Sostiene Pereira

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Sostiene Pereira

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Titolo originale

Sostiene Pereira

Lingua originale italiano
Paese Portogallo, Italia, Francia
Anno 1995
Genere drammatico
Regia Roberto Faenza
Soggetto Antonio Tabucchi (Sostiene Pereira)
Sceneggiatura Roberto Faenza, Sergio Vecchio, Antonio Tabucchi
Produttore Elda Ferri
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Sostiene Pereira, film italiano del 1995 con Marcello Mastroianni, regia di Roberto Faenza.

Frasi[modifica]

  • Il direttore della censura, il maggiore Lourenço, è mio amico, ma certo non può leggere tutto quello che scrivono i giornalisti. È a noi che spetta essere vigili; siamo noi che dobbiamo sorvegliare noi stessi; noi che dobbiamo censurarci, quando necessario. (Direttore del giornale)

Dialoghi[modifica]

  • Manuel: Buongiorno.
    Pereira: Buongiorno Manuel. Allora, che novità?
    Manuel: Lavora in un giornale e chiede a me che novità ci sono?
    Pereira: Proprio per questo. Ho capito che il modo migliore per conoscere la verità è ascoltare la gente.

Explicit[modifica]

Sostiene Pereira che mentre si allontanava tra la folla aveva la sensazione che la sua età non gli pesasse più, come se fosse tornato un ragazzo, agile e svelto, con una gran voglia di vivere. E allora ripensò alla Spiaggia della Granja e a una fragile ragazza che gli aveva dato gli anni migliori della sua vita. E per ricordare tutto ciò ebbe voglia di fare un sogno, un sogno bellissimo a occhi aperti. Ma di questo sogno non volle parlare Pereira, perché lo avrebbe raccontato di persona a colui che vi ha narrato questa storia. [voce fuori campo] (Narratore)

Citazioni su Sostiene Pereira[modifica]

  • Il film fedele al bel romanzo, dai contenuti alti e nobili, con un grande attore, benissimo prodotto (ambientazione, costumi, luoghi sono impeccabili) non arriva a darsi uno stile cinematografico equivalente allo stile romanzesco di Tabucchi, ricorre a caratterizzazioni o a espedienti narrativi primari, rimane a volte inerte. Se si ricorda «Umberto D.» di De Sica, protofilm sulla presa di coscienza d'un vecchio intellettuale solitario, l'interpretazione a tratti imbarazzata di Mastroianni non regge il confronto. Se «Sostiene Pereira» è scolastico, insegna cose essenziali: come riconoscere un regime dittatoriale che non s'instaura con colpi di Stato ma s'insinua sotto l'apparenza della normalità, come identificare certi meccanismi autoritari di cui i cittadini distratti possono non accorgersi e un'autocensura peggiore della censura, come accettare le responsabilità che ognuno porta nella perdita della libertà. (Lietta Tornabuoni)

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