Vittoriano Guareschi

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Vittoriano Guareschi (1971 – vivente), pilota motociclistico e dirigente sportivo italiano.

Citazioni di Vittoriano Guareschi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • [Sulla Ducati Desmosedici] Ad un certo punto, quando partivo per un test, spesso al Mugello, mentre uscivo di casa dicevo a me stesso: chissà se stasera torno a casa. [...] [La versione 2002 della Desmosedici] non aveva un nome preciso, forse perché era una moto che sapevamo non avrebbe mai corso. Ma è quella, la 2002, la vera prima Desmosedici. L'avventura è iniziata lì. Nel 2002. [...] [«Già, come iniziò? Cioè, la Desmosedici dove ha percorso il primo chilometro in pista?»] Andammo in pista nella tarda primavera del 2002, con la "2002". E andammo sulla pista di Ladoux, a Clermont Ferrrand. La pista privata della Michelin... Saremmo dovuti andare a Vallelunga, ma ci fu un problema: non venne tenuto il segreto. Quel test doveva essere assolutamente segreto, perché la moto non è che fosse nuova: non aveva ancora percorso un solo metro! Non volevamo pressioni, perciò niente spettatori e soprattutto giornalisti. Ma la notizia uscì, infatti un giorno mi chiamò un giornalista italiano, per chiedermi quando saremmo andati a Vallelunga... Chiamai in azienda, non mi ricordo se parlai con Livio [Suppo] o Filippo [Preziosi], comunque dissi che la cosa si sapeva già e le date e i dettagli che il giornalista mi aveva fornito erano quelle giuste. [...] infatti saltò il test e venne scelto di andare nella pista privata della Michelin, a Ladoux, in Francia. Lì non c'è niente attorno, non vedi niente, e nessuno sa niente: c'è persino il divieto di sorvolo.[1]
  • Di Bagnaia mi colpì subito la determinazione: a dispetto della giovane età, in pista era un uomo che sapeva come far andare forte la sua moto. È stato bravo anche a gestirsi, perché quando ti ritrovi in una dimensione nella quale regna un altissimo tasso di competitività, il rischio di perdersi è perennemente dietro l'angolo. Lui, invece, ha avuto la testa giusta. E quello che è successo dopo lo dimostra: per uno col suo talento, sarebbe stato un vero peccato non raggiungere determinati traguardi.[2]

Stoner era come una bella st***za e Bagnaia...

Dall'intervista di Paolo Ianieri e Zoran Filicic a MotoG-Podcast; citato in Cosimo Curatola, mowmag.com, 30 settembre 2021.

  • Mi piacerebbe gestire un team alla Parigi-Dakar, ma quella di una volta, quando si cambiavano i pezzi in mezzo alla sabbia. Mi piacerebbe mettere le mani dentro le moto, ma adesso non lo fanno più: i meccanici fanno i tagliandi!
  • [Sulla Ducati Desmosedici] La prima che ho guidato è stata la 2001, mi piaceva tantissimo perché era una botta di potenza, un turbine sotto al culo. All'inizio non avevamo neanche il ride by wire, il gas era attaccato ai corpi farfallati con un filo. Non c'era controllo di trazione o anti-wheeling, non avevamo nemmeno la frizione a controllo elettronico. C'era un antisaltellamento derivato dalla Superbike, era tutta da domare. L'ultima che ho usato invece, nel 2011, era molto simile alle moto di oggi: controllo di trazione, anti-wheeling, potenza da decidere per ogni marcia, la moto sapeva in quale curva si trovava in quel momento e quanta potenza serviva in quella curva... Dal lavoro meccanico degli inizi siamo arrivati ad una moto che funzionava con l'elettronica.
  • Con Casey [Stoner] era difficile, si passava dall'amore all'odio senza motivazioni. Hai presente quelle ragazze belle, che ti piacciono anche se sono delle stronze? Lui è così. E quando saliva in moto si faceva perdonare tutto, era veramente un fenomeno che non ho mai visto e che farò fatica a rivedere.

Note[modifica]

  1. Da Desmosedici GP3, SLICK nº 17, settembre-ottobre 2022; citato in un post sul profilo ufficiale facebook.com, 12 settembre 2022.
  2. Dall'intervista di Vittorio Rotolo, Vittoriano Guareschi: «Vi racconto il "mio" Bagnaia», gazzettadiparma.it, 8 novembre 2022.

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