Bartolo Longo
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Beato Bartolo Longo (1841 – 1926), fondatore del Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei.
Citazioni di Bartolo Longo[modifica]
- Iddio è paziente e longanime, perché è forte: essendo onnipotente non si adira né si vendica, perché tutto a lui è sottoposto. È dolce, di sua natura buono, cioè diffusivo di sue ricchezze, ma, per nostre colpe, giusto nel punire. Aspetta l'uomo a penitenza: ma poi lo condanna, ostinato.
O grande Iddio! Chi ti mosse allora ad aspettarmi sì lungo tempo lontano da Te, se non la bontà tua essenziale, poiché tutte le tue vie si riducono alla Misericordia ed alla Verità? Alle mie ribellioni, Tu opponesti una infinita pazienza: ai miei allontanamenti, una dolcissima benignità: alle offese contro di Te rivolte, i sospiri del tuo Cuore vivo generoso e paterno. Alle mie infelici cadute finalmente stendesti la mano del soccorso. Tu vedesti la mia umiliazione e le mie pene, ed allora ebbe trionfo la tua misericordia; giacché nelle umiliazioni tu ergi le montagne della tua grazia. Ed il primo frutto di tua grazia fu l'ispirarmi un desiderio ardente, irrefrenabile, insaziabile di Te, verità, luce, cibo, pace dell'uomo, Tua creatura.[1] - [Ultime parole] Il mio unico desiderio è quello di vedere Maria, che mi ha salvato e mi salverà dalle grinfie di Satana.[2]
- Sentivami scoppiare il cuore. In cotanta tenebria di animo una voce amica parevami susurrasse all'orecchio quelle parole, che io stesso aveva lette, e che di frequente ripetevami il santo amico dell'anima mia ora defunto: Se cerchi salvezza, propaga il Rosario. Son promesse di Maria.
Chi propaga il Rosario è salvo! Questo pensiero fu come un baleno che rompe il buio di una notte tempestosa. Satana, che mi teneva avvinto come sua preda, intravide la sua sconfitta e più mi costringeva nelle sue spire infernali. Era l'ultima lotta, disperata lotta.
Coll'audacia della disperazione sollevai la faccia e le mani al cielo, e rivolto alla Vergine celeste:
– Se è vero, gridai, che Tu hai promesso a S. Domenico, che chi propaga il Rosario si salva; io mi salverò, perché non uscirò da questa Terra, senza aver qui propagato il tuo Rosario.[3]
Note[modifica]
- ↑ Da Storia del santuario di Pompei, pp. 83-84.
- ↑ Citato in Alberto Gentile, Il beato Bartolo Longo un esempio mirabile di essere cavaliere del Santo Sepolcro, ordinesantosepolcro.org.
- ↑ Da Storia del santuario di Pompei, pp. 85-86.
Bibliografia[modifica]
- Bartolo Longo, Storia del santuario di Pompei dedicato alla Vergine SS. del Rosario, volume I, Scuola tipografica editrice Bartolo Longo, Valle di Pompei, 1890.
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