Tatiana Calderón

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Tatiana Calderón (2017)

Tatiana Calderón Noguera (1993 – vivente), pilota automobilistica colombiana.

Citazioni di Tatiana Calderón[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • [«Quando hai iniziato a correre?»] Avevo 9 anni. Ero sempre stata un amante dello sport e mia sorella mi portò su una pista di go-kart, vicino a casa nostra. Ho comprato un biglietto per una corsa da 5 minuti e l'ho amata. È stato più o meno intorno al momento in cui Pablo Montoya stava debuttando in Formula 1: in Colombia non c'era molta cultura automobilistica, fino a quando non è arrivato lui. Mi ricordo che mi alzavo molto presto per sostenerlo.[1]
  • [«Ti piace guidare su strada nella vita di tutti i giorni?»] Si, guidare mi piace sempre, anche se non è lo stesso fuori dal circuito: bisogna rispettare i limiti di velocità ed i segnali stradali! Quando il semaforo cambia da rosso a verde, ad ogni modo, alleno i riflessi accelerando nel giusto momento, come se fossi sulla griglia di partenza...[2]
  • [«Si sente più una donna pilota o un pilota donna?»] Mi piacerebbe dire che non si sente la differenza, ma non starei dicendo la verità. È difficile trovare un squadra che voglia tenere una donna al suo interno, è difficile che ti rispettino nella stessa maniera di un qualsiasi altro pilota maschio, è difficile che ti ascoltino gli ingegneri nello stesso modo ma i tempi stanno cambiando ed un giorno potrò dire che sono un pilota, punto.[2]

«Le donne possono arrivare ovunque. Anche in Formula 1»

Intervista di Daniela Losini, grazia.it, 1º ottobre 2019.

  • Penso che, oggi, nell'ambiente sportivo dei motori, le donne possano competere allo stesso modo degli uomini e non solo come sportive ma anche come ingegneri, meccanici, pr e manager. In generale, noto che in molti sport nei quali le donne non venivano considerate — un esempio: il calcio — c'è stato un grande cambiamento di mentalità. Così è successo per la Formula 1: ci stiamo impegnando a comunicare e far capire che non ci sono ragioni per cui una donna non debba partecipare.
  • Ovviamente [noi donne] siamo diverse dagli uomini a partire dalla forza fisica; questo non significa che non possiamo fare le stesse cose, ma che semplicemente abbiamo modi diversi di risolvere i problemi. La difficoltà è capire che le differenze esistono ma che non sono un impedimento. Penso, però, che spesso noi donne dobbiamo fare degli sforzi in più per dimostrare quello che siamo e quanto valiamo.
  • [«Guidare una macchina da Formula 1 richiede anche un certo sforzo fisico: che tipo di allenamento fai?»] Ho sempre amato lo sport, dall'inizio. Giocavo a calcio, a tennis, facevo equitazione: ho praticamente provato di tutto! Questo mi ha sicuramente aiutato perché competere richiede un notevole sforzo fisico — non solo in Formula 1, il discorso vale per tutte le categorie — e tutti i tuoi muscoli sono coinvolti: dalle braccia alle gambe senza dimenticare il collo che fa uno sforzo enorme. [...] Da questo punto di vista gli uomini sono avvantaggiati perché hanno il 30% di massa muscolare in più rispetto alle donne; per raggiungere un certo livello ed essere capace di scendere in pista ho dovuto allenarmi tutti i giorni. Ancora oggi è così: 5 giorni a settimana e, quando non ho gare, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17 con un training sia fisico che mentale. Chi fa questo lavoro, infatti, deve essere mentalmente molto forte, saper reagire velocemente, coordinarsi; deve essere multitasking.

Note[modifica]

  1. Da un'intervista a Marie Claire; citato in Greta Bassi, Tatiana Calderón: nel motorsport uomini e donne possono competere alla pari!, circusf1.com, 1º marzo 2019.
  2. a b Dall'intervista di Chiara Beretta, Formula2, a Montecarlo un talento in rosa chiamato Calderón, donneinauto.it, 27 maggio 2019.

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