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Alberto Mantelli

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Giacomo Alberto Mantelli (1909 – 1967), musicologo e critico musicale italiano.

Citazioni di Alberto Mantelli

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  • La maturazione dello stile pianistico di Debussy occupa la zona del suo talento musicale che ha subito il più lento processo evolutivo. La sua polemica antiromantica, il suo mettersi contro la tradizione, che sono l'atteggiamento programmatico della sua prima giovinezza e la prassi cui si conforma la sua attività creativa, determinano la frattura del grande pianismo ottocentesco, di Chopin, di Schumann, di Liszt, di Brahms, che osserviamo nei saggi pianistici iniziali di Debussy.
    Fenomeno perfino leggermente curioso se si pensa che la sua prima educazione musicale, quella che si opera sulla tastiera del pianoforte, gli fu impartita dalla signora Mauté de Fleurville che era stata allieva di Chopin.[1]
  • La semplicità d'animo, l'aperto candore di spirito che rappresentano la più pura qualità del sentimento religioso cristiano, hanno trovato una delle più fervide e toccanti espressioni nella musica di Bruckner.[2]
  • Troppo poco finora in Italia è stato eseguito Bruckner. Intorno al suo nome si è inconsultamente creato il mito della lunghezza interminabile dei suoi lavori, il mito della noia. Bruckner ha bisogno di essere eseguito; e la contropartita non potrà essere altro che la rivelazione di un grande mondo spirituale e musicale ingiustamente misconosciuto.[3]

Note

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  1. Da Claude Debussy, in L'Approdo Musicale n. 7/8, ERI, Edizioni Rai Radiotelevisione Italiana; citato in Giulio Confalonieri, Come si ascolta la musica, Edizioni Rai, Torino, 1966, cap. XXIV, p. 200.
  2. Da Anton Bruckner, in Rivista dell'Unione Culturale, Torino; citato in Giulio Confalonieri, Come si ascolta la musica, Edizioni Rai, Torino, 1966, cap. XX, p. 169.
  3. Da Anton Bruckner, in Rivista dell'Unione Culturale, Torino; citato in Giulio Confalonieri, Come si ascolta la musica, Edizioni Rai, Torino, 1966, cap. XX, p. 170.

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