Domenico Porzio

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I Quaderni Milanesi, rivista fondata da Oreste Del Buono, Tomaso Gillio, Domenico Porzio e Giuseppe Ajmone

Domenico Porzio (1921 – 1990), scrittore e giornalista italiano.

Citazioni di Domenico Porzio[modifica]

  • [Su Paolo Vallorz] Vallorz nello studio al pianterreno lavora ogni giorno e mai di fantasia: quando non ha la modella, la bellissima e opulenta Calipso protagonista del “ciclo” alla porta, colloca sul tavolo funghi, frutta, crostacei, bucefali, pesci. Dell'esperienza informale gli è rimasto un modo di preparare le tele: le ricopre di un fondo scuro e bituminoso, una materia spessa, gettata e grandi e grumose spatolate; quindi con una ruota a smeriglio, leviga il fondo e infine, quando la tela è ben asciugata, dipinge: velocemente, senza traccia di disegno, con una furia ossessiva che lo fa sudare quasi fosse in una sauna. Grande o piccolo che sia non impiega più di una mezz'ora a fare un quadro, anche se poi su un particolare può tornare per settimane. Alla fine di ogni mese, Vallorz riesamina i quindici quadri prodotti: non ne salva più di uno o due; i rimanenti li distrugge, li raschia o addirittura li sega e li incenerisce nella stufa.[1]

Incipit di Primi piani[modifica]

Dino Buzzati

La mattina dell'8 dicembre 1971 lo scrittore Dino Buzzati si rassegnò, come i medici avevano consigliato, ad entrare in clinica. Sapeva di andarci per non tornare. Da un anno, ormai, aveva ricevuto «l'avviso». Prima di uscire, mi racconta Almerina, la sua giovane vedova, percorse lentamente le stanze del suo appartamento milanese, salutò in silenzio i quadri dipinti negli anni felici, ed i molti quadri comprati che gremivano le pareti. Si avvicinò al tavolo di lavoro e su un foglio disegnò la poltrona sulla quale ora sedeva per l'ultima volta, la poltrona silenziosa compagna di anni di veglie creative. La disegnò vuota e desolata, descrivendone le familiari curve dei braccioli barocchi, dei piedi, dello schienale. La disegnò per ringraziarla.

Note[modifica]

  1. Da Il caso Vallorz, Epoca, n. 1285, 24 maggio 1975, pp. 66 e sgg.

Bibliografia[modifica]

  • Domenico Porzio, Primi piani, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1976.

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