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Amici miei - Atto IIº

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Amici miei - atto II°

Immagine Amici miei atto II.jpg.
Titolo originale

Amici miei - atto II°

Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno 1982
Genere Commedia
Regia Mario Monicelli
Sceneggiatura Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Tullio Pinelli, Mario Monicelli
Produttore Luigi De Laurentiis, Aurelio De Laurentiis
Interpreti e personaggi

Amici miei - Atto IIº, film italiano del 1982 con Ugo Tognazzi, regia di Mario Monicelli.

Frasi

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  • No, volevo dire, occhiello di privilegio come se fosse antani per lei. Ispettore tombale. Ispettore! Con fuochi fatui. (Il Mascetti, presentandosi al guardiano del cimitero)
  • Non si offendono il babbo e la mamma, tanto più che abitan qui anche loro e potrebbero sentire. (Il Necchi al camposanto)
  • Ma perché ragazzi ci dobbiamo vergognare! (Il Melandri)
  • Non si deve mai andare in Germania, Paolo. (Il Sassaroli)
  • O brutta imbecille! E Dio, per far restar vergine una come te... affoga tutta Firenze?! (Il Melandri)
  • Guarda che con questo figliolo non hai scampo. Questo vede tutto, nota tutto e scrive tutto. (Il Conte Mascetti)
  • Che cos'è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità d'esecuzione.[1] (Il Melandri) [voce fuori campo; prima di un "colpo di genio" del Necchi durate una zingarata]
  • Sparecchiavo! (Mela la figlia del Mascetti)
  • Invece fu proprio così... Sparecchiavo, lui mi è venuto da dietro, mi ha messo la gonna in capo, ed ha fatto i su' comodi! (Mela la figlia del Mascetti)
  • Parla, puttana! (il Necchi alla figlia del Mascetti)
  • Ma sì, ma sì... io fo finta di nulla, perché sapete ragazzi, forse voi un'ci crederete ma esaminandomi bene bene, non me ne importa proprio una sega! (Il Necchi dopo aver scoperto di essere tradito dalla moglie)
  • Troia, puttana. Perché? (Il Necchi affronta la moglie dopo aver scoperto il tradimento)
  • E già, ci ho pisciato dentro. (Il Necchi all'amante occasionale della moglie, dopo che il medesimo ha notato che il brodo servitogli ha un sapore un po' aspro)
  • Oh bucaiola – tu mi tradisci – tu dici: Vengo! – e invece – tu pisci – Ma vaffanzum!... Chi chiava tromba – chi tromba chiava... e chi non tromba si mena la fava! (Il Coro dei Cinque Madrigalisti Moderni)
  • Dai Mascetti vieni qui! che se mi mandano la tua fava tagliata, mi vendo anche la clinica! (Il Sassaroli)

Dialoghi

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  • Necchi: Peccato è un po' corta di gamba!
    Sassaroli: Donna nana tutta tana!
  • Melandri: Ragazzi, ora che si fa?
    Perozzi: Lo sci d'acqua! [durante l'alluvione di Firenze]
  • Melandri: Eh le donne, non diciamone male, ma bisogna ammettere a malincuore che ce n'è col pelo alto così... Bah.
    Il Conte Mascetti: A me pelose mi garbano!
    Melandri: Ma dico sul cuore, bischero...
  • Il Conte Mascetti: Sii astuto come un cervo.
    Il Necchi: Che bischerate tu dici? Il cervo non è astuto. Semmai, astuto come una volpe.
    Il Conte Mascetti: Sì, ma la volpe 'un ci ha mica le corna.
  • [Per liberarsi della moglie, il Necchi le manda delle rose ed un biglietto firmato con un altro nome]
    Necchi: Tieni! Son per te...
    Carmen: O' cos'è?
    Necchi: Come "cos'è?"... una dozzina di rose scarlatte, guarda.
    Carmen [Contandole]:... 'un è una dozzina, eh, son nove.
    Necchi: Nove? Come, nove?
    Carmen: Eh, sì... o chi me le manda?
    Necchi [Pensieroso perché le rose, comperate dal Mascetti, dovevano essere dodici]: Figlio di puttana...
    Carmen: O' perché dici così, se 'un sai neanche chi è?
    Necchi: Eeeh... so che è un figlio di puttana, se ti manda le rose! Chi l'è?
    Carmen: Ma 'un lo so!
    Necchi: Allora leggiamolo, codesto bigliettino. Cosa tergiversi? Aprilo!... cosa c'è scritto?
    Carmen: Ma 'un c'è nulla, 'un c'è neanche la firma.
    Necchi: Dammelo! [Legge il biglietto anonimo, firmato "con ardore"]... aaah! aaah! Chi l'è?
    Carmen: Ma ti giuro, Guido, 'un conosco proprio nessuno, 'un ho proprio idea di chi possa essere, sarà... sarà un cliente gentile!
    Necchi: Sì! e ti scrive "con ardore"! Perché magari tu gli ha' messo troppo pepe nei fagioli e gli s'è infiammato i' culo! Tu sei te che tu l'ha' stuzzicato, che hai fatto la civetta, che ti sei dimenata tutta mentre lo servivi. Che tu gli ha' strusciato le poppe addosso, nell'infilargli il palletò. Fammi anda' via, fammi anda' via, l'è meglio che vada via, avanti di fare uno sproposito! Uh, uuh!
    Carmen: O' che fai, 'un mi porti neanche al cine?
    Necchi: Sì, al cine, perché tu ti strusci addosso a qualcuno, al buio.
    Carmen: O' do' tu vai?
    Necchi: Dove vanno i becchi! A imbriacarsi!
  • [Discussione nella Clinica del Sassaroli]
    Necchi: Se te tu sei il padre io potrei essere lo zio.
    Melandri: Anch'io.
    Sassaroli: Tutti zii della stessa traviata.
    Melandri Tutti pezzi dello stesso ingranaggio.
    Mascetti: Tutti pezzi di merda!
    Figlia: Non aborto, non aborto!
    Necchi: Abortisco.
  • Conte Mascetti: Quanto guadagna un sottocuoco?
    Necchi: Meno di un cuoco!
  • [Nella mensa aziendale]
    Sottocuoco: Che c'è?
    Mascetti: Blinda la supercazzola con lo scappellamento a destra e a sinistra come se fosse di pentolone.
    Sottocuoco: 'Un c'ho capito un cazzo!
    Mascetti: Ecco, è l'informazione che volevo. Grazie.
  • Perozzi [appena uscito dalla casa del fornaio, essendo l'amante della moglie]: Che ce l'ha i cornetti oggi sor Antonio?
    Antonio: Per lei sempre sor Perozzi, freschi freschi.
    Perozzi: E sor Antonio proprio fatti ora...
  • [Alla Torre pendente di Pisa]
    Mascetti: Servizio torri sgomberare!
    Turista: Che succede?
    Necchi: Ma come cosa succede? Ma che le pare normale? 'un lo vede come pende?
  • [In chiesa, al battesimo del Melandri]
    Melandri [rivolto al Mascetti]: Don angelo Bernocchi. il Reverendo Bernocchi !
    Mascetti [rivolto al reverendo]: Ah, pardon ! Tarapio tapioco come se fosse antani, la supercazzola prematurata con dominus vobiscum blinda?
    Reverendo Bernocchi: Come prego?
    Mascetti: Tarapio sulla supercazzola con scappellamento a destra o sinistra ?
    Reverendo Bernocchi: No, la cappella sinistra è a destra.
    Mascetti: Antipodi!
  • [Sempre al battesimo] Prete: Metta la mano sulla spalla del catecumeno. Del catecumeno...
    Perozzi: Scusatemi, mi pareva più catecumeno lui... Pardon!
    Prete: Rinunci a Satana e alle sue pompe?
    Mascetti: Rinunci alle poppe!?
    Melandri: Alle pompe! Alle pompe!
    Mascetti: Ah!
    Melandri: Rinuncio!
  • [Al cimitero, la scoppiettante macchina del Mascetti si ferma in mezzo ai fiorai con un botto ed il guardiano del cimitero si avvicina]
    Guardiano: No, no, guardi, no, 'un si po' mia parcheggiare ni' ccamposanto, no, 'un si pole!
    Mascetti: Sbiriguda! Supercazzola prematurata!
    Guardiano: Eh?
    Mascetti: No, dico, prematurata la supercazzola!
    Guardiano: Ah, 'un capisco...
    Mascetti: Con scappellamento a destra!
    Guardiano: Ah, le 'appelle! E le son là, guardi, a destra, ma qui 'un si po' parcheggiare!
    Mascetti: No, volevo dire: occhiello di privilegio come se fosse antani per lei, ispettore tombale!
    Guardiano: Ispettore? Ma che dice?
    Mascetti: Ispettore...
    Guardiano: Ispettore.
    Mascetti: ... con fuochi fatui!
    Guardiano: E per quanto tempo sta qua?
    Mascetti: Quintana, o setta! Intanto, trini la confraternita, pulitina!
    Guardiano: Ah, una pulitina...
    [Al ritorno del Mascetti]
    Mascetti: Antani, come la supercazzola!
    Guardiano: Come?
    Mascetti [dando una moneta al Guardiano]: Blinda!
  • [A casa del Perozzi durante lo scopone]
    Sassaroli: Lo sai che c'ha il ragazzino? Non ride mai.
    Perozzi: Mai! È come la madre, gli manca completamente il senso dell'umorismo, anzi c'ha... come si dice il contrario?
    Necchi: Il senso di rompere i coglioni!
  • [Alla clinica del Sassaroli tentando di far dire alla figlia del Mascetti chi l'ha ingravidata]
    Necchi: Parla, puttana!
    Mascetti: Ma come ti permetti di dare della puttana a mia figlia?
    Necchi: Ma tu l'ha detto anche te ora ora.
    Mascetti: Ma io sono il padre! Tu chi sei?
    Necchi: Ma 'un s'era detto che ero lo zio?
  • [Saputo che il Melandri ha la parte di Gesù nella via Crucis, il Necchi, il Mascetti, il Perozzi e il Sassaroli si travestono per fare da figuranti e parteciparvi]
    Il Sassaroli [rivolgendosi al Mascetti]: A proposito, ma tu chi sei?
    Il Mascetti: Come chi sono?! Sono Giuda, no? 'Un lo vedi? E poi non sono io che ho fatto la spia? Guarda, c'ho anche la sacca dei trenta denari, la corda per impiccarmi...
    Il Perozzi: Sì, ma a quest'ora tu dovresti essere di già impiccato.
    Il Mascetti: No, no, a quest'ora non sono neanche pentito, anzi, sono di molto incazzato, e gli tiro i sassi! Lapidiamolo! [tira un sasso addosso al Melandri]

Note

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  1. In Amici miei (1975) viene pronunciata una frase molto simile: «Che cos'è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d'esecuzione.»

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