Peter Høeg: differenze tra le versioni
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==[[Incipit]] |
==[[Incipit]] di alcune opere== |
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===''Il senso di Smilla per la neve''=== |
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C'è un freddo straordinario, 18 gradi Celsius sotto zero, e nevica, e nella lingua che non è più la mia la neve è ''qanik'', grossi cristalli quasi senza peso che cadono in grande quantità e coprono la terra con uno strato di bianco gelo polverizzato.<br> |
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L'oscurità di dicembre sale dalla fossa che sembra illimitata come il cielo che ci sovrasta. In questa oscurità i nostri volti sono solo dischi di pallida luce, ma riesco ugualmente a percepire la disapprovazione del pastore e del becchino per le mie calze nere a rete e per i gemiti di Juliane, peggiorati dal fatto che stamattina ha preso l'Antabuse e ora affronta il dolore quasi sobria. Pensavo che io e lei non abbiamo rispettato il tempo né la tragica situazione. La verità è che le calze e le pillole sono, ognuna a modo suo, un omaggio al freddo e a Esajas.<br> |
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===''La donna e la scimmia''=== |
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Una scimmia si stava avvicinando a Londra. Era rannicchiata su una panca, nel pozzetto di una barca a vela, sottovento. Aveva gli occhi chiusi e una coperta sulle spalle, e anche così, raggomitolata, faceva sembrare l'uomo seduto di fronte a lei più piccolo di quanto non fosse.<br /> |
Una scimmia si stava avvicinando a Londra. Era rannicchiata su una panca, nel pozzetto di una barca a vela, sottovento. Aveva gli occhi chiusi e una coperta sulle spalle, e anche così, raggomitolata, faceva sembrare l'uomo seduto di fronte a lei più piccolo di quanto non fosse.<br /> |
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L'uomo, in quel periodo, si chiamava Bally, e nella sua vita ormai c'erano solo due cose che gli andavano a genio: il momento in cui arrivava in una metropoli e il momento in cui ripartiva. Perciò si alzò, si avvicinò al parapetto e rimase lì, in piedi, a guardare la città. Fu il primo e l'ultimo errore di quel viaggio.<br /> |
L'uomo, in quel periodo, si chiamava Bally, e nella sua vita ormai c'erano solo due cose che gli andavano a genio: il momento in cui arrivava in una metropoli e il momento in cui ripartiva. Perciò si alzò, si avvicinò al parapetto e rimase lì, in piedi, a guardare la città. Fu il primo e l'ultimo errore di quel viaggio.<br /> |
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La sua distrazione contagiò l'equipaggio. Il timoniere inserì il pilota automatico, il mozzo andò a poppa lasciando il castello di prua ed entrambi si diressero verso il parapetto. Era la prima pausa di tranquillità dopo cinque giorni di navigazione, e i tre uomini contemplarono in silenzio le luci della periferia che, come lucciole, danzavano scivolando di fianco alla barca e scomparivano a poppa. |
La sua distrazione contagiò l'equipaggio. Il timoniere inserì il pilota automatico, il mozzo andò a poppa lasciando il castello di prua ed entrambi si diressero verso il parapetto. Era la prima pausa di tranquillità dopo cinque giorni di navigazione, e i tre uomini contemplarono in silenzio le luci della periferia che, come lucciole, danzavano scivolando di fianco alla barca e scomparivano a poppa.<br> |
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{{NDR|Peter Høeg, ''La donna e la scimmia'', traduzione di Bruno Berni, Arnoldo Mondadori Editore}} |
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==Bibliografia== |
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*Peter Høeg, ''I quasi adatti'', traduzione di Bruno Berni, Arnoldo Mondadori Editore, 1996 |
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*Peter Høeg, ''Il senso di Smilla per la neve'', traduzione di Bruno Berni, Mondadori, 1996. ISBN 8804413832 |
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*Peter Høeg, ''La donna e la scimmia'', traduzione di Bruno Berni, Arnoldo Mondadori Editore |
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==Altri progetti== |
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[[Categoria:Scrittori danesi|Høeg]] |
[[Categoria:Scrittori danesi|Høeg, Peter]] |
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[[de:Peter Høeg]] |
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Versione delle 13:52, 17 gen 2010
Peter Høeg (1957 – vivente), scrittore danese.
I quasi adatti
- Il mondo è fatto di coscienze divise, ciascuna isolata nella sua illusione sensoriale, le quali scorrono in un vuoto senza qualità.
- L'essere umano in fondo è solo.
- La matematica è una specie di lingua. L'unica nell'universo che non vuol saperne di limiti.
- Non esistono persone senza paura, solo attimi senza paura.
- Quando c'è la luce è più facile tenere lontane le cose. Quando si fa buio arrivano tutte insieme.
- Quando le persone ci devono essere comunque tolte, allora sarebbe meglio non avergli mai voluto bene.
[Peter Høeg, I quasi adatti, traduzione di Bruno Berni, Arnoldo Mondadori Editore, 1996]
Incipit di alcune opere
Il senso di Smilla per la neve
C'è un freddo straordinario, 18 gradi Celsius sotto zero, e nevica, e nella lingua che non è più la mia la neve è qanik, grossi cristalli quasi senza peso che cadono in grande quantità e coprono la terra con uno strato di bianco gelo polverizzato.
L'oscurità di dicembre sale dalla fossa che sembra illimitata come il cielo che ci sovrasta. In questa oscurità i nostri volti sono solo dischi di pallida luce, ma riesco ugualmente a percepire la disapprovazione del pastore e del becchino per le mie calze nere a rete e per i gemiti di Juliane, peggiorati dal fatto che stamattina ha preso l'Antabuse e ora affronta il dolore quasi sobria. Pensavo che io e lei non abbiamo rispettato il tempo né la tragica situazione. La verità è che le calze e le pillole sono, ognuna a modo suo, un omaggio al freddo e a Esajas.
[Peter Høeg, Il senso di Smilla per la neve, traduzione di Bruno Berni, Mondadori, 1996]
La donna e la scimmia
Una scimmia si stava avvicinando a Londra. Era rannicchiata su una panca, nel pozzetto di una barca a vela, sottovento. Aveva gli occhi chiusi e una coperta sulle spalle, e anche così, raggomitolata, faceva sembrare l'uomo seduto di fronte a lei più piccolo di quanto non fosse.
L'uomo, in quel periodo, si chiamava Bally, e nella sua vita ormai c'erano solo due cose che gli andavano a genio: il momento in cui arrivava in una metropoli e il momento in cui ripartiva. Perciò si alzò, si avvicinò al parapetto e rimase lì, in piedi, a guardare la città. Fu il primo e l'ultimo errore di quel viaggio.
La sua distrazione contagiò l'equipaggio. Il timoniere inserì il pilota automatico, il mozzo andò a poppa lasciando il castello di prua ed entrambi si diressero verso il parapetto. Era la prima pausa di tranquillità dopo cinque giorni di navigazione, e i tre uomini contemplarono in silenzio le luci della periferia che, come lucciole, danzavano scivolando di fianco alla barca e scomparivano a poppa.
[Peter Høeg, La donna e la scimmia, traduzione di Bruno Berni, Arnoldo Mondadori Editore]
Bibliografia
- Peter Høeg, I quasi adatti, traduzione di Bruno Berni, Arnoldo Mondadori Editore, 1996
- Peter Høeg, Il senso di Smilla per la neve, traduzione di Bruno Berni, Mondadori, 1996. ISBN 8804413832
- Peter Høeg, La donna e la scimmia, traduzione di Bruno Berni, Arnoldo Mondadori Editore
Altri progetti
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Opere
- I quasi adatti 1992