Charles Lamb

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Charles Lamb

Charles Lamb (1775 – 1834), scrittore e saggista britannico.

Citazioni di Charles Lamb[modifica]

  • Gorgoni, Idre, Chimere e le orrende storie di Celeno e delle Arpie si possono ricreare nel cervello della superstizione: ma sono esistite prima. Sono trascrizioni di archetipi sono in noi, e che sono eterni… Questi terrori non nascono col corpo, ma prima del corpo, e senza il corpo esisterebbero ugualmente… Se potessimo spiegarli, sapremmo finalmente qualcosa sulla nostra condizione preumana, e uno spiraglio si aprirebbe sul fittissimo buio della preesistenza.[1]
  • Il maggior piacere che conosco è fare una buona azione di nascosto e vederla scoprire per caso.[2]
  • Per amor tuo, Tabacco, sono pronto a fare qualsiasi cosa fuorché morire.[3][4]
  • Per aver sentimenti nobili, non è necessario esser nati nobili.[5]

Gli ultimi saggi di Elia[modifica]

  • Come la malattia allarga la dimensione interiore dell'uomo! (The Convalescent)[6]
  • Mi diletta perdermi nella mente altrui. Quando non vado a passeggio, leggo; sono incapace di star seduto a pensare. I libri pensano per me. (Detached Thoughts on Books and Reading)[6]
  • Un parente povero: la cosa più insignificante che esista in natura. (Poor Relations)[4]

Saggi di Elia[modifica]

Incipit[modifica]

Nelle «Opere» del Sig. Lamb, pubblicate uno o due anni fa, trovo un magnifico elogio della mia vecchia scuola, quale essa era e quale adesso pare a lui che fosse tra il 1782 e il 1789.[7]

Citazioni[modifica]

  • La credulità è la debolezza dell'uomo, ma la forza del bambino. (Witches, and Other Night Fears)
  • La specie umana, secondo la migliore teoria che posso formarmi su di essa, è composta di due razze distinte, gli uomini che prendono a prestito e gli uomini che prestano. (The Two Races of Men)
  • Ma le carte sono una guerra, travestita da giuoco.
But cards are war in disguise of a sport.[8]

A Dissertation upon Roast Pig[modifica]

  • I presenti, lo dico spesso, rendono cari gli assenti.[4]
  • I più grandi scritti, quelli che tolgono il fiato o che ci strappano una lacrima, hanno bisogno di essere concepiti in un luogo suggestivo: un ermo colle, una pioggia in un pineto o in una silenziosa notte stellata, scandita solamente dal frastagliarsi delle onde che si abbattono su di una scogliera poco lontana.
  • Un uomo che rifiuta le frittelle di mele non può avere un'anima pura.[4]

Citazioni su Charles Lamb[modifica]

  • Oltre ad essere quanto di più lontano si potrebbe immaginare dallo spirito della gioventù d'oggi, Charles Lamb possedeva un'altra peculiarità che pochi dei giovani d'oggi condividerebbero: non era uno scrittore impegnato. [...] Il Lamb ricorda la fine delle guerre napoleoniche perché Hyde Park è profanato dalle baracche in occasione delle feste per la pace tra Inghilterra e Francia; il malcontento sociale che intorno al 1830 provocò l'incendiarismo nelle campagne fece scrivere al Lamb, in una lettera a un amico: «Le cose non sono andate più bene per l'Inghilterra da quando i poveri si son messi a riflettere sulle loro condizioni...». Queste frasi, e un'altra di trent'anni prima: «Le pubbliche faccende – a meno che non mi tocchino direttamente e così si tramutino in private – non posso sforzare l'animo mio a provarci alcun interesse», ci confermano nell'idea che nessuno dei giovani d'oggi si sentirà invogliato a leggere questo classico dell'umorismo. (Mario Praz)

Note[modifica]

  1. Da Streghe ed altri orrori notturni, 1821.
  2. Citato in Selezione dal Reader's Digest, febbraio 1976.
  3. Da Addio al tabacco.
  4. a b c d Citato in Elena Spagnol, Enciclopedia delle citazioni, Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894
  5. Citato in Le frasi celebri, Tex, n. 104, p. 2, ottobre 1972.
  6. a b Citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, 2013. ISBN 9788858654644
  7. Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937
  8. Da Essays of Elia, Carey, Lea, & Carey, 1828, p. 71.

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