Ymir

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Ymir nutrito dalla vacca Auðumbla

Ymir, gigante nella mitologia norenna.

Citazioni su Ymir[modifica]

  • La terra è stata creata dalla carne di Ymir, e gli oceani dal suo sangue quando il gigante fu liberato dal ghiaccio. Le colline le hanno create gli dei con le sue ossa, e gli alberi con i suoi capelli, e la volta nel cielo con il suo cranio, e con il suo cervello essi diedero forma le nuvole scure. (Vikings)
  • Nel grande abisso di Ginnunga, i freddi venti settentrionali incontrarono le calde brezze che soffiavano da sud e il turbinio di neve e frandine si sciolse e gocciolò nel nulla per formare Ymir, padre di tutti i giganti del ghiaccio. I giganti lo chiamarono Aurgelmir, colui che fa bollire il fango. Da questo gocciolio di brina si formò pure la prima mucca, Audhumla, che con il suo latte alimentò Ymir e con la lingua leccò un blocco di sale, dando luce al primo degli dei, Buri. In tempi successivi, Bor, il figlio di Buri, ebbe tre figli dalla gigantessa Bestla, Odino, Vili e Ve, e furono loro a uccidere il grande Ymir e a portare il suo corpo nel freddo centro dell'abisso di Ginnunga. Con il suo sangue crearono i laghi, i fiumi e i mari e con le sue ossa scolpirono le montagne. Con i denti massicci formarono le pietre e la ghiaia; con il cervello le nuvole e con il cranio costruirono il cielo e lo stesero in alto sopra la terra. Fu così che i figli di Buri costruirono il mondo che sarebbe diventato la casa dei figli degli uomini. (Caitlín R. Kiernan)

Neil Gaiman[modifica]

  • Alzate lo sguardo al cielo: quello che vedete e l'interno del cranio di Ymir. Le stelle che vedete di notte, i pianeti, le comete e le stelle cadenti, sono scintille scaturite dai fuochi di Muspell. E le nuvole che vediamo di giorno? Quelle erano un tempo il cervello di Ymir, e chissà a cosa pensa, ancora.
  • Dove ghiaccio e fuoco si incontravano il ghiaccio si sciolse, e nelle acque disciolte comparve la vita: le sembianze di una persona più grande dei mondi, più enorme di qualunque gigante presente o passato. Non era maschio, non era femmina, era maschio e femmina.
    Questa creatura era l'antenato di tutti i giganti, e si diede un nome: Ymir.
  • Odino e Vili e Ve uccisero il gigante Ymir. Bisognava farlo. Non c'era altro modo per creare i mondi. Quello fu l'inizio di tutte le cose, la morte che rese possibile ogni forma di vita.
    Pugnalarono il grande gigante. Dal cadavere di Ymir sgorgò una inimmaginabile quantità di sangue; fontane di sangue salato come il mare e grigio come gli oceani zampillarono con improvvisa e violenta abbondanza, creando gorghi tanto profondi da spazzare via e affogare tutti i giganti. (Sopravvissero soltanto un gigante, Bergelmir, nipote di Ymir, e sua moglie, arrampicandosi su una casa di legno, che li trasportò come una barca. Tutti i giganti che oggi esistono e che noi temiamo discendono da loro.)

Snorri Sturluson[modifica]

  • All'interno della terra essi fecero una fortezza tutt'intorno al mondo per via dell'inimicizia dei giganti, e per quella fortezza utilizzarono le ciglia del gigante Ymir e chiamarono quella fortezza Miðgarðr. Essi presero anche il suo cervello e lo gettarono in aria e ne fecero le nubi.
  • Egli era malvagio e così tutti i suoi congiunti, noi li chiamiamo giganti della brina. E così è detto che mentre dormiva, emise del sudore; allora gli crebbero sotto il braccio sinistro un uomo e una donna, e l'un piede generò con l'altro un figlio. E di là vennero le stirpi, cioè i giganti della brina.
  • Essi presero Ymir e lo trasportarono nel mezzo di Ginnungagap e fecero da lui la terra, dal suo sangue il mare e i laghi; la terra fu fatta dalla carne, e le montagne dalle ossa; le pietre e i massi essi fecero dai denti e dai molari e da quelle ossa che erano spezzate. [...] Da quel sangue che sgorgava dalle ferite e scorreva via, essi fecero il mare con cui cinsero e tennero ferma la terra e posero il mare ad anello attorno a essa, ed esso parrà a più d'un uomo impossibile da attraversare. [...] Essi presero anche il suo cranio e ne fecero il cielo e lo posero su supra la terra con quattro canti, e sotto ogni angolo posero un nano. Essi si chiamavano così: Austri, Vestri, Norðri, Suðri.
  • I figli di Borr uccisero il gigante Ymir, ma quando egli cadde, sgorgò così tanto sangue dalle sue ferite che con esso affogarono tutta la stirpe dei giganti della brina, tranne uno solo che si salvò con la sua famiglia; quello i giganti lo chiamano Bergelmir. Egli salì sulla sua imbarcazione, e [con lui] sua moglie, e là si salvò, e da loro sono venute le stirpi dei giganti della brina.
  • Quando la brina e la brezza del calore si incontrarono, così che essa si sciolse e gocciolò, da quelle gocce stillanti si formò la vita con la potenza di quello che aveva mandato il calore e apparve una forma d'uomo, e questi ebbe nome Ymir, ma i giganti della brina lo chiamano Aurgelmir, e di là sono venute le stirpi dei giganti della brina.

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