Maria Stuarda: differenze tra le versioni
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'''Mary Stuart''', italianizzata in '''Maria Stuarda''' (1542 – 1587) fu regina di Scozia, Francia e d'Inghilterra (per i legittimisti cattolici). |
'''Mary Stuart''', italianizzata in '''Maria Stuarda''' (1542 – 1587) fu regina di Scozia, Francia e d'Inghilterra (per i legittimisti cattolici). |
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==Citazioni di Maria Stuarda== |
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*Addio [[Francia]]! Addio Francia! Io penso che non ti rivedrò mai più. (in Brantôme, ''Vies des dames illustres'', disc. III) |
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*Questa mercante fiorentina. {{NDR|Sulla suocera, [[Caterina de' Medici]]}}<ref>Citato in Jean Orieux, ''Caterina de' Medici: Un'italiana sul trono di Francia'', p. 206.</ref> |
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:''Adieu, la France! Adieu, la France! je pense ne vous voir jamais plus''. |
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⚫ | *Come, la vostra signora non sa che sono nata regina? Crede che umilierò la mia posizione, il mio stato, la famiglia da cui provengo, il figlio che mi succederà, i re e i principi stranieri i cui diritti vengono calpestati nella mia persona, accettando un simile invito? No! Mai! Per quanto possa sembrare piegata, il mio cuore è saldo e non si sottoporrà a nessuna umiliazione. {{NDR|Parole rivolte agli ambasciatori inglesi l'11 ottobre 1586}}<ref>Citato in Stefan Zweig, ''Maria Stuarda: La rivale di Elisabetta I d'Inghilterra'', p. 338.</ref> |
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*Colui che non mantiene fede quando è dovuta, difficilmente potrà ottenerla quando non è dovuta . {{NDR|Maria avvertiva il fratellastro e reggente Moray che se il popolo si era ribellato a lei, nata regina, avrebbe probabilmente fatto lo stesso con lui, un bastardo}}<ref>Citato in Antonia Fraser, ''Maria Stuart: La tragedia di una regina'', p. 385.</ref> |
*Colui che non mantiene fede quando è dovuta, difficilmente potrà ottenerla quando non è dovuta . {{NDR|Maria avvertiva il fratellastro e reggente Moray che se il popolo si era ribellato a lei, nata regina, avrebbe probabilmente fatto lo stesso con lui, un bastardo}}<ref>Citato in Antonia Fraser, ''Maria Stuart: La tragedia di una regina'', p. 385.</ref> |
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*''En ma Fin gît mon Commencement'' (Nella mia fine è il mio principio). {{NDR|Motto ricamato durante la prigionia}}<ref>Citato in Antonia Fraser, ''Maria Stuart: La tragedia di una regina'', p. 454.</ref> |
*''En ma Fin gît mon Commencement'' (Nella mia fine è il mio principio). {{NDR|Motto ricamato durante la prigionia}}<ref>Citato in Antonia Fraser, ''Maria Stuart: La tragedia di una regina'', p. 454.</ref> |
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⚫ | *Come, la vostra signora non sa che sono nata regina? Crede che umilierò la mia posizione, il mio stato, la famiglia da cui provengo, il figlio che mi succederà, i re e i principi stranieri i cui diritti vengono calpestati nella mia persona, accettando un simile invito? No! Mai! Per quanto possa sembrare piegata, il mio cuore è saldo e non si sottoporrà a nessuna umiliazione. {{NDR|Parole rivolte agli ambasciatori inglesi l'11 ottobre 1586}}<ref>Citato in Stefan Zweig, ''Maria Stuarda: La rivale di Elisabetta I d'Inghilterra'', p. 338.</ref> |
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*Guardate nelle vostre coscienze e ricordate che il teatro del mondo è più vasto del regno d'Inghilterra. {{NDR|Parole rivolte agli ambasciatori inglesi il 12 ottobre 1586}}<ref>Citato in Antonia Fraser, ''Maria Stuart: La tragedia di una regina'', p. 556.</ref> |
*Guardate nelle vostre coscienze e ricordate che il teatro del mondo è più vasto del regno d'Inghilterra. {{NDR|Parole rivolte agli ambasciatori inglesi il 12 ottobre 1586}}<ref>Citato in Antonia Fraser, ''Maria Stuart: La tragedia di una regina'', p. 556.</ref> |
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*In manus tuas, Domine, commendo spiritum meum. {{NDR|Preghiera latina che pronunciò sul patibolo}}<ref name=fraser>Citato in Antonia Fraser, ''Maria Stuart: La tragedia di una regina'', p. 591.</ref> |
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*Miei signori e gentiluomini, io pongo la mia causa nelle mani di Dio. {{NDR|Ultime parole rivolte ai giudici il 16 ottobre 1586}}<ref>Citato in Antonia Fraser, ''Maria Stuart: La tragedia di una regina'', p. 565.</ref> |
*Miei signori e gentiluomini, io pongo la mia causa nelle mani di Dio. {{NDR|Ultime parole rivolte ai giudici il 16 ottobre 1586}}<ref>Citato in Antonia Fraser, ''Maria Stuart: La tragedia di una regina'', p. 565.</ref> |
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*Vi perdono con tutto il mio cuore, perché ora io spero che porrete fine a tutte le mie angustie. {{NDR|Parole rivolte al boia, prima di essere decapitata, l'8 febbraio 1587}}<ref>Citato in Antonia Fraser, ''Maria Stuart: La tragedia di una regina'', p. 590.</ref> |
*Vi perdono con tutto il mio cuore, perché ora io spero che porrete fine a tutte le mie angustie. {{NDR|Parole rivolte al boia, prima di essere decapitata, l'8 febbraio 1587}}<ref>Citato in Antonia Fraser, ''Maria Stuart: La tragedia di una regina'', p. 590.</ref> |
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==Bibliografia== |
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*Antonia Fraser, ''Maria Stuart: La tragedia di una regina'', Mondadori, Milano, 1996. ISBN 8804413328 |
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*Jean Orieux, ''Caterina de' Medici: Un'italiana sul trono di Francia'', Mondadori, Milano, 1988. ISBN 8804304642 |
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*Stefan Zweig, ''Maria Stuarda: La rivale di Elisabetta I d'Inghilterra'', Bompiani, Milano, 2001. ISBN 8845291162 |
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==Voci correlate== |
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*''[[Elizabeth: The Golden Age]]'' – film 2007 |
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==Altri progetti== |
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Versione delle 20:51, 28 gen 2012
Mary Stuart, italianizzata in Maria Stuarda (1542 – 1587) fu regina di Scozia, Francia e d'Inghilterra (per i legittimisti cattolici).
Citazioni di Maria Stuarda
- Addio Francia! Addio Francia! Io penso che non ti rivedrò mai più. (in Brantôme, Vies des dames illustres, disc. III)
- Adieu, la France! Adieu, la France! je pense ne vous voir jamais plus.
- Come, la vostra signora non sa che sono nata regina? Crede che umilierò la mia posizione, il mio stato, la famiglia da cui provengo, il figlio che mi succederà, i re e i principi stranieri i cui diritti vengono calpestati nella mia persona, accettando un simile invito? No! Mai! Per quanto possa sembrare piegata, il mio cuore è saldo e non si sottoporrà a nessuna umiliazione. [Parole rivolte agli ambasciatori inglesi l'11 ottobre 1586][1]
- Colui che non mantiene fede quando è dovuta, difficilmente potrà ottenerla quando non è dovuta . [Maria avvertiva il fratellastro e reggente Moray che se il popolo si era ribellato a lei, nata regina, avrebbe probabilmente fatto lo stesso con lui, un bastardo][2]
- Dolce Gesù. [Le sue ultime parole pronunciate quando il boia sbagliò il colpo e la ferì sulla nuca][3]
- En ma Fin gît mon Commencement (Nella mia fine è il mio principio). [Motto ricamato durante la prigionia][4]
- Guardate nelle vostre coscienze e ricordate che il teatro del mondo è più vasto del regno d'Inghilterra. [Parole rivolte agli ambasciatori inglesi il 12 ottobre 1586][5]
- In manus tuas, Domine, commendo spiritum meum. [Preghiera latina che pronunciò sul patibolo][3]
- Miei signori e gentiluomini, io pongo la mia causa nelle mani di Dio. [Ultime parole rivolte ai giudici il 16 ottobre 1586][6]
- Vi perdono con tutto il mio cuore, perché ora io spero che porrete fine a tutte le mie angustie. [Parole rivolte al boia, prima di essere decapitata, l'8 febbraio 1587][7]
- Questa mercante fiorentina. [Sulla suocera, Caterina de' Medici][8]
Note
- ↑ Citato in Stefan Zweig, Maria Stuarda: La rivale di Elisabetta I d'Inghilterra, p. 338.
- ↑ Citato in Antonia Fraser, Maria Stuart: La tragedia di una regina, p. 385.
- ↑ a b Citato in Antonia Fraser, Maria Stuart: La tragedia di una regina, p. 591.
- ↑ Citato in Antonia Fraser, Maria Stuart: La tragedia di una regina, p. 454.
- ↑ Citato in Antonia Fraser, Maria Stuart: La tragedia di una regina, p. 556.
- ↑ Citato in Antonia Fraser, Maria Stuart: La tragedia di una regina, p. 565.
- ↑ Citato in Antonia Fraser, Maria Stuart: La tragedia di una regina, p. 590.
- ↑ Citato in Jean Orieux, Caterina de' Medici: Un'italiana sul trono di Francia, p. 206.
Bibliografia
- Antonia Fraser, Maria Stuart: La tragedia di una regina, Mondadori, Milano, 1996. ISBN 8804413328
- Jean Orieux, Caterina de' Medici: Un'italiana sul trono di Francia, Mondadori, Milano, 1988. ISBN 8804304642
- Stefan Zweig, Maria Stuarda: La rivale di Elisabetta I d'Inghilterra, Bompiani, Milano, 2001. ISBN 8845291162
Voci correlate
- Elizabeth: The Golden Age – film 2007
Altri progetti
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