Giovanni Semeria

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Giovanni Semeria nel 1915

Padre Giovanni Semeria (1867 – 1931), presbitero e teologo cattolico italiano.

Citazioni di Giovanni Semeria[modifica]

  • All'orologio della storia batte l'ora della democrazia. (da I miei quattro Papi)
  • Guardino pur altri a ciò che è oggi fatale, dato ciò che le nazioni sono: noi guardiamo a ciò che sotto l'impulso cristiano, le nazioni un giorno dovranno essere.[1]
  • Quando sarò grande voglio fare sette prediche al giorno. (da I miei ricordi oratori)
  • I predicatori devono essere uomini del loro tempo se vogliono farsi intendere ed ascoltare da quelli a cui e per cui parlano. (da Il pensiero di San Paolo nella lettera ai Romani)
  • Tutti si facciano onore più che con l'eloquenza della parola, con la tacita, irresistibile eloquenza dei fatti. (da La Chiesa missionaria)
  • Il femminismo è movimento serio, non rappresenta il capriccio incomposto di alcune anime eccentriche, lo sforzo utopistico di alcune donne superbe. (da La Donna e l'Immacolata)
  • Non si comincia mai troppo presto e non si finisce mai, e non è mai troppo tardi per cominciare. L'educazione dura quanto la vita. (da La famiglia umana e cristiana)
  • La Questione sociale c'è: non sono i fantastici che la creano, sono i ciechi che non la vedono. (da L'eredità del Secolo)
  • Se alcuno sta in alto […] non vi è per godersi il posto, ma per compiervi una funzione; non v'è per il bene suo, bensì per il bene altrui. E questo non può essere che il popolo, ancora… troppo materialmente e moralmente infelice. (da L'eredità del Secolo)
  • La scienza deve costituirsi scienza con la più severa ricerca della verità, con la più indipendente ricerca della verità, ma poi… se si è dilettantisti o pagani, si dice basta, se cristiani, si mette la scienza al servizio del bene.[2]
  • Filosofare non basta; bisogna filosofare e bene, e cioè sottilmente, profondamente... vi ho detto ed ora vi ripeto: Filosofiamo. (da Scienza e Fede e il loro preteso conflitto)

Idealità buone[modifica]

  • Nei grandi centri dove i progressi della cultura si elaborano, le università, le accademie; nelle grandi riviste dove la cultura di manifesta; nelle grandi opere dove la cultura di un popolo, di un'epoca, si assume, spira un soffio cristiano, un soffio cattolico?... E non diciamo: ci hanno messo e "ci mettono fuori" no non lo diciamo, perché prova una cosa poco onorifica per noi, prova che ci siamo "lasciati" mettere alla porta. Bisogna forzarla ed entrare.
  • Amate la scienza. Ebbene anche noi... si anche noi... "et ego". Amate la libertà, la patria? Ebbene anche noi... "et ego". Anzi questo amore in noi la fede lo purifica e lo sublima.
  • Diffondiamo la luce, luce piena e schietta, che non taccia ai ricchi dei loro doveri verso i poveri, né a questi dei loro doveri verso i ricchi. E poi accanto alla parola mettiam mano ai fatti: un fatto solo vale bene cento ragionamenti.

Citazioni su Giovanni Semeria[modifica]

Note[modifica]

  1. Da Un secolo di storia (1815-1914), Vita e pensiero, anno I, fasc. I, Firenze, 1° dicembre 1914, p. 45.
  2. Da una conferenza del 1900; citato in Celestino Argenta, prefazione a Giovanni Semeria, Saggi… clandestini, Edizioni Domenicane, Alba, 1967, p. XII.

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