Il prezzo dell'inganno

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Il prezzo dell'inganno

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Titolo originale

Deception

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1946
Genere drammatico
Regia Irving Rapper
Soggetto Louis Verneuil
Sceneggiatura John Collier, Joseph Than
Produttore Henry Blanke
Interpreti e personaggi

Il prezzo dell'inganno, film statunitense del 1946 con Bette Davis, Paul Henreid e Claude Rains, regia di Irving Rapper.

Frasi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Qui l'ambiente musicale è diverso, in America sono molto più esigenti, come in tutto del resto: è importante l'immagine che si dà di sé. In Europa puoi anche suonare in un buco sconosciuto e ti scopriranno, ma qui se cominci, chessò, in una scuola o in una sala secondaria, oh, è molto più difficile, ci vuole troppo tempo. (Christine)
  • Le dissi di prendere qualche allievo: si impara più di quanto si insegna loro. (Hollenius)
  • Come tutte le donne: pallida come un lenzuolo quando vede un paio di graffi, calma e sorridente come un'infermiera d'ospedale davanti a una ferita mortale. (Hollenius)
  • Straordinario, vero? Che possa esistere anche la musica in un mondo di bassezze, inganni e ingratitudine. (Hollenius)
  • Per la malattia del genio, chiunque esso sia, c'è solo una cura ed è il successo. (Hollenius)

Dialoghi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Hollenius: Allora, mia cara, cosa ordiniamo?
    Christine: Il solito, direi. Una predica sul cibo e poi quello che decidi tu.
  • Christine: C'è un particolare che dà a una minaccia una certa dignità.
    Hollenius: Quale sarebbe?
    Christine: Un'inflessibile risolutezza nel portarla a termine.
  • Christine: Oh Alex, se solo potessi crederti.
    Hollenius: Questo è un lusso che adesso non ti puoi permettere, mia cara. Se vuoi credere agli altri, faresti bene a smettere di mentire tu stessa.

Citazioni su Il prezzo dell'inganno[modifica]

  • Da un dramma teatrale a 2 personaggi di Louis Verneuil un melodramma triangolare con molta musica classica (Haydn, Beethoven, Chopin e un pezzo originale di E.W. Korngold), appartamenti immensi e lo stesso trio d'interpreti di Perdutamente tua (1942) dello stesso Rapper, dove, forse per l'unica volta, B. Davis si fa rubare il film da un partner (C. Rains), ma alla fine, smentendo le menzogne, si prende la rivincita. Preceduto da Jealousy (1929) con Jeanne Eagels e Fredric March. Un classico del gusto camp. (il Morandini)
  • Tre anni dopo Perdutamente tua, Rapper ritrova lo stesso cast per un film molto diverso e ambizioso: un melodramma cerebrale costruito come un kammerspiel, in cui i personaggi si torturano col sorriso sulle labbra, mentono o sono lieti di comportarsi da vittime. Quasi nessuna figura di contorno, interni barocchi come in Welles o Wyler, strade sempre spazzate dalla pioggia: la cornice ideale per due tipi di follia diversa, quella istrionica di Rains (forse nella sua interpretazione migliore) e quella compressa e tormentata della Davis, che si controlla con grande intelligenza. (Il Mereghetti)

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