Era campione del mondo e alle spalle si lasciava già una ventina di presenze in nazionale, eppure non l'ho mai sentito vantarsi delle sue imprese. Un tipo semplice, al quale il successo non aveva dato alla testa. (Amedeo Amadei)
- Il classico ariete da area di rigore, ma la completezza tecnica gli consentiva di partecipare alla manovra, la classe gli apriva le porte di ogni tipo di conclusione a rete: formidabile il tiro dalla distanza, spettacolare la rovesciata. [Con la maturità] il suo fisico si irrobustì [...] compensando con potenza ciò che perdeva in agilità pura. Fu a quel punto che emerse la qualità dei piedi, capaci di "tagli" raffinati, di dai e vai in corsa con l'esterno, completandone il ritratto di fuoriclasse. (Carlo Felice Chiesa)
- Il suo gioco ha le caratteristiche angolazioni che rivelano la presenza di una classe sicura. (Bruno Roghi)
- Non so ancora se il Silvio calcia meglio col destro o col sinistro, tanto è bravo. Di testa è molto forte nella scelta di tempo. Ma non ho visto nessuno come lui in rovesciata, in spaccata. (Vittorio Pozzo)
- Piede destro, piede sinistro, testa, tutto per lui è buono, come gli sono indifferenti gli angoli di tiro e gli sforzi in equilibrio instabile. (Gabriel Hanot)
- Piola si fa notare per la sua abilità a trovarsi, al momento buono, nella zona d'azione [...]. Non ha niente del giocatore passivo o neutro: egli non si contenta di smarcarsi; marca lui stesso, in ogni occasione; affronta i terzini; li obbliga a intervenire subito e a liberare in fretta, ed è sempre pronto a sfruttarne gli errori [...]. Quando Piola, tanto nel giuoco a terra come in quello alto, si trova alla stessa distanza dal pallone che l'avversario, state sicuri che, nove volte su dieci, sarà lui che ci arriverà per primo. Piola affetta una noncuranza e un ritardo che la sua statura e la sua taglia giustificherebbero [...]. Ha l'istantaneità del movimento e lo scatto del corpo, della testa, delle gambe comprensibili in un atleta di piccola taglia ma sorprendenti in un atleta di quel peso. Non conosco nel passato che un solo caso analogo a quello di Piola: quello del belga Six, dell'Olympique Lillois, che morì in guerra. (Gabriel Hanot)
- Quando io debuttai nella Roma Silvio era già l'idolo dei tifosi biancocelesti, mentre quelli giallorossi si stavano affezionando a me, anche grazie allo scudetto '42. Non mi sono mai sentito un suo rivale, però. Lui era superiore a tutti, di gran lunga il più bravo. Sapeva usare i piedi, la testa e anche i gomiti. Credo che sia stato il miglior centravanti italiano di sempre. (Amedeo Amadei)
- Questo atleta gagliardo è già maturo pei cimenti maggiori. Od io m'inganno, o costui darà liete sorprese. Il suo tiro è una folgore. (Mario Ferretti)
- Rappresentava l'antidivo. Non beveva, non fumava, non andava a donne, non amava comparire nelle pubblicità. (John Foot)
- Una macchina da gol, forse l'unico giocatore di quel tipo e qualità che sia mai stato prodotto dal calcio italiano. Mentre Meazza privilegiava le azioni personali e Paolo Rossi traeva il massimo dai cross, Piola segnava in tutte le maniere: da vicino, da lontano, di destro, di sinistro, di testa, in acrobazia. (John Foot)
- Aveva un fisico possente e una grande forza, possedeva un ottimo gioco di testa ed era bravo a calciare con entrambi i piedi. Qualsiasi difensore avrebbe voluto evitarlo e lo vorrebbe scansare anche adesso.
- Il suo modo di giocare era senza epoca, anche oggi sarebbe stato un cannoniere eccezionale.
- Per me è stato un fratello maggiore. Lui era già un centravanti famoso, mentre io non avevo ancora vent'anni. Quando mi passava il pallone, mi incoraggiava affettuosamente: Vai, ragazzo, che sei giovane e bravo.
Note
[modifica]- ↑ Citato in Alessandro Nasi, Piola, diario di un goleador seriale, La Stampa, 5 agosto 2013.
- ↑ Citato in La parola ai critici, La Stampa, 12 giugno 1995, p. 16.
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