Doctor Who (nuova serie) (terza stagione)

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Voce principale: Doctor Who.

Doctor Who (nuova serie), terza stagione.

Episodio 1, Alieni sulla Luna[modifica]

  • Martha: [Parlando del TARDIS] Come fa ad essere così?! È di legno! È come una cabina, ma con dentro una stanza! È... è più grande all'interno!
    Dottore: [Sarcasticamente] Davvero? Non l'avevo notato...

Episodio 2, ll codice shakespeariano[modifica]

  • Martha: [Appena giunta nel 1599] Ma è sicuro? Possiamo muoverci liberamente?
    Dottore: Certo che possiamo! Perché me lo chiedi?
    Martha: È come nei film: tu pesti una farfalla e cambi il futuro della razza umana...
    Dottore: Te l'ho già detto, è tutto a posto. Solo... non pestare nessuna farfalla. Cosa ti avranno mai fatto?
    Martha: Beh, non so... E se io uccidessi mio nonno?
    Dottore: Dipende: stai pianificando di farlo?
    Martha: Ehm... no.
    Dottore: Ottimo, allora.
  • E voi, Messer Dottore... come può un uomo così giovane, avere occhi così vecchi? (William Shakespeare)
  • Rose lo saprebbe. La mia amica Rose ora direbbe la cosa giusta… (Dottore)

Episodio 3, L'ingorgo[modifica]

  • Il cielo è arancio bruciato... con la Cittadella racchiusa in un'enorme cupola di vetro, che splende sotto i soli gemelli. E ci sono catene montuose che si estendono all'infinito, con le pendici di erba rosso scuro e le cime di ghiaccio... (Dottore)
  • Voi avete la vostra fede, avete le vostre canzoni e i vostri inni... io ho il Dottore. (Martha)
  • Ogni cosa ha il suo tempo. E tu lo sai meglio di chiunque altro… (Faccia di Boe)
  • Io ho visto moltissimo. Forse anche troppo. E sono l’ultimo della mia specie come tu sei l’ultimo della tua, Dottore. E’ giunta l’ora ma sappi questo, Signore del Tempo… che tu non sei solo. (Faccia di Boe)
  • Martha: Non rispondi mai, non mi dici mai niente! Perché no?
    Dottore: Io ti ho mentito... non lo so perché. Ho voluto fingere, solo per un po', che la mia gente fosse ancora viva sotto quel cielo arancio bruciato. Non sono solo un Signore del Tempo... sono l'ultimo Signore del Tempo. La Faccia di Boe sbaglia, non ce ne sono altri.
    Martha: Ma cos'è successo?
    Dottore: C'è stata una guerra. Una Guerra del Tempo. L'ultima grande Guerra del Tempo. Il mio popolo affrontò una razza chiamata "i Dalek" per la salvezza di tutto il creato... e ha perso. Perdemmo. Tutti persero. Non c'è più nessuno... la mia famiglia, i miei amici, perfino quel cielo. Ah, se avessi visto quel vecchio pianeta! Il secondo sole sorgeva a sud e le montagne splendevano. Le foglie sugli alberi erano d'argento; e quando si inondavano di luce, la mattina, sembrava una foresta in fiamme. Mentre al tramonto, quando la brezza soffiava tra i rami, si creava un arcobaleno di colori che era uno spettacolo...

Episodio 4, L'evoluzione dei Daleks (prima parte)[modifica]

  • Quando non si possiede praticamente niente ci si aggrappa a quel poco che si ha. (Solomon)

Episodio 5, L'evoluzione dei Daleks (seconda parte)[modifica]

  • Lazlo: Ti fidi di lui?
    Dottore: So per certo che un uomo può cambiare il corso della storia. Basta l’idea giusta, nel luogo giusto, al momento giusto… devo credere che sia possibile.
  • Lui aveva una compagna… un’amica che ha perso tempo fa e da allora sta sempre da solo. A volte io dico qualcosa o faccio non so che e lui mi guarda e… lo sai che cosa penso? Che non veda me… ma che stia ripensando a lei. (Martha)

Episodio 6, L'esperimento Lazarus[modifica]

  • Lazarus: Il tempo di una vita è troppo breve per fare tutto quello che vorrei fare. Quanto potrei fare di più in due, tre, quattro vite?
    Dottore: Non è così che funziona. Certe persone vivono più cose in vent'anni di quante altre ne facciano in ottanta. Non è il tempo che importa, ma la persona.
  • Dottore: Affrontare la morte fa parte dell'essere umani. Non puoi cambiarlo.
    Lazarus: No, Dottore. Evitare la morte, questo è essere umani! E' il nostro impulso più forte; aggrapparsi alla vita con ogni fibra dell'essere. Sto solo facendo quello che tutti quelli prima di me hanno provato a fare.
  • Sono così vecchio da sapere che una vita lunga non sempre è la migliore. Alla fine ti senti stanco. Stanco di lottare, stanco di perdere quelli che contano per te, stanco per vedere che tutto diventa polvere. Se vivi abbastanza a lungo, Lazarus, l’unica certezza che resta è che ti ritroverai da solo. (Dottore)

Episodio 7, Impatto solare[modifica]

  • Martha: Non conosci il Dottore. Io credo in lui.
    Riley: Allora sei fortunata. Io non ho mai trovato nessuno in cui valesse la pena di credere.

Episodio 8, Natura umana (prima parte)[modifica]

  • E' buffo come i sogni sfuggano via... (Dottore)

Episodio 9, Natura umana (seconda parte)[modifica]

  • Io l’ho visto. Lui è come il fuoco, il ghiaccio, la rabbia. Lui è come la notte, la tempesta, il cuore del sole. Lui è antico, eterno… lui brucia al centro del tempo e può vedere il mondo che gira. E lui…è meraviglioso. (Timothy)
  • Lui è davvero tutto per me; non mi guarda nemmeno, ma non mi importa: perché lo amo da morire. E prego Dio che non si ricordi che gliel'ho detto. (Martha)

Episodio 10, Colpo d'occhio[modifica]

  • Kathy: Come mai sei venuta qui, comunque?
    Sally: Adoro le cose antiche. Mi fanno sentire triste.
    Kathy: Cosa c'è di bello nell'essere tristi?
    Sally: E' la felicità delle persone profonde.
  • Le persone pensano che il tempo sia una rigida progressione di causa ed effetto ma in realtà, da un punto di vista non lineare, non soggettivo, è più come una grossa palla un po' vacillante che va e viene...fluttuante. (Dottore)
(LA) People assume that time is a strict progression of cause to effect, but, actually, from a non-linear, non-subjective viewpoint – it's more like a big ball of wibbly wobbly... timey wimey... stuff.
  • Gli angeli stanno venendo a prenderti, attenta, la tua vita potrebbe dipendere da questo: non battere ciglio. Cerca di non farlo. Se lo fai sei morta, loro sono veloci, più veloci di quanto immagini. Non voltare le spalle, non distogliere lo sguardo e non battere ciglio! Buona fortuna. (Dottore)

Episodio 11, Utopia[modifica]

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Episodio 12, Il suono dei tamburi[modifica]

  • Maestro: Dottore.
    Dottore: Maestro.
    Maestro: Mi piace quando mi chiami per nome.
    Dottore: L'hai scelto tu. Gli psichiatri ci andrebbero a nozze.
    Maestro: Così come tu hai scelto il tuo. L'uomo che fa star bene le persone. Quant'è ipocrita?
  • Jack: Le leggende su Gallifrey lo facevano sembrare un posto perfetto.
    Dottore: Oh, perfetto da guardare, forse! E lo era, era meraviglioso! Lo chiamavano "il Mondo Splendente dei Sette Sistemi". E sul continente dell'Impegno Selvaggio, sulle montagne del Sollievo e della Solitudine, lì si ergeva la Cittadella dei Signori del Tempo; la più vecchia e potente razza dell'universo... che vegliava sulle galassie sottostanti, giurando di non interferire mai... solo di guardare. I bambini di Gallifrey venivano presi a otto anni per entrare nell'Accademia... si racconta che sia cominciato tutto lì, quando era bambino. Fu allora che il Maestro vide l'eternità. Da novizio fu portato all'iniziazione; ero davanti allo Scisma Incontrollato; è un'apertura nel tessuto della realtà attraverso la quale si può vedere l'intero Vortice. E lui lo vide. A otto anni devi stare a guardare la potenza del tempo e dello spazio... ed è dura. Alcuni restavano ispirati, altri scappavano via... e altri ancora impazzivano.
    Martha: E tu?
    Dottore: Oh, io ero uno che scappava. Non ho mai smesso!
  • Da quando l’uomo ha cominciato a guardare le stelle si è chiesto quali misteri celassero. (Presidente Winters)

Episodio 13, L'ultimo Signore del Tempo[modifica]

  • L’unica cosa che non puoi fare è impedire di pensare. (Dottore)

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