Paul Bourget

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Paul Bourget

Paul Charles Joseph Bourget (1852 – 1935), critico letterario e scrittore francese.

Citazioni di Paul Bourget[modifica]

  • Bisogna vivere come si pensa, se no, prima o poi, si finisce col pensare come si è vissuto.[1]
  • C'è sempre un cantuccio di silenzio nelle più sincere confessioni delle donne.[2]
  • "Questi sradicati sono quasi sempre delle razze fini, i consumatori di un deposito di forze acquisite da altri, i dilapidatori di un bene di cui abusano senza accrescerlo [...]. I tuoi Cosmopoliti, non fondano niente, non seminano niente, non fecondano niente. Essi godono..."[3]
  • "'Debitricem martyrii fidem'," ripeté Dorsenne, "veramente carino. E," aggiunse a bassa voce "voi avete maltrattato duramente i dilettanti e gli scettici tutto il tempo. Ma pensate che ci sarebbe uno di loro che rifiuterebbe il martirio se potesse avere nello stesso tempo la fede?…". Mai Montfanon aveva udito il giovane uomo pronunciare una simile frase con un simile accento.[3]
  • Il suffragio universale, la più mostruosa e la più iniqua delle tirannie, perché la forza del numero è la più brutale delle forze e non ha dalla sua neanche l'audacia e il talento.[4]
  • L'arte non è niente senza anima. Il pensiero sta alla letteratura, come la luce alla pittura.[5][6]
  • Si è veramente guariti di una donna solo quando non si è più neppur curiosi di sapere con chi ci dimentica.[5][7]

Citazioni su Paul Bourget[modifica]

  • Si è detto che Bourget è il più gran maestro del romanzo psicologico dopo Stendhal. Ma Stendhal era altro scrittore. Bourget è Bourget: non il sottile e raffinato casistico quale fu ritenuto per decennî, ché il fermo buon senso del suo cattolicismo positivista non gli consente poi sottigliezze estreme: sì lo studioso metodico e il disegnatore ordinato, che compone e rende, tratto per tratto, in un nitido rilievo di verità umane, figure come quella del marchese di Claviers-Grandchamp[8]. (Silvio D'Amico)

Note[modifica]

  1. Da Il demone meridiano, Salani Editori, Firenze, 1956, p. 395.
  2. Da La duchesse bleue; citato ne Il libro dei mille savi, n. 1984.
  3. a b Da Cosmopolis, 1893, cap. XII.
  4. Da Il discepolo. Citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X
  5. a b Da Fisiologia dell'amore moderno.
  6. Citato ne Il libro dei mille savi, n. 700.
  7. Citato in Aa. Vv., Dammi mille baci, e ancora cento. Le più belle citazioni sull'amore, a cura delle Redazioni Garzanti, Garzanti, 2013.
  8. Personaggio de L'Émigré (1908).

Bibliografia[modifica]

  • Fernando Palazzi, Silvio Spaventa Filippi, Il libro dei mille savi, Hoepli, Milano, 2022. ISBN 978-88-203-3911-1

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