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Vangelo di Maria

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Frammento del "Vangelo di Maria"

Vangelo di Maria, o Vangelo di Maria Maddalena, vangelo gnostico scritto in lingua copta nel II secolo a partire da un testo greco.

  • ... la materia sarà distrutta, oppure no? Il Salvatore disse: «Tutte le nature, tutte le formazioni, tutte le creazioni sussistono una nell'altra e l'una con l'altra, e saranno nuovamente dissolte nelle proprie radici. Poiché la natura della materia si dissolve soltanto nelle (radici) della sua natura. Chi ha orecchie da intendere, intenda». (7, 1; 2007)
  • Pietro disse a Maria: «Sorella, noi sappiamo che il Salvatore ti amava più delle altre donne. Comunicaci le parole del Salvatore che tu ricordi, quelle che tu conosci, (ma) non noi; (quelle) che noi non abbiamo neppure udito». (10, 1; 2007)
  • Dopo che l'anima ebbe lasciato dietro di sé la terza potenza, salì in alto e vide la quarta potenza. Essa aveva sette forme. La prima è l'oscurità; la seconda è la bramosia; la terza è l'ignoranza; la quarta è l'emozione della morte; la quinta è il regno della carne; la sesta è la stolta saggezza della carne; la settima è la sapienza stizzosa. Queste sono le sette potenze dell'ira. (16, 2; 2007)


Bibliografia

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  • Vangelo di Maria, in I vangeli gnostici, a cura di Luigi Moraldi, Adelphi, 2007 (1993).

Voci correlate

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