Samia Nkrumah: differenze tra le versioni

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==Citazioni==
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*Fu la Cia a volere il colpo di Stato militare con cui mio padre venne deposto, nel febbraio del 1966. Quello stesso giorno lasciammo il Paese e raggiungemmo Il Cairo, la città di mia madre Fathia. Poi ci spostammo ancora. Da allora mio padre non l'ho più rivisto: visse in Guinea, in esilio, fino alla morte, avvenuta nel 1972. Noi invece tornammo in Ghana, nel 1975.<ref name="innomedelpadre">''Samia, in nome del padre'', ''La Repubblica'', 21 novembre 2008.</ref>
*Fu la Cia a volere il colpo di Stato militare con cui mio padre venne deposto, nel febbraio del 1966. Quello stesso giorno lasciammo il Paese e raggiungemmo Il Cairo, la città di mia madre Fathia. Poi ci spostammo ancora. Da allora [[Kwame Nkrumah|mio padre]] non l'ho più rivisto: visse in Guinea, in esilio, fino alla morte, avvenuta nel 1972. Noi invece tornammo in Ghana, nel 1975.<ref name="innomedelpadre">''Samia, in nome del padre'', ''La Repubblica'', 21 novembre 2008.</ref>
*È il momento giusto per dare un contributo al mio Paese e un seguito alla visione politica di Nkrumah. Le sue idee sono ancora valide, e io voglio fare la mia parte.<ref name="innomedelpadre"/>
*È il momento giusto per dare un contributo al mio Paese e un seguito alla visione politica di Nkrumah. Le sue idee sono ancora valide, e io voglio fare la mia parte.<ref name="innomedelpadre"/>
*Voglio conoscere e capire il mio Paese, innanzitutto. E iniziare dalle mie origini mi aiuterà.<ref name="innomedelpadre"/>
*Voglio conoscere e capire il mio Paese, innanzitutto. E iniziare dalle mie origini mi aiuterà.<ref name="innomedelpadre"/>
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*Sulla corruzione abbiamo fatto passi avanti, ma è ancora un problema molto grande, ci vorrà molto tempo. C'è la povertà, io sono stata eletta in un distretto molto lontano, dove la gente vive ancora senza acqua potabile, dove c'è la fame vera, l' analfabetismo, dove non c'è elettricità. Poi c'è il tema delle donne, di una loro reale emancipazione. La battaglia delle donne è la stessa dell'intera Africa.<ref name="speranza"/>
*Sulla corruzione abbiamo fatto passi avanti, ma è ancora un problema molto grande, ci vorrà molto tempo. C'è la povertà, io sono stata eletta in un distretto molto lontano, dove la gente vive ancora senza acqua potabile, dove c'è la fame vera, l' analfabetismo, dove non c'è elettricità. Poi c'è il tema delle donne, di una loro reale emancipazione. La battaglia delle donne è la stessa dell'intera Africa.<ref name="speranza"/>
*{{NDR|Su [[Barack Obama]]}} La sua visione di umanità, di dignità, di dialogo. Il suo insegnamento è utile per le nostre battaglie, quelle per una giustizia sociale, per l'uguaglianza, per una genuina democrazia che includa l'istruzione per tutti, la parità tra uomini e donne, i diritti umani.<ref name="speranza"/>
*{{NDR|Su [[Barack Obama]]}} La sua visione di umanità, di dignità, di dialogo. Il suo insegnamento è utile per le nostre battaglie, quelle per una giustizia sociale, per l'uguaglianza, per una genuina democrazia che includa l'istruzione per tutti, la parità tra uomini e donne, i diritti umani.<ref name="speranza"/>
*[...] noi dobbiamo essere orgogliosi di chi siamo, del nostro cibo, delle nostre tradizioni. E dovremo essere capaci creare la nostra propria economia, senza più attendere soltanto gli aiuti dell' occidente. Proprio come voleva mio padre.<ref name="speranza"/>
*[...] noi dobbiamo essere orgogliosi di chi siamo, del nostro cibo, delle nostre tradizioni. E dovremo essere capaci creare la nostra propria economia, senza più attendere soltanto gli aiuti dell' occidente. Proprio come voleva [[Kwame Nkrumah|mio padre]].<ref name="speranza"/>


==Note==
==Note==

Versione delle 22:52, 27 ott 2017

Samia Nkrumah

Samia Nkrumah (1960 - vivente), politica ghanese.

Citazioni

  • Fu la Cia a volere il colpo di Stato militare con cui mio padre venne deposto, nel febbraio del 1966. Quello stesso giorno lasciammo il Paese e raggiungemmo Il Cairo, la città di mia madre Fathia. Poi ci spostammo ancora. Da allora mio padre non l'ho più rivisto: visse in Guinea, in esilio, fino alla morte, avvenuta nel 1972. Noi invece tornammo in Ghana, nel 1975.[1]
  • È il momento giusto per dare un contributo al mio Paese e un seguito alla visione politica di Nkrumah. Le sue idee sono ancora valide, e io voglio fare la mia parte.[1]
  • Voglio conoscere e capire il mio Paese, innanzitutto. E iniziare dalle mie origini mi aiuterà.[1]
  • [...] ora dobbiamo avere una priorità: l'alfabetizzazione. Non possiamo parlare ai cittadini di riforme, di Unione Africana addirittura, se non garantiamo un'educazione di qualità ai giovani.[1]
  • [...] il panafricanismo è un ideale più grande, abbraccia tutti gli africani. Anzi, i neri di tutto il mondo. Il progetto di mio padre era profondamente culturale. Ora tocca a me portarlo avanti.[1]
  • [Su Barack Obama] Per i neri di tutto il mondo la sua elezione è un'apertura per il futuro. Un meticcio alla guida della più potente nazione del mondo fa cambiare colore, metaforicamente, alla questione razziale.[1]
  • [...] ci sono voluti molti anni di vita e di lavoro, gli ultimi dieci trascorsi in Italia, per realizzare che il progetto panafricano sognato da mio padre Kwame è ancora oggi la migliore risposta alle sfide che ha di fronte l'Africa.[2]
  • Sulla corruzione abbiamo fatto passi avanti, ma è ancora un problema molto grande, ci vorrà molto tempo. C'è la povertà, io sono stata eletta in un distretto molto lontano, dove la gente vive ancora senza acqua potabile, dove c'è la fame vera, l' analfabetismo, dove non c'è elettricità. Poi c'è il tema delle donne, di una loro reale emancipazione. La battaglia delle donne è la stessa dell'intera Africa.[2]
  • [Su Barack Obama] La sua visione di umanità, di dignità, di dialogo. Il suo insegnamento è utile per le nostre battaglie, quelle per una giustizia sociale, per l'uguaglianza, per una genuina democrazia che includa l'istruzione per tutti, la parità tra uomini e donne, i diritti umani.[2]
  • [...] noi dobbiamo essere orgogliosi di chi siamo, del nostro cibo, delle nostre tradizioni. E dovremo essere capaci creare la nostra propria economia, senza più attendere soltanto gli aiuti dell' occidente. Proprio come voleva mio padre.[2]

Note

  1. a b c d e f Samia, in nome del padre, La Repubblica, 21 novembre 2008.
  2. a b c d È umano e ci capisce Barack è una speranza per il nostro continente, La Repubblica, 12 luglio 2009.

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