Walt Disney
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Premi Oscar vinti:
Oscar alla carriera (1932)
Oscar alla carriera (1939)
Oscar alla carriera (1942)
Oscar alla memoria Irving G. Thalberg (1942)
Walter Elias Disney (1901 – 1966), autore di fumetti e di cinema d'animazione statunitense.
Citazioni di Walt Disney
[modifica]- Amo Topolino più di qualsiasi donna abbia mai conosciuto.[1]
- [In visita al Tivoli di Copenaghen] Credevo che Disneyland fosse unica al mondo, invece ora ho visto l'originale.[2]
- Fare l'impossibile è una specie di divertimento.
- È molto divertente fare l'impossibile...
- It's kind of fun to do the impossible.[3]
- La risata è la più importante esportazione d'America.
- Laughter is America's most important export.[4]
- Non stiamo cercando di intrattenere i critici. Mi prenderò i miei rischi con il pubblico.[5]
- Potete immaginare, creare e costruire il luogo più meraviglioso della terra ma occorreranno sempre le persone perché il sogno diventi realtà.[6]
- Quando i ragazzi si mettono in gravi pasticci, generalmente la colpa è dei genitori, non dei figli. Se, quando succede qualcosa di spiacevole, si va a fondo nella questione, si scopre generalmente che c'è qualcosa che non va nella famiglia. In troppi casi sono i genitori ad aver problemi e bisogno di aiuto.[7]
- Spero soltanto che non ci dimentichiamo di una cosa – che tutto è cominciato da un topo.
- I only hope that we never lose sight of one thing — that it all started with a mouse.[8]
- A man should never neglect his family for business.[9]
Citazioni errate
[modifica]- Se puoi sognarlo, puoi farlo.
- If you can dream it, you can do it.
- La frase è di Tom Fitzgerald, uno dei responsabili della creazione, design e costruzione dei parchi a tema Disney, come citato in Dave Smith, Ask Dave, 27 febbraio - 12 marzo 2013. La frase è stata scritta specificamente per l'attrazione "Horizons" ad Epcot, ed usata in molti modi.
Citazioni su Walt Disney
[modifica]- Lo consideravano un tipo strano perché tutte le volte che avevamo la libera uscita e andavamo in città a caccia di ragazze, lui rimaneva al campo a disegnare. (Ray Kroc)
- Lo «zio Walt» è ben lontano dal fornire l'immagine di un padre comprensivo e accogliente, sebbene il mondo che egli ha ideato (e, detto per dovere di cronaca, ottenuto tramite lo sfruttamento dei propri collaboratori, sotto-pagati e costretti a turni di lavoro fino a 16 ore) rappresenti un universo che esalta i valori della tranquilla vita di campagna del Midwest protestante americano, fatta di torte di mele e di sermoni domenicali. Un universo che, nonostante sia una monumentale celebrazione dei valori tradizionali della famiglia patriarcale, possiede un «marchio di fabbrica» ben preciso, e qui forse sta il punto. Quasi tutte le opere targate Disney raccontano una storia di inclusione: un individuo, abituato ad avere sempre la peggio, in affannosa ricerca di una famiglia che lo accolga. Secondo alcuni sarebbe questo uno dei motivi per cui i gay si sono via via appropriati di un simbolo e di un personaggio che nasce da un contesto – la personalità di Walt Disney e l'azienda da questi creata – così controverso, e per certi versi ostile. Quello che le storie Disney raccontano da quasi ottant'anni è che ogni emarginato, ogni escluso ha qualcosa di buono da offrire, se solo gliene viene data la possibilità. Niente di più che il classico american dream, con animali al posto degli uomini. (Mario Bonaldi)
- Quando Eisenstein si recò a Hollywood e gli venne domandato che cosa ammirasse di più del cinema americano, rispose senza esitare: «Chaplin, Stroheim e Walt Disney.» (Peter Noble)
Note
[modifica]- ↑ Citato in Daniela Castelli, il Citazionario n. 1, Simonelli Editore, 2012.
- ↑ Citato in James Stewart-Gordon, La Danimarca, Paese felice.
- ↑ Citato in Derek Walker, Animated Architecture, 1982, p. 10.
- ↑ Citato in Dave Smith, The Quotable Walt Disney, 2001.
- ↑ Citato in AA.VV., Il libro dei film, traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2020, p. 44. ISBN 9788858025864
- ↑ Citato su Disney.it.
- ↑ Citato in Luca Raffaelli, Le anime disegnate, 1994.
- ↑ Dal programma televisivo What Is Disneyland, 27 ottobre 1954. La variante I only hope that we don't lose sight of one thing — that it all started with a mouse. è citata in Adele D. Richardson, The Story of Disney, 2004, p. 41.
- ↑ Citato in Pat Williams, How to Be Like Walt: Capturing the Magic Every Day of Your Life, 2004, cap. 14: "The Real Walt Disney", p. 361.
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