Zelig (film)
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Zelig
Titolo originale |
Zelig |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Usa |
Anno | 1983 |
Genere | commedia |
Regia | Woody Allen |
Sceneggiatura | Woody Allen |
Produttore | Robert Greenhut |
Interpreti e personaggi | |
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Zelig, film del 1983 diretto e interpretato da Woody Allen e con Mia Farrow.
Frasi
[modifica]- Ho scritto molti saggi sulla psicanalisi, ho lavorato con Freud a Vienna. Ci dividemmo sull'invidia del pene: Freud pensava di doverla limitare alle donne. (Leonard Zelig)
- Sto seguendo un caso interessante. Ho in analisi due coppie di gemelli siamesi che soffrono di sdoppiamento della personalità. Vengo pagato da otto persone. (Leonard Zelig)
- Leonard Zelig veniva spesso picchiato dai genitori. La famiglia Zelig abitava sopra a un bowling, ma erano spesso gli avventori del bowling a protestare per il troppo rumore. (Narratore)
- Ho dodici anni. Vado alla sinagoga. Chiedo al rabbino qual è il significato della vita. Lui mi dice qual è il significato della vita. Ma me lo dice in ebraico. Io non lo capisco, l'ebraico. Lui chiede seicento dollari per darmi lezioni di ebraico. (Leonard Zelig)
- Mio fratello mi picchiava, mia sorella picchiava mio fratello e me, mio padre picchiava mia sorella, mio fratello e me, mia madre picchiava mio padre, mia sorella, mio fratello e me, i vicini di casa picchiavano la mia famiglia, l'altro isolato picchiava i vicini di casa che picchiavano la mia famiglia che mi picchiava... (Leonard Zelig)
- Da ragazzo, Leonard Zelig è tiranneggiato spesso dagli anti-semiti. I suoi genitori, che non prendono mai le sue parti e lo incolpano di tutto, stanno con gli anti-semiti. (Narratore)
- Si deve essere sé stessi, fare le proprie scelte morali... anche quando richiedono vero coraggio. Altrimenti si è come robot, o lucertole. (Leonard Zelig)
- Zelig ha venduto la storia della sua vita a Hollywood per una grossa somma di denaro. Quando scoppia lo scandalo i produttori chiedono indietro i soldi. Zelig può restituirne solo la metà, il resto è già stato speso. Offesissimi, gli ridanno indietro solo metà della sua vita. Si tengono i momenti migliori e a lui rimangono solo le ore dei pasti e del sonno. (Narratore)
- Certo che sono un medico... Anzi devo proprio andare. Sai, tengo un corso sulla masturbazione... Se no cominciano senza di me... (Leonard Zelig)
- Non l'avevo mai fatto prima d'ora. Vi dimostra quel che potete fare se siete completamente psicotici. (Leonard Zelig)
- Sul letto di morte, Morris Zelig dice al figlio che la vita è un incubo di dolore senza nessun senso, e l'unico consiglio che gli lascia è: conservare bottiglie vuote. (Narratore)
- In fin dei conti, non fu l'approvazione delle masse, ma l'amore di una donna, a cambiare la sua vita. (Narratore)
- Se Zelig fosse psicotico o solo estremamente nevrotico, era un problema che noi medici discutevamo in continuazione. Personalmente mi sembrava che i suoi stati d'animo non fossero poi così diversi dalla norma, forse quelli di una persona normale, ben equilibrata e inserita, solo portata all'eccesso estremo. Mi pareva che in fondo si potesse considerare il conformista per antonomasia. (Bruno Bettelheim) [sé stesso in un cameo del film]