Velo della Veronica
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Citazioni sul velo della Veronica.
- Le processioni e le ostensioni del Santo velo sino all'età moderna non hanno mai avuto termine. Senza numero furono ben presto i pellegrini che vollero contemplare a Roma il volto di Dio. In seguito, fu in una di queste processioni che Dante imparò a conoscere il volto di Dio. È il volto davanti al quale finisce "l'escursione cosmica" della sua Divina Commedia, come disse Papa Benedetto XVI dieci anni fa, quando presentò la sua enciclica Deus caritas est. È il volto dell'amore, "che move il sole e l'altre stelle", come Dante ha scritto nel passo più noto della letteratura italiana.
È l'amore di Dio che gioisce per noi come "lo sposo per la sposa", come abbiamo appena ascoltato nelle parole tratte dal profeta Isaia; ed è la forza dello Spirito Santo. (Georg Gänswein) - Prima di giungere a Roma, il Santo velo era stato custodito a Costantinopoli, in precedenza a Edessa e ancor prima a Gerusalemme. Non è possibile, infatti, che quel volto sia proprietà, sia tesoro di un singolo, nemmeno del papa. Esso è il segno distintivo dei cristiani. Solo non sappiamo che volto ha Dio — come e chi egli sia. Per questo, il volto di Cristo è il primo, il più nobile e più prezioso tesoro dell'intera cristianità, di più: di tutta la terra. Omnis terra! A questo volto dovremo sempre di nuovo aprirci. Sempre come pellegrini; sempre verso la periferia; e sempre avendo davanti agli occhi un solo obbiettivo: quel momento in cui saremo faccia a faccia di fronte a lui. (Georg Gänswein)
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