Adige

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L'Adige a Verona
L'Adige preso Naturno (Bolzano)

Citazioni sull'Adige.

  • Adalberto Libera appariva come un gentiluomo dell'Ottocento. Agghindato con sobria, inappuntabile eleganza, usciva dal suo palazzo di Villa Lagarina, deliziosa residenza a pochi chilometri da Rovereto, scendeva la collina, attraverso il ponte sull'Adige (El pont de Vila), imboccava dopo un po' il corso San Rocco (oggi corso Bettini), e percorrendolo fino al termine, veniva a trovarsi in piazza Rosmini, dove c'era un caffè famoso. Lì dentro, io lo aspettavo (1922). Entrava con il suo contegno signorile, un sorriso appena, una leggera stretta di mano, e mi si sedeva accanto. Come lo invidiavo. Al suo confronto mi sembrava di essere un villano. Parlava quasi sottovoce e le cose che diceva avevano già un contenuto profetico (anni venti) per quanto riguardava l'architettura. (Carlo Belli)
  • Eco Verona | sotobrasso de Ponte Castelvècio: | l'è tuta bela, | tuta ciara e calda. | L'Adese l'è imamàdo, | l'è in confusion, | l'è timido, | el se pètena, | el se lustra, | el se veste de muraiòni, | el se méte in testa i ponti, | el canta de tuta vena. | Adesso el se scadèna | el ciapa fià, | el la basa. | Co na "esse" el la brinca tuta, | co na "esse" el la ciama Sposa.[1] (Tolo da Re)
  • La città è posta in una pianura nella valle fra scoscesi monti, in riva allo Adige, sopra il quale sta un ponte in legno a sette archi abbastanza bello. (Angelo Massarelli)
  • «Nella mia vita errante vidi allora per la prima volta un gran fiume. M'apparve a un tratto, gonfio e veloce fra due ripe selvagge, in una pianura infiammata, quasi fosse stoppia, ai raggi orizzontali del sole che ne rasentava il limite come una ruota rossa. Sentii allora quel che v'è di divino in un gran fiume a traverso la Terra. Era l'Adige, scendeva a Verona, dalla città di Giulietta».[2] (Gabriele D'Annunzio)
  • Trae l'abbondanza il pesce dal lago di Garda e dall'Adige. (Angelo Massarelli)

Note[modifica]

  1. L'Adige proprio a Verona disegna una caratteristica ansa, indicata dal poeta come il simbolo di questo legame.
  2. A pronunciare queste parole, nel romanzo Il fuoco, è la Foscarina, incarnazione letteraria di Eleonora Duse, la celebre attrice con cui Gabriele D'Annunzio ebbe una storia d'amore passionale e tempestosa. Cfr. Giuliana Andreotti, Lo spazio acquatico trentino-tirolese, saggio presente in I Quattro Elementi in Trentino Alto Adige Tirolo Acqua, Terra Ferma, Vicenza, 2006, p. 30. ISBN 88-85341-10-1

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