Born in Flames

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Born in Flames

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Titolo originale

Born in Flames

Lingua originale inglese
Paese USA
Anno 1983
Genere fantascienza
Regia Lizzie Borden
Sceneggiatura Lizzie Borden
Produttore Lizzie Borden
Interpreti e personaggi
  • Honey: Honey
  • Adele Bertei: Isabel
  • Jean Satterfield: Adelaide Norris
  • Florynce Kennedy: Zella Wylie
  • Becky Johnston: Becky Dunlop, giornalista
  • Pat Murphy: Pat Crosby, giornalista
  • Kathryn Bigelow: Cathy Larson, giornalista
  • Hillary Hurst: leader della Women's Army
  • Sheila McLaughlin: leader
  • Marty Pottenger: leader
  • Bell Chevigny: Belle Gayle, presentatrice del talk show
  • Joel Kovel: ospite del talk show
  • Ron Vawter: agente dell'FBI
  • John Coplans: capo
  • John Rudolph: giornalista televisiva
  • Warner Schreiner: giornalista televisivo
  • Valerie Smaldone: giornalista televisiva
  • Hal Miller: detective
  • Eric Bogosian: tecnico TV
  • Bill Tatum: sindaco Zubrinsky

Born in Flames, film statunitense del 1984, regia di Lizzie Borden.

Incipit[modifica]

Questa settimana di celebrazione, per commemorare il 10° anniversario della Guerra di Liberazione, è momento di orgoglio per tutti i newyorkesi in ricordo della rivoluzione più pacifica che il mondo abbia mai conosciuto. È tempo di guardare indietro al miglioramento dell'ultima decade, di considerare i progressi degli ultimi dieci anni e di guardare al futuro.

This week in celebration, commemorating the tenth anniversary of the war of liberation, is a time when all New Yorkers take pride in remembering the most peaceful revolution the world has known. It is time to look back on the events of a decade ago, to consider the progress of the past 10 years, and to look forward to the future. (giornalista)

Frasi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • L'Armata delle Donne sembra essere dominata da nere e lesbiche.
Women's Army seems to be dominated by black and lesbians. (agente FBI #1) [voce fuori campo]
  • Come si può illuminare un cielo scuro e solitario? | È rimasta una sola cosa da fare: | devi colpire l'oscurità con le tue rime. | Rima, suona, fermati subito. | Il mio amore è tuo, il tuo amore è mio. [...] Come si può illuminare un cielo scuro e fosco? | È rimasta una sola cosa da fare: | devi colpire l'oscurità con le tue rime.
How one does illuminate a dark and lonely sky? | There's only one thing left do to: | you gotta ram in the darkness with your rhyme. | Rhyme, chime, stop on a dime. | My love is yours, your love is mine. [...] How one does illuminate a dark and muddy sky? | There's only one thing left do to: | you gotta ram in the darkness with your rhyme. (Isabel) [canzone, trasmissione a Radio Ragazza]
  • Comunque i funzionari hanno condannato l'illegalità di tali gruppi di vigilantes e hanno chiesto informazioni che hanno portato all'arrestto delle donne coinvolte. E forse anche i loro numeri di telefono.
However officials have condemned the lawless of such vigilante groups and asked for information leading the arrest of the women involved. Maybe even their telephone numbers. (Giornalista televisivo) [conducendo il telegiornale]
  • Vogliamo un L-A-V-O-R-O per poter M-A-N-G-I-A-R-E!
We want a J-O-B so we can E-A-T! (donne manifestanti) [coro di protesta]
  • Abbiamo diritto alla violenza. Tutti i popoli oppressi hanno diritto alla violenza e voglio dirti una cosa, è come il diritto di fare pipì. Dovete essere nel posto giusto, nel momento giusto e nella situazione giusta. E sono assolutamente convinta che sia adesso!
We have the right to violence. All the opressed people have the right to violence. And I will tell you something, it's like the right to pee. You gotta have the right place, you gotta have the right time, you gotta have the appropriate situation. And I am absolutely convinced that this is it! (Zella Wylie) [ad Adelaide]
  • Queste donne sono un manicomio ambulante!
Theese women are a walking looney bin! (agente FBI #2) [voce fuori campo]
  • Stanno già preparando il gioco, un atto su grande scala in cui tutti i poveri e i disoccupati saranno spinti economicamente nel ghetto. E poi cosa succederà? Saranno tempi di instabilità per la grande città. Il nostro governo inonderà quelle zone con la migliore eroina sul mercato. E manderà tutti in un profondo sonno narcotico cosicché nessuno potrà più lamentarsi e piangere.
They are already starting the shuffleboard, an act on a grand scale where all poor and the unemployed will be shoved economically into the ghetto. And then what happens? It's gonna be dodgy time in the big city. Our government is gonna flood those areas with the best smack imaginable. And it's gonna send everybody to a deep narcotic sleep where they would not weep or cry out anymore. (Isabel) [trasmissione a Radio Ragazza]
  • Parlano sempre di "unione". "Abbiamo bisogno di unione... unione". [...] Ma cosa faresti se vedessi entrare dalla porta un leone, uno solo, oppure cinquecento topi? Io dico che cinquecento topi possono fare molti più danni e disordine.
They always talk about "unity". "We need unity... unity". [...] What would you do if you see come through the door one lion, unified, or five hundred mice? My answer is five hundred mice can do a lot of damage and disruption. (Zella Wylie) [ad Adelaide]
  • Dovremmo trasformare tutte le donne in uomini e tutti gli uomini in donne [...] cosicché gli uomini possano finalmente comprendere tutta la merda che ci hanno tirato addosso, mentre le donne, le donne ne beneficeranno perché finalmente potranno vedere tutto ciò con cui non devono avere a che fare e quelle battaglie che non devono combattere.
We should take all the women and make them men and all the men and make them women. [...] And then the men can finally see the type of shit they put us through and the women, the women will benefit from that all 'cause they could finally see the type of things they don't have to deal with and the type of wars they don't have to content. (Attivista dell'Armata delle Donne)
  • Segretarie, non schiave!
Secretaries, not slaves! (donne manifestanti) [coro di protesta]
  • "Durante un'epoca gloriosa una donna profeta emergerà portando il fuoco e una spada di luce. Irromperà in un'epoca di oscura confusione come una folgore e il suo nome sarà la manifestazione dello spirito della carne."
"In a glorious age a woman prophet will emerge bringing fire and a sword of light. She will burst to the age of dark confusion like lightning and her name will be the manifestation of the spirit in flesh." (Isabel) [leggendo una profezia da un libro durante una trasmissione a Radio Ragazza]
  • Potranno etichettarvi, provare a classificarvi e chiamarvi persino "puttane pazze". Ma non tiratevi indietro, lasciateli fare. Continuate, proprio come Adelaide Norris. Esercitate i vostri diritti, la libertà è vostra. È proprio qui. [...] Ma noi siamo importanti proprio come la miccia che innesca la bomba. Donne nere, state pronte. Donne bianche, fatevi pronte. Donne rosse, restate pronte.
They may label you, try to classify you and even call you "crazy bitch". But don't flinch, just let them. See, continue, just as Adelaide Norris. Exercise your rights and your freedom is yours. It's right here. [...] But just like the fuse that ignises the whole bomb we are important. Black women, be ready. White women, get ready. Red women, stay ready. (Honey) [trasmissione a Phoenix Radio]
  • Svegliati! Questa è la stazione radio sulla frequenza 20.16. Se non riesci a sintonizzarti sei nei guai, sorella! Questa è Radio Ragazza!
Wake up! This is station 20.16 on your dial. If you can't find it you're in trouble, sister! This is Radio ragazza! (Isabel) [alla radio]
  • Interrompiamo questo programma per portarvi un messaggio speciale dall'Armata delle Donne. E ancora una volta continueremo a intraprendere questo tipo di azioni dirette finché tutti si rendano conto di quanto il governo abbia tradito le donne e siano pronti per fare qualcosa. Guardate alla realtà della vostra vita: viviamo in un falso stato socialista che lo è solo di nome. Il governo pensa che il socialismo sia cominciato dieci anni fa, dopo la Guerra di Liberazione. Nega le basi del vero socialismo, cioè la continua lotta, il cambiamento. La Guerra di Liberazione fu combattuta per uno stato egualitario. Allora perché il governo attacca le donne? Licenziandole dai loro posti di lavoro e relegandole a posizioni secodnarie oppure in casa? I media, strumento del governo, rafforza questa posizione promuovendo immagini di donne come mogli e madri. Siamo circondate dalle stesse immagini contro le quali le nostre madri hanno combattuto. Decenni di lotte combattute dalle donne per il socialismo, per la libertà di scelta, per le pari opportunità sono stati spazzati via. Ancora una volta siamo state escluse dalla politica. Ci sono donne che hanno sofferto. Si sa in che modo questo modello prosegue: neri, latinos, tutte le minoranze etniche e sociali ne soffriranno e le vecchie divisioni di genere e classe riemergeranno. Non ci può essere il socialismo reale finché non verremo rappresentate al Governo. Chiediamo un sistema di quote rosa che sia una chiara espressione della nostra predominanza numerica. E non smetteremo di combattere finché non avremo rappresentanza proporzionale al governo.
We are interrupting this program to bring you a special message from the Women's Army, and what's more, even we will continue to make this direct action until everyone understands and is prepared to do something about the way the government has betrayed women. Look at the reality of your lives: we live in a fake socialist state, when which exhist in name only. The government thinks that socialism instituted ten years ago, after the War of Liberation. It denies the very basis of true socialism which is constant struggle, change. Also the War of Liberation fought to have an egalitarian state. Why then does the government attack women? Getting dismissed out of their jobs and relegating them into secondary position or in home? The media, the tool of the government, reinforces this position by promoting images of women as wives and mothers. We are surrounded by the very images our mother fought to destroy. Decades of women works for socialism, for freedom of choice, equality of opportunity has being swept away. Once again we are placed outside politics. And there are also women who have suffered. You know the way this pattern continues: blacks, latinos, all ethinic and social groups will suffer and the old sex and class divisions riemerge. There can't be real socialism until we are all represented in goverment. We demand a quota system which is clear expression of our numbers. And we will not stop fighting until we get proportional representation in government. (attivista dell'Armata delle Donne) [interferenza pirata nel segnale televisivo della CBS]

Dialoghi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Donna di Radio Ragazza #1 (Jules): Lesbiche, froce, nere e punk.
    Donna di Radio Ragazza #2: Potrebbe davvero essere l'Armata delle Donne?
– Lesbians and faggots, niggers and punkies.
– You know, really, could that be the Women's Army doin' that?
  • Donne manifestanti [in coro]: Donne e uomini, bianchi e neri, stesse difficoltà, stessa lotta!
    Manifestante: Cosa vogliamo?
    Donne manifestanti [in coro]: Sindacati!
    Manifestante: Quando li vogliamo?
    Donne manifestanti [in coro]: Adesso!
– Women and men, black and white, same struggle, same fight!
– What do we want?
– Labor union!
– When do we want them?
– Now!

Citazioni su Born in Flames[modifica]

  • L'originalità di questo film è la rappresentazione della donna come soggetto sociale e come luogo di differenze; differenze che non sono puramente sessuali, razziali, economiche e (sub)culturali, ma sono tutte queste insieme, spesso in conflitto le une con le altre. [...] Così come la narrazione del film risulta irrisolta, frammentata e difficile da seguire, l'eterogenità e le differenze tra le donne rimangono nella memoria così come l'immagine narrativa del film, la sua opera di rappresentazione, che non si esaurisce in un'identità fissa, un'identità di tutte le donne come Donna, o in una rappresentazione di femminismo come un'immagine coerente e disponibile. (Teresa de Lauretis)
  • Mi sono impegnata in due cose con questo film: mettere in discussione la natura della narrazione [...] e creare un processo in cui ho potuto liberare me stessa dalla schiavitù che mi teneva legata alla mia classe sociale e all'etnia. (Lizzie Borden)
  • Non c'è niente di particolarmente cinematografico nell'ideazione. Il montaggio della Borden sembra più una serie di isolati fermimmagine di varie donne durante differenti percorsi di vita piuttosto che una tessitura di variazioni su un tema. E la retorica dei personaggi può al massimo risultare vacua. (Janet Maslin)
  • Ogni donna – con gli uomini invece è tutta un'altra questione – avrebbe avuto un livello di identificazione con uno dei punti di vista del film. [...] Anziché dire allo spettatore che non poteva appartenervi, lo spettatore sarebbe potuto diventare deositario dei diversi punti di vista e stili retorici. E possibilmente sarebbe stato in grado di identificarsi con una delle posizioni avendo valutato tutte le altre presentate nel film. (Lizzie Borden)

Voci correlate[modifica]

Altri progetti[modifica]