Natalie Portman

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Natalie Portman (2019)

Il cigno nero

  • Miglior attrice (2011)

Natalie Portman, pseudonimo di Natalie Hershlag (1981 – vivente), attrice israeliana naturalizzata statunitense.

Citazioni di Natalie Portman[modifica]

  • Adoro essere mamma. Sono meno critica rispetto a quando non ero madre. Ciò che maggiormente riguarda la genitorialità è che essa è un'esperienza completamente diversa per ogni persona. Tutto è fantastico, non ci sono regole.[1]
  • Amo moltissimo leggere. Penso che abbia un effetto quasi purificatore. Passiamo talmente tanto tempo con gli occhi sugli schermi che un libro è un'occasione per concentrarsi. Ci sono poche esperienze così, che permettono di immergersi completamente nel tuo mondo e nella tua immaginazione grazie alla guida di un autore.[2]
  • [...] è incredibile come un po' di volume nei capelli e il rossetto giusto possano trasformarmi in un'altra. Nella vita, cerco di essere il più possibile autentica. Di mettere insieme tutti i miei pezzi per formare un solo essere coerente. La mia immagine glamour e patinata non mi impedisce a volte di essere assolutamente casual![3]
  • [Su V per Vendetta] Ho letto il graphic novel di Moore subito dopo aver letto la sceneggiatura e l'ho amato moltissimo, ma penso che siano due entità differenti e vadano giudicate separatamente. In realtà poi i cambiamenti più grandi sono stati fatti sul mio personaggio, che nel film è più maturo e con una maggiore consapevolezza politica, ma rimane comunque intatto quel senso d'innocenza che è alla base del personaggio.[4]
  • I premi gratificano sempre un attore anche se qualcuno dice il contrario e io, ad esempio, leggo sempre le recensioni dei film.[5]
  • Il mio personaggio [Nina Sayers, protagonista de Il cigno nero] è ossessionato dalla perfezione, come molte ballerine vere. Io invece, con il mio lavoro, ambisco a trovare soprattutto la bellezza, la quale credo non sia qualcosa di perfetto, anzi spesso ha a che fare con il disordine, il caos e l'imperfezione.[6]
  • [In merito al suo ruolo in V per Vendetta] In realtà ero entusiasta dall'idea di dovermi rasare a zero, era un progetto che avevo da tempo ma non riuscivo a trovare il coraggio, fare questo film è stata una buona scusa per realizzare questo mio desiderio. È stato bello liberarmi di questa vanità femminile, non ero però abituata ad essere guardata così tanto per strada, se difatti solitamente riesco a passare inosservata con questo nuovo taglio ero sotto lo sguardo di tutti.[4]
  • Io non ci credo [nell'aldilà]. Io credo che sia tutto qui, e che questo sia il modo migliore di vivere.
I don't believe in that. I believe this is it, and I believe it's the best way to live.[7]
  • Io sono figlia unica ma sono convinta che i miei genitori mi abbiano cresciuta esattamente nello stesso modo che se fossi nata maschio. Però ci sono molte influenze esterne che sono incontrollabili. Il cinema e la Tv, anche quelli per bambini, mandano messaggi che non sempre mi trovano d'accordo. In questi primi anni da madre, mi è dispiaciuto accorgermi di quanti film, anche cartoni animati, abbiano solo protagonisti maschili. Magari si tratta di pesciolini, ma gli eroi sono quasi sempre pesciolini maschi![8]
  • Nel mio primo film, Léon, la make-up artist ha usato succo di barbabietola mescolato con acqua di rose sia come blush sia come rossetto, perché, dato che allora ero solo una ragazzina di 12 anni, non voleva applicarmi sul viso sostanze chimiche o roba del genere. Questa esperienza, in seguito, mi ha suggerito varie idee su come creare un trucco naturale.[9]
  • Nella realtà di oggi ci sono molte più super-eroine di quanto si possa immaginare. Allora perché meravigliarci se le troviamo anche al cinema! [...] Quando smetteremo di sottolineare che un film ha dei personaggi femminili forti ed eroici, allora avremo la normalità.[10]
  • [Su V per Vendetta] Non credo che il film voglia dare un vero messaggio. I Wachowsky hanno creato una storia complicata ambientata in un tempo e in un luogo non definito, una sorta di futuro immaginario. Secondo me la forma d'arte più alta non è certo il monologo, ma la possibilità di dialogare con le persone. Il pubblico poi può interpretarlo come vuole e cogliere ciò che meglio crede. Qualcuno ha visto il film e poi ha detto: ricorda il governo di Hitler, qualcun altro ha pensato all'apartheid, altri lo vedono e dicono: "Oh ma è chiaro che si riferisce all'Iraq e agli Stati Uniti". Cosa che non è... Tutto dipende da chi sei tu, da dove vieni, dal contesto dal quale provieni e soprattutto da ciò in cui credi.[11]
  • Passare alla regia è anche un modo per avvertire in prima persona il desiderio che di solito si suscita negli altri [...][3]
  • Qualcuno mi ha detto che arte e attivismo sono la stessa cosa: immaginiamo un mondo che non esiste. Sono sentieri gemelli.[2]
  • Questo libro [Se niente importa di Jonathan Safran Foer] ha trasformato una vegetariana da vent'anni come me in una vegana convinta.[12]
  • [Su Hotel Chevalier] Sono molto contrariata per il nudo che ho fatto. Non ho ascoltato il mio intuito. Ma d'ora in poi lo farò per le scelte future. Dirò qualche 'no' in più.[13]

Citazioni su Natalie Portman[modifica]

  • Tante volte, vado al cinema per vedere Natalie Portman. Mi piace osservare il modo in cui lei costruisce i personaggi che incontra. Mi intriga vedere il lavoro che fa, le note che vibrano quando si relaziona ad un determinato personaggio. (Stella Egitto)

Filmografia[modifica]

Note[modifica]

  1. Da un'intervista al The Telegraph; citato in Antonella Flotta, Natalie Portman: adoro essere mamma, non ci sono regole, pinkdna.it, 29 ottobre 2013.
  2. a b Dall'intervista di Valentina Ariete, Natalie Portman: «Amo la scienza e i superpoteri», espresso.repubblica.it, 16 agosto 2022.
  3. a b Dall'intervista di Marion Ruggeri a Elle, ottobre 2014; citato in Intervista a... Natalie Portman, elle.com, 29 settembre 2014.
  4. a b Citato in Luca Linguori, Il cast di V for Vendetta a Berlino, movieplayer.it, 14 febbraio 2006.
  5. Dall'intervista di Giovanna Grassi, Natalie Portman: «Vi racconto il mio primo film da regista», style.corriere.it, 8 giugno 2017.
  6. Citato in Duellanti nº 68, marzo 2011, p. 39.
  7. (EN) Dall'intervista di Chris Heath, The Private Life of Natalie Portman, Rolling Stones, 20 giugno 2002, pp. 52-58.
  8. Dall'intervista di Paola jacobbi a Vanity Fair Italia, 27 settembre 2017; citato in Natalie Portman: «Se fossi stata maschio», vanityfair.it, 26 settembre 2017.
  9. Dall'intervista di Hannah Coates a British Vogue; citato in Natalie Portman, 11 domande su bellezza, benessere, libri... e ossessioni televisive, vogue.it, 19 agosto 2022.
  10. Citato in Natalie Portman: "le super-eroine esistono nella realtà", news.cinecitta.com, 7 luglio 2022.
  11. Dall'intervista di Arianna Finos, Portman, eroina rasata della graphic novel di Moore, trovacinema.repubblica.it, 14 febbraio 2006.
  12. Citato in Livia Manera, Safran Foer: io difendo gli animali, Corriere della Sera, 24 dicembre 2009, p. 45.
  13. Da un'intervista a Entertainmentwise; citato in Portman: "Pentita del mio nudo", tgcom.mediaset.it, 29 ottobre 2007.

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