Teresa la ladra

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Teresa la ladra

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Carlo Delle Piane e Monica Vitti

Titolo originale

Teresa la ladra

Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno 1973
Genere commedia
Regia Carlo Di Palma
Soggetto dal romanzo Memorie di una ladra di Dacia Maraini
Sceneggiatura Agenore Incrocci, Dacia Maraini, Furio Scarpelli
Produttore Giovanni Bertolucci
Interpreti e personaggi
Note
Musiche: Riz Ortolani

Teresa la ladra, film del 1973, con Monica Vitti e Stefano Satta Flores, regia di Carlo Di Palma.

Frasi[modifica]

  • Io lavoravo da un materazzaro. Sisto invece frequentava un certo Bar Benga dove s'era fatto un sacco di amici. Ora, questi amici di Sisto c'avevano tutti la stufagna. Insomma non li gradiva proprio di lavorà, cioè preferivano un lavoro libero e indipendente. Erano grattarelli, insomma ladri. Erano ragazzi bravi e simpatici, fortissimi al biliardo. (Teresa)
  • Per me donare è la prova dell'amore, no? La più grande. (Teresa)
  • Voi non sapete cos'è l'amore perché non avete conosciuto Tonino. (Teresa)
  • Era venuto Natale, era venuto Capodanno, era venuta la Befana, poi Ferragosto, poi un'altra volta Natale, un'altra volta Capodanno. Oramai avevo capito che Tonino non m'aveva mai voluto bene. Dice, e come mai c'hai messo tanto tempo Terè? Eh, ci ho messo tanto perché uno cerca de morì il più tardi possibile. (Teresa)
  • La sfortuna di un aspetto non gradito, nasconde un amore sincero. Come hai visto il bello, può essere ingrato. (Carlo)

Dialoghi[modifica]

  • Sisto: Oh?
    Teresa: Oh se dice ai somari.
    Sisto: Chi parla e in faccia non ti guarda, dice una cosa e ne pensa un'altra. [ Teresa mostra che è incinta] Ma quanti mesi?
    Teresa: A quanti mesi sei partito?
    Sisto: Ah. quasi nove.
    Teresa: Eh. Comunque, chi scrivere non sa, fa meno di parlà.
    Sisto: Tutto il giorno a petto con la morte e allo scrivere non c'avevo pensieri. Novios de la Muerte Fidanzato della Morte. Questo è il nostro stemma combattentistico.
  • Sisto: Molti nemici, molto onore.
    Padre di Sisto: Sì, sì. Parole incisive, ma che non servono a un cazzo.
  • Sisto: E se la Francia non è una troia | Nizza e Savoia ce deve dà.
    Vecchio al bar: E fattela dà e chi se ne frega. Io so pure internato.

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