Bruno Segre
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Bruno Segre (1918 – 2024), avvocato, giornalista e politico italiano.
Citazioni di Bruno Segre
[modifica]- [Su Walden o Vita nei boschi] «Distruggere tutto ciò che non fosse vita». La proposta qui adombrata da Thoreau si configura come una forma di azzeramento anarchico dei valori, operato attraverso un deciso rifiuto degli artifici, delle imposizioni e degli illusori vantaggi offerti dalla cultura dominante [...] per sfuggire al frastuono della nascente ascesa tecnologico-consumistica [...].[1]
- «Semplifica». È la proposta di una liberazione della mente, destinata ad avvenire mediante il ritorno a un'esperienza genuina, il cui risultato può avere una portata rivoluzionaria. Può infatti trasformare il nostro modo di affrontare la vita. Con una ragione più libera e più lucida, può aiutarci a riconoscere l'irrazionalità dei nostri impegni quotidiani, dei nostri interessi, dei nostri falsi bisogni, delle leggi che governano la società.[1]
Intervista di Simonetta Fiori, Rep.repubblica.it, 31 agosto 2018.
- La baldanza provocatoria del vicepremier leghista [Matteo Salvini] evoca il Mussolini propagandista. Ma per il resto l'analogia storica non regge. Questi mi paiono soprattutto velleitari.
- Salvini è un demagogo di basso conio che scatena gli istinti peggiori degli italiani. Certo vedere il ministro degli Interni che abbraccia Orbán e tiene in ostaggio i migranti non può che farmi male.
- In via Asti[2] ho capito che non bisogna mai arrendersi interiormente. Mi dava forza lo sguardo fiero di Aurelio Peccei, un antifascista che passeggiava in terrazzo a torso nudo: trasmetteva tranquillità al contrario delle facce inquiete dei repubblichini appesantiti dal carico di mitra e delle bombe a mano.
- Abbiamo rischiato di avere a Roma una strada intestata a Giorgio Almirante: ma sanno chi era? Segretario di redazione de La difesa della razza. Incarichi di primo piano nella Repubblica Sociale. Un suo seguace mi confessò che l'acronimo Msi stava per "Mussolini sei immortale"... In Italia c'è stata una rimozione del ventennio, ma la colpa è di Togliatti. La sua amnistia permise a seviziatori di fingersi democratici, perfino compagni. Un'infamia.
- Nel 1970 organizzai un volantinaggio non autorizzato sui cieli di Torino. "Il divorzio non viene dal cielo", si leggeva sui volantini, "ma dall'onorevole Loris Fortuna che oggi alle 18 parlerà al teatro Gobetti. I palchi si riempirono all'inverosimile.
- [rispondendo alla domanda: è preoccupato per la tenuta della democrazia?] No. Ci vorrebbe un colpo di Stato ma né il modesto demagogo Salvini né quello sbarbatello di Di Maio mi sembrano all'altezza. E poi, nonostante i suoi difetti, l'Italia resta un grande paese. È come una bella donna ignorante. E io non posso smettere di amarla.
Note
[modifica]- ↑ a b Da Profilo dell'autore, in Henry David Thoreau, Walden o vita nei boschi, a cura di Bruno Segre, traduzione e note di Piero Sanavio, La Biblioteca ideale Tascabile, Milano, 1995. ISBN 88-8111-102-0
- ↑ In via Asti a Torino si trovava la caserma dove Bruno Segre fu incarcerato come antifascista dal settembre 1944.
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