Monica Vitti

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Monica Vitti nel 1995

Monica Vitti, pseudonimo di Maria Luisa Ceciarelli (1931 – 2022), attrice italiana.

Citazioni di Monica Vitti[modifica]

  • Da piccola mi chiamavano Sette Sottane, perché in Sicilia, dove vivevamo noi, non c'era il riscaldamento d’inverno e mia madre mi copriva di maglie, magliette, sottanine, vestitini e grembiulini. Non mi davano noia, anzi, ne ero orgogliosa e quando veniva qualcuno a trovarci, dicevo: 'Vede, io ho sette sottane: una, due, tre, quattro...' mia madre non mi faceva mai arrivare alla settima perchè diceva che era una vergogna tirarsi su le gonnelline. [2]
  • Eppure, prima di dormire, ancora oggi mi tornano in mente la lunga spiaggia bianca di Messina, completamente vuota, le ondine dolci che lasciano il segno sulla riva e l’unico ombrellone, dove mia madre vestita di bianco, con un grande leggero cappello di paglia, si riparava dal sole. [2]
  • Sarebbe bellissimo partire dalla Luna e arrivare sulla Terra, per trovare un mondo straordinario come quello in cui viviamo.[3]
  • Scoprire di far ridere è stato come scoprire di essere la figlia del re.[4]

Da Il teatro, riposo dalla fatica di vivere

Intervista di Donata Gianeri, La Stampa, 17 novembre 1986.

  • Del futuro mi spaventa tutto, e quindi preferisco non pensarci.
  • Ho avuto una madre molto dura che mi ha impartito un'educazione di ferro: per lungo tempo sono stata molto intransigente, soltanto da poco ho cominciato ad ammettere e scusare i difetti.
  • Ho paura del buio, dell'ascensore, della macchina, dell'aereo, del fulmine, della scossa elettrica, del terremoto, della guerra. Insomma, ho paura di tutto.
  • Io sono una che crede nel sorriso: per me ridere è una necessità salutare.
  • Non potrei mai accettare una parte in cui non credo o fare un film per soldi.
  • L'amore come lo si sogna è irrealizzabile: bisogna accontentarsi dei surrogati che la vita ci offre.
  • Mi concedo un unico grande lusso: quello di rifiutare.
  • Sono abituata a vivere con poco, non guido la macchina, non amo i gioielli, porto un paio di scarpe sinché non cade a pezzi, mi vesto così come viene.
  • Troppo spesso il teatro è avulso dalla vita.

Citazioni su Monica Vitti[modifica]

  • Adoro il suo charme, quel suo essere malinconica e tragicomica contemporaneamente. Credo sia un'attrice incredibile insieme a tante attrici italiane, però per lei provo una passione irrefrenabile: Monica ha una sensualità e un broncio naturale che la rende unica. (Emma Marrone)
  • È la sintesi di una donna che ha la stessa forza e credibilità sia nei ruoli drammatici che in quelli comici, e non è mai spalla di nessuno. (Carolina Crescentini)
  • Monica Vitti. Una matta che si crede Monica Vitti. (Marcello Marchesi)
  • Nella vita, già l'ho detto, io e Monica eravamo molto legate, molto amiche: abbiamo sempre tanto riso insieme. Sul lavoro, però, Monica ha alcuni difetti, che la rendono un personaggio difficile... (Claudia Cardinale)
  • Non tendo a mitizzare mai nessuno. Ma Monica Vitti per me è, soprattutto in questa fase della mia vita lavorativa, una continua ispirazione. Ci sono degli aspetti del suo modo di lavorare che cerco di rubare. Monica metteva al servizio dei suoi personaggi la sua vulnerabilità, riusciva sapientemente a tradurre questa sua sensibilità nelle storie che doveva raccontare. Monica affermò che nella vita non avrebbe potuto far altro che recitare. Condivido questa esigenza e bisogno di esprimersi, una necessità che mi viene da dentro. Come diceva lei, "recitare è uno stato d'animo", una frase semplice che racchiude tutto. (Anna Favella)
  • Non vorrei assomigliare a nessuna. Ma sono follemente innamorata di Monica Vitti. Vorrei avere il suo carisma e la sua vitalità. (Carlotta Antonelli)
  • [«Ha saputo andare d'accordo con tutti»] Tranne che una: Monica Vitti. Insopportabile, ribelle, una grande rompiscatole. A lei si deve il primo photoshop a penna: le mandai le foto della Ragazza con la pistola, le rimandò indietro corrette, alza qua, allarga là. (Enrico Lucherini)
  • Una cosa di cui mi accorsi [...] è che la Vitti non somiglia mai alla Vitti. Le sue foto sono tutte diversissime, e non è per le ragioni di chirurgia o altri ritocchi per cui cambiano le attrici di oggi: c'è qualcosa nella sua faccia che è mutevole in modo persino più destabilizzante di quanto lo fu la sua carriera. La Vitti ha fatto il contrario di quello che fanno in genere i comici e le belle donne, due categorie che invecchiando virano sul drammatico per esser presi sul serio. Lei era partita da «Mi fanno male i capelli» e diventò Assunta Patanè e Adelaide Ciafrocchi, cioè La ragazza con la pistola e Dramma della gelosia. Aveva quasi quarant'anni, e cominciava la sua seconda vita, e diventava quel che era sempre stata. (Guia Soncini)

Marina Cicogna[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • [«Il vostro primo incontro?»] Mi telefonò a notte inoltrata, ero all'hotel Carlton a Cannes durante il festival. Pensavo fosse uno scherzo perché non avevamo ancora mai avuto occasione di parlarci. La riconobbi dalla voce afona inconfondibile. Monicelli di lì a poco avrebbe cominciato le riprese di La ragazza con la pistola, dove era prevista Claudia Cardinale. Io con Euro International ero la distributrice. [«E come andò la telefonata?»] Aveva già fatto i film con Antonioni e voleva accreditarsi come attrice comica, brillante. Così mi disse con foga perché lei, e solo lei, poteva interpretare quel personaggio da pura commedia: ho sempre recitato in film drammatici ma voglio essere io la protagonista del vostro progetto, è nelle mie corde. Spinse al massimo la sua candidatura. Fu così che l'attrice più tormentata e drammatica del nostro cinema seppe dimostrare di possedere il più raro dei doni: quello di farci ridere senza nulla perdere della sua intensa e fragile umanità.
  • [«Sul set com'era?»] Determinata. Voleva decidere lei l'inquadratura, dove mettere la macchina da presa, la luce giusta. Tendeva a dettare legge anche nei dettagli. Su Teresa la ladra, che non è un capolavoro, aveva le idee chiare in ogni scena. Infatti a un certo punto dopo Monicelli, Scola e altri talenti di quel rango ha fatto produzioni familiari, con giovani registi abbastanza bravi.
  • [«Comica, drammatica...»] E in questo doppio registro non rinunciò mai alla sua femminilità.
  • [«Non è stata un sex symbol»] Ma sai, all'epoca non era considerata una beauty. Era contraria a ogni intervento di chirurgia plastica. L'unica cosa che si concedeva, come tante attrici, erano le parrucche. La considerava una forma di ringiovanimento. La sua naturalezza la rendeva moderna e contemporanea. Nell'immaginario è rimasta giovane perché... In fondo è morta vent'anni fa, quando si ammalò e non la si potè vedere più.

Note[modifica]

  1. Citato ne Il Venerdì di Repubblica, 25 agosto 1995; citato in Panorama. Numeri 1534-1537, Mondadori, 1995, p. 162.
  2. a b Citato in Baudo: Monica Vitti era unica. Amava parlare in siciliano dopo gli 8 anni trascorsi a Messina, Gazzetta del Sud, 2 febbraio 2022.
  3. Citato in Alberto Crespi, Monica Vitti, l'icona e la donna di un secolo aspro, repubblica.it, 2 febbraio 2022.
  4. Da Sette sottane, Sperling & Kupfer, Milano, 1993, p. 174. ISBN 88-200-1599-4

Filmografia[modifica]

Altri progetti[modifica]