Silvio Raffo

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Silvio Raffo (1947 – vivente), poeta, scrittore, critico letterario, traduttore e docente italiano.

Citazioni di Silvio Raffo[modifica]

  • Emily non si rifà a nessuno, essendo anch'ella Nessuno, (e Tutto). Non ci sono spiegazioni razionali per il suo stile già ermetico, simbolista e surrealista, a metà dell'800. Chi scriveva, allora, poesie di tre versi? To see the summer sky is poetry/ though never in a book it lie | true poems flee. Nessuno. La prima sinestesia della lirica inglese è "Blue, stumbling buzz" (ronzio azzurro) riferito al ronzare della mosca che la conduce nell'aldilà in I heard a fly buzz when I died. Conosciamo qualcosa di simile a questa poesia e alle altre che definisco "Cronache del Trapasso" (nel mio saggio La sposa del terrore. Poesie di morte e immortalità. Book editore)?[1]
  • Lei è altrove. Così occupata a inseguire il mistero dell'essere che l'esistere passa in secondo piano. La natura la affascina, ma come stanza di un misterioso altrove che la abita, in un continuo trasumanare. Tanto più il corpo è solo, quanto più il pensiero trova compensazione a questa solitudine nelle fantasticherie. Questi fantasmi sono anche nelle cose. In fondo, nella Dickinson ci sono anche in una certa misura il tao, lo zen. Se lei guarda un oggetto, un tavolo, una tazza, una porta, le vede tutte come misteriose forme di concretizzazione di ciò che è il mistero della vita, della natura – ecco spiegato perché le indica sempre con la lettera maiuscola. L'essenza del suo pensiero è che ognuno di noi è, plotinianamente, una scintilla del divino e questa lo rende unico, simile a Dio stesso. Il resto è menzogna: la realtà, la storia, la miseria.[2]
  • Tradurre Emily è un'esperienza misteriosofica, poiché si tratta di oracoli in versi.[1]

Note[modifica]

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