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Capitan Uncino

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Capitan Uncino interpretato da Boris Karloff nel 1951

Capitan Giacomo Uncino, personaggio creato dallo scrittore scozzese James Matthew Barrie nel 1902.

Citazioni del capitan Uncino

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Citazioni in ordine temporale.

  • Più di ogni altra cosa [...] io voglio il loro capitano, Peter Pan. È stato lui ad amputarmi il braccio. [...] Da tempo aspetto di stringere la sua mano con questo arnese. Lo farò a pezzi.
  • Se io fossi una madre, pregherei che mio figlio nascesse con un uncino di ferro al posto di una mano.
  • Acciufferemo i ragazzi e li porteremo nella barca, poi li faremo camminare sull'asse finché precipiteranno in mare. Wendy invece sarà la nostra mamma.
  • Avanti, avanti, camminate! | Sull'asse fate le passeggiate | che vi porteranno, con un bel volo, | dritti fra le braccia del diavolo!
  • Ecco, ecco il gatto orribile, | con le sue nove code di cuoio. | Quando la schiena sfiora terribile...
Il capitan Uncino ne Le avventure di Peter Pan
  • Maledetto Peter Pan! Ah, se solo riuscissi a scovare la sua lurida tana!
  • A noi non mancano i mezzi di persuasione. Lasciami pensare... l'olio bollente... uh... la pece... il solletico...
  • Una femmina gelosa, caro Spugna, è capace di tutto! Io me ne intendo!
  • Capitan Uncino mantiene sempre la sua parola!
  • Un premio inoltre ci sarà | per chi si arruolerà! | Gratuito un bel tatuaggio avrà | colui che firmerà! || È un'occasione senza par, | chi vuol firmar, pensate un po'. | Chi non lo fa finisce in mar! | A voi la scelta do!
  • Ma questo non è un ragazzo! È il figlio del Demonio o suo nipote!
  • Per mille balenottere, Spugna! (Il re del ghiaccio)
  • Se l'ignoranza desse la felicità, Spugna, allora tu saresti l'uomo più felice di tutto il mondo. (La freccia d'oro)
  • Remate con lena se non volete assaggiare la mia frusta, poltroni! (La freccia d'oro)
  • Sarei pronto a seguire quei mocciosi fino ai cancelli dell'Inferno se questo fosse necessario! (La freccia d'oro)
  • Chiudi il becco, Colonna, figlio pusillanime indegno di qualche bandito di Brooklyn! (La freccia d'oro)
  • Per tutti i galeoni dei pirati! (La freccia d'oro)
  • Per tutti i pirati che saccheggiano i sette mari! (La freccia d'oro)
  • Ma come avrò fatto ad immischiarmi con questo branco di cani rognosi?! (Caccia al tesoro)
  • Se oggi ti azzardi ad attaccare la mia nave, piccola canaglia, io ti frusterò fino a spolparti! (Caccia al tesoro)
  • Bill Jukes, avrai una moneta d'oro se punterai il cannone verso quel dannato galletto e lo farai arrosto! (Caccia al tesoro)
  • Se fossi sicuro che questo servirebbe a migliorare la tua capacità di pensare, nostromo Spugna, io affonderei questo uncino per almeno tre spanne in quella zucca vuota! (Caccia al tesoro)
  • Per tutti i pirati dei sette mari! (Caccia al tesoro)
  • Fulmini e saette, Spugna! Sei il nostromo più sciocco che abbia mai messo piede sul ponte di una nave! (Caccia al tesoro)
  • Mi credi capace di mettere in atto un bombardamento indiscriminato? Mi giudichi male, vecchio mio. Sarebbe disdicevole rischiare di colpire delle donne e dei bambini innocenti. No, Peter Pan è il mio vero nemico, ed è soltanto lui il miserabile moccioso che io voglio disintegrare! (Caccia al tesoro)
  • Farò di te uno spezzatino di moccioso, Peter Pan! (Caccia al tesoro)
  • Per la barba del pirata Barbanera! (Caccia al tesoro)
  • Chiudi quella ciabatta, ubriacone buono a niente! (Caccia al tesoro)
  • Per tutti i fulmini e per tutti i sette mari! (Il fantasma di Uncino)
  • Per tutti i galeoni dei marinai! (Il fantasma di Uncino)
  • Evidentemente la notizia della mia prematura scomparsa è stata conciata a dismisura. (Il fantasma di Uncino)
  • Spugna, non sei che un citrullo dalla zucca vuota! (Il fantasma di Uncino)
  • Per la lunga barba di Barbanera! (Il fantasma di Uncino)
  • Per tutti i galeoni affondati! (Un problema piccolo piccolo)
  • A me interessa soltanto Peter Pan! Ditemi dove posso trovarlo, molluschi sottosviluppati! (Un problema piccolo piccolo)
  • Lasciate perdere la pesca, marinai d'acqua dolce! I nostri prigionieri stanno scappando! (Un problema piccolo piccolo)
  • Per tutti i fulmini e le tempeste marine! (Un problema piccolo piccolo)
  • Se vi foste arresi dieci minuti fa, avrei potuto riservarvi un trattamento umano. Se vi foste arresi cinque minuti fa, avrei anche potuto risparmiarvi la vita. Ma voi avete osato mettere alla prova la mia pazienza e la mia umanità! Quindi, quando vi metterò l'uncino addosso, vi spellerò vivi tutti quanti, uno per uno! (Un problema piccolo piccolo)
  • Affrontiamoci da uomo a uomo, Peter Pan. Così potrò finalmente infilzarti il mio artiglio nello stomaco! (Un problema piccolo piccolo)
  • Piegate quelle schiene, lumaconi sfaticati! (Trombetta il coraggioso)
  • Remate come se la vostra vita dipendesse solamente da questo (perché infatti è così)! (Trombetta il coraggioso)
  • Coraggio, dateci dentro, dannatissimi topi di fogna! (Trombetta il coraggioso)
  • Forza, remate, avanzi di galera! (Trombetta il coraggioso)
  • Bene, miei stupidi patetici parassitari sacchi di budella: la vendetta è mia!
  • Finalmente riuscirò ad uccidere Peter Pan, quel ragazzino arrogante che mi tagliò la mano e la diede in libagione al coccodrillo! E chi uccise il perfido coccodrillo?! [...] Chi lo impagliò?! [...] Chi ne fece una pendola silenziosa?! [...] Chi è andato nell'altro mondo a rapire i figli di Peter Pan?! [...] Chi non credeva che l'avrei fatto? Chi dubitò di me?! Chi fra noi non è dei nostri? Qualcuno qui non è dei nostri, o estraneo tra i fedeli io ti estirperò!
  • Sei proprio tu? Il mio grande e valoroso avversario? Ma non è possibile! Non questo patetico, impacciato, moscio, floscio, espugnato baccalà che ho qui davanti a me.
  • Dovrei scannarmi col mio uncino, Spugna, per non aver ucciso Peter quando l'avevo in pugno. E invece che ho fatto? Che ho fatto, Spugna? Ho accettato un patto improponibile, una guerra assurda! E ora sono obbligato dalla mia inesauribile correttezza ad attendere.
  • Che passino tre giorni o trent'anni rimarrà sempre un vecchio e grasso Peter Pan. Ah, io odio le delusioni Spugna, io odio vivere in questo corpo storpiato, odio questa dannata isola e... Io odio, io odio, io odio Peter Pan!
  • Ho testé avuto una sublime visione. I frammenti screziati della mia vita si sono ricongiunti a formare un completo e mistico tutto. Un'epifania. [...] La mia vita è finita.
  • Tua madre ti legge le favole tutte le sere per stordirvi e costringervi ad assopirvi, in modo che lei e il papà possano sedersi tranquilli per tre misuri minuti senza di voi, e senza le vostre idiote, inesaudibili, inarrestabili, ripetitive e ossessive pretese!
  • Lo sai che tu non sei veramente Peter Pan, vero? Questo è soltanto un sogno, quando ti sveglierai sarai solo Peter Banning: un uomo insensibile ed egoista che beve troppo, ossessionato dal successo e che non ha mai tempo per la moglie e i figli!
  • Folli! Uncino è l'Isola che non c'è. Quando i bambini leggeranno il libro, troveranno scritto: «Così perì Peter Pan».
  • [Ultime parole dai film] Voglio la mia mamma!

Citazioni sul capitan Uncino

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  • Non c'è bucanier che non sia fier | d'andare col prode Uncin, | il re dei malandrin. (Le avventure di Peter Pan)
  • A voi dovrebbe piacer, | la vita del filibustier! | Se saggio sarà ciascun vedrà | che avrà tesori in quantità. || Suvvia venite alfin, | con noi e il prode Uncin! (Le avventure di Peter Pan)
  • Era il nostromo di Barbanera [...]. Ed è il peggiore di tutti. È il solo uomo che facesse paura persino a Long John!
  • C'è una cosa che ogni ragazzo, quando entra al mio sevizio, deve promettermi [...]. Se noi ci scontriamo con Uncino in aperta battaglia, devi lasciarlo a me. (Peter Pan)
  • Il suo volto è cadaverico e di colore verdastro, i suoi capelli sono pettinati in lunghi riccioli che, visti da lontano, sembrano candele nere e danno al suo portamento fiero un aspetto particolarmente minaccioso. L'azzurro dei suoi occhi ricorda quello dei nontiscordardimé. Una profonda malinconia gli vela lo sguardo, tranne quando conficca il suo uncino nelle carni di qualcuno: allora due luci rosse appaiono nelle sue pupille, e le accendono in modo spaventoso. Nelle sue maniere però si nota ancora qualcosa del gran signore che è stato. Serba un nobile stile persino quando sgozza il nemico.
  • Si diceva [...] che fosse un elegante parlatore. La miglior prova della sua discendenza aristocratica si aveva nel fatto che non appariva mai tanto sinistro come quando si dimostrava più cortese del solito. La conversazione, elegante pur nelle bestemmie, non meno del suo contegno distinto, dimostrava che lui apparteneva a una casta ben diversa dalla sua banda.
  • Uomo di indomito coraggio quale era, si turbava, o così dicevano, soltanto alla vista del proprio sangue, denso e di colore inconsueto. Negli abiti cercava di imitare la foggia associata al nome di Carlo II, avendo udito dire, al principio della sua carriera, che in lui si riscontrava una strana somiglianza con gli sventurati Stuart. Inoltre, teneva tra i denti un bocchino di sua invenzione che gli permetteva di fumare due sigari alla volta. Indubbiamente però la cosa più orribile di lui era l'uncino di ferro.
  • Uncino si vantava che la forza del suo nome facesse da sentinella al vascello per un miglio all'intorno.
  • In verità, c'era in Peter qualcosa che spingeva alla follia il capitano dei pirati. Non era il suo coraggio, non era il suo aspetto affascinante, non era... Ebbene, smettiamola di menare il can per l'aia, perché noi sappiamo benissimo che cosa fosse e l'abbiamo già anche detto. Era l'impudente arroganza di Peter. Aveva sempre urtato i nervi di Uncino, gli faceva mulinare l'artiglio di ferro e di notte lo molestava come un insetto. Finché Peter fosse vissuto, quell'uomo tormentato si sarebbe sentito come un leone chiuso in gabbia con un passero.
  • Così indifeso lo trovò Uncino. In silenzio rimase ai piedi dell'albero, guardando attraverso la porta il suo nemico. Nessun sentimento di compassione avrebbe turbato il suo tetro cuore? Quell'uomo non era del tutto crudele: vi ho già detto che amava i fiori e le dolci musiche. Lui stesso era un buon suonatore di clavicembalo e, lasciatemelo dire sinceramente, l'idillica natura della scena lo commosse profondamente. Vinto dalla parte migliore di se stesso, sarebbe tornato indietro, non senza qualche riluttanza, se non lo avesse trattenuto l'atteggiamento impertinente di Peter mentre dormiva.
  • Nel timore di essere catturato vivo, Uncino portava sempre con sé un terribile veleno, un miscuglio composto da lui stesso con le droghe mortali trovate negli anelli apportatori di morte venuti in suo possesso. Li aveva fatti bollire in uno speciale liquido giallo sconosciuto alla scienza e che probabilmente era il più letale veleno esistente.
  • Quell'individuo imperscrutabile non si sentiva mai tanto solo come in mezzo ai suoi uomini. Loro erano socialmente così inferiori a lui!
  • Uncino non era il suo vero nome. Rivelare chi fosse lui in realtà significherebbe, anche ora, incendiare tutto un paese. Chi sa leggere tra una riga e l'altra ha già indovinato, scommetto, che Uncino aveva frequentato una scuola privata di grande fama e che le tradizioni di quella scuola gli erano rimaste attaccate come gli abiti ai quali appunto quelle, in gran parte, si riferivano. Gli sembrava indecoroso, per esempio, salire su una nave avversaria con lo stesso abito che indossava nel momento in cui l'aveva speronata.
  • Serbava ancora nel passo il nobile portamento dinoccolato che gli avevano insegnato in quella scuola. Soprattutto serbava la sua passione per le buone maniere. Le buone maniere! Sebbene fosse caduto molto in basso, Uncino sapeva che soltanto queste contano davvero nella vita di un uomo!
  • «Chi è il Capitan Uncino?» le domandò con interesse quando lei gli parlò del Nemico Numero Uno, l'arcinemico.
    «Non te lo ricordi?» chiese lei, stupita. «Non ricordi come lo hai ucciso e hai salvato le nostre vite?»
    «Appena li ho uccisi li dimentico!» rispose lui.

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