Carte da gioco

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A Friend in Need (C.M. Coolidge, 1903)

Citazioni sulle carte da gioco.

Citazioni[modifica]

  • Be', come si dice, impara l'arte e giocatela a carte! (Pari e dispari)
  • Bisogna sempre giocare lealmente quando si hanno in mano carte vincenti. (Oscar Wilde)
  • Devo lamentare che le carte sono mischiate male fin quando non ho una buona mano. (Jonathan Swift)
  • Eddie gioca a carte da quando era capace di tenerle in mano e ha scoperto presto di avere un grosso vantaggio sugli altri. Non che a giocare sia bravo più di tanto, è che è bravo ad intravedere le reazioni sulla faccia dei giocatori, non importa quanto siano lievi. E tutti hanno delle reazioni. Soprattutto quando ci sono di mezzo i soldi. (Lock & Stock - Pazzi scatenati)
  • Gran vantaggio è quello d'esser primi a giocare, perché a carte uguali si vince. (Baltasar Gracián)
  • Il solitario
    Mi piace | di più | giocare a carte | che andare a donne | anche perché | qualche volta | il solitario | riesce. (Marcello Marchesi)
  • La sorte distribuisce le carte e noi giuochiamo. (Arthur Schopenhauer)
  • La vita è proprio strana. Ti mette in mano carte che puoi leggere solo dopo averle giocate o solo dopo che altri le giocano per te. (Christiaan Barnard)
  • Ma le carte sono una guerra, travestita da giuoco. (Charles Lamb)
  • Mi dispiace di non aver imparato a giocare a carte. È molto utile nella vita: genera gentilezza e consolida la società. (Samuel Johnson)
  • Mi sono sempre immaginato la vita come una partita a carte. Quelle che ho ricevuto all'inizio non le ho scelte io. Ma tutto ciò che succede durante la partita dipende da me: saranno le carte che scarto a determinare il valore, fortunato o sfortunato, di quelle che pescherò dal mazzo. Sarà il mio tipo di gioco, non il caso, a decidere il destino della partita. (Massimo Gramellini)
  • Scherza fortuna, e da dipinte carte | diverse sorti in un momento tira; | e ne' punti e ne' numeri s'aggira | del vincer l'opra e del contender l'arte. || Volar da questa a la contraria parte | l'argento e l'oro, e rivolar, si mira; | ch'ove resiste, ove fortuna aspira, | or toglie avara or liberal comparte. || Vedi talor, bench'a veder sia strano, | esser ministra de' suoi danni a punto, | mal grado suo, la dispensiera mano. || Da questo gioco ha 'l mio giudizio assunto | che move e regge ogni accidente umano | fugace istante, indivisibil punto. (Tommaso Gaudiosi)

Proverbi[modifica]

  • Càrte e ddònne fànno chéllo che vvònno.[1] (napoletano)
  • E ccarte so' 'e pezza e fanno chiagnere l'uommene senza mazze.[2] (napoletano)
  • Molti hanno buone carte in mano, ma non le sanno giocare. (italiano)

Toscani[modifica]

  • Chi ha buono in mano non rimescoli.
  • Chi ha fortuna in amore, non giochi a carte.
  • Per parlare di gioco, bisogna aver tenuto le carte in mano.

Note[modifica]

  1. «Carte e donne fanno quello che vogliono.»
  2. «Le carte sono di pezza e fanno piangere gli uomini senza (adoperare) bastoni.» Le carte da gioco, così leggere, possono essere dare più dolore di pesanti bastonature.

Voci correlate[modifica]

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