Detour - Deviazione per l'inferno

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Detour - Deviazione per l'inferno

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Vera (Ann Savage) e Al (Tom Neal)

Titolo originale

Detour

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1945
Genere drammatico, noir
Regia Edgar G. Ulmer
Soggetto Martin Goldsmith (romanzo)
Sceneggiatura Martin Goldsmith
Interpreti e personaggi


Detour - Deviazione per l'inferno, film statunitense del 1945 con Tom Neal, regia di Edgar G. Ulmer.

Frasi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Puoi cambiare ambiente, mutare radicalmente la tua esistenza, ma prima o poi una certa frase, un motivo canticchiato da qualcuno per la strada, ti riporta indietro e allora sei fregato. (Al)
  • Avete mai fatto l'autostop? Non è molto divertente, credetemi. Sì, lo so, alcuni dicono che si ha la possibilità di incontrare delle persone interessanti, di apprendere molte cose. Ma io, dopo la terribile avventura che ho vissuto, non sono affatto d'accordo. Io dico: se vuoi imparare vai a scuola, iscriviti a un corso per corrispondenza se proprio non ci puoi andare, ma non cercare di fare esperienze per la strada. Chiedere un passaggio a uno sconosciuto può farti risparmiare il prezzo del biglietto, ma è molto pericoloso. Non si sa mai cosa ci attende, quando si avverte il rumore dei freni. (Al)
  • Nella vita, qualunque strada un uomo decide di percorrere, se il destino gli è contrario, lo aspetta al varco e gli fa cambiare direzione. (Al)
  • La vita è come una partita a baseball: devi sfruttare tutte le occasioni e non perdere mai di vista la palla. (Vera)

Citazioni su Detour - Deviazione per l'inferno[modifica]

  • Zeppa di coincidenze inverosimili, la storia di Martin Goldschmidt avrebbe potuto scivolare nel grottesco o nel ridicolo. In mano a E.G. Ulmer (1900-72), regista di serie B che fu rivalutato in Europa retrospettivamente, è diventato un piccolo noir di culto, raccontato con la tecnica del monologo interiore: un allucinato apologo sull'assurdo e sul caso. Ma è soltanto il caso che spinge Al Roberts a fare quel "detour" (svolta, deviazione)? (il Morandini)

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