Elisa di Rivombrosa

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Elisa di Rivombrosa

Fiction TV

Immagine Castello_di_Agliè.JPG.
Titolo originale

Elisa di Rivombrosa

Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno

2003-2005

Genere storico, avventura, sentimentale
Stagioni 3
Episodi 66
Ideatore Cinzia TH Torrini
Rete televisiva Canale 5
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Elisa di Rivombrosa, serie televisiva italiana, trasmessa dal 2003.

Prima stagione[modifica]

Episodio 1[modifica]

  • Ha un carattere troppo debole. Alza la voce solo con i servi. (Contessa Agnese)
  • Un ufficiale è fedele a sé stesso e sopra ogni cosa a Sua Maestà, il Re. Disciplina, lealtà, coraggio. (Fabrizio)
  • Mi ero illusa che l'amore potesse superare ogni barriera e mi ero illusa di poter avere quello che non mi spettava. (Lucia)

Episodio 2[modifica]

  • Fabrizio: Se permettete, parteciperò anch'io alla vostra lettura. Di che si tratta?
    Elisa: È una tragedia di Rogissart.
    Fabrizio: Ah, bene. Si parla di amore.
    Elisa: Del destino, piuttosto.
    Fabrizio: E non sono la stessa cosa?
    Elisa: Non saprei.
    Elisa: Io dico che sono la stessa cosa. Non c'è l'uno senza l'altro.
  • L'amore è indiscreto, non chiede il permesso. E si presenta davanti a noi bellissimo, invincibile. Muto.(Fabrizio)
  • Alvise: Vi confesso di aver temuto di non vedervi mai più.
    Fabrizio: Ah, sì? Anch'io. Ma sono dovuto tornare, purtroppo.
    Alvise: E quanto credete di rimanere? Dite, dite.
    Fabrizio: Cioè volete sapere quando ho intenzione di andare via, eh?
  • Un bel vestito non serve a niente se lo indossa una zoticona. (Anna)
  • Un tempo quello sguardo era solo per me. (Lucrezia)
  • Tutti facciamo fesserie in amore, l'importante è fermarsi in tempo. (Fabrizio)

Episodio 3[modifica]

  • Era un fiore troppo fragile per i venti di questo mondo. (Don Tognino)
  • Perché nascondete il vostro dolore? Vi fa onore. Solo le persone più degne, Elisa, sono capaci di tanta compassione. (Fabrizio)
  • La chiamano tutti così: Elisa di Rivombrosa. Non è nobile e con ciò? Non vedo perché questo dovrebbe indurmi a disconoscere le sue qualità. (Contessa Agnese)
  • Lucrezia: Il Marchese, mio marito, mi ama. Proprio così. Credo di essere stata l'unico momento di debolezza nella sua vita impeccabile. E siccome mi ama, piuttosto che soffrire, preferisce non vedere.
    Ottavio: Non lo capisco.
    Lucrezia: Voi infatti non mi amate, mi desiderate e basta.

Episodio 13[modifica]

  • Ottavio: E adesso esci dalla mia vita. Vattene.
    Lucrezia: Ci rivedremo un giorno.
    Ottavio: E per te non sarà un giorno felice.

Seconda stagione[modifica]

Episodio 1[modifica]

  • Signori, amici di Rivombrosa... qualche tempo fa partecipai ad un ballo simile a questo, beh non proprio identico perché la maggior parte di voi non era stata invitata mentre oggi ho rimediato. Quella sera un destino fortunato a guidato lo sguardo su questa ragazza, che oggi è diventata mia moglie. Elisa. Le chiesi di danzare con me e lei accettò per mia fortuna perché non ebbe paura... durante quel ballo non riuscii a dirle neanche una parola, ma sapete, il suo sguardo, i suoi occhi, mi fecero capire che potevo amarla. Oggi io ti amo e ti amerò per il resto dei miei giorni Contessa Ristori. Mia cara Elisa. Mia moglie, il mio respiro... (Fabrizio)
  • Sua maestà Carlo Emanuele III, Re di Sardegna, di Cipro e di Gerusalemme, si è oggi serenamente spento nei conforti della fede nella Santa Romana Chiesa e nell'amore dei suoi adorati sudditi. Il re è morto. Viva il re. (Prefetto Terrazzani)
  • Prima di ucciderlo voglio vederlo rovinato, il signor conte. (Ottavio)

Episodio 2[modifica]

  • Questa è la mia terra, la nostra terra. Non riusciranno a strapparcela. (Fabrizio)
  • Il tuo regalo amore mio. Quella è Elisa, la tua stella. (Fabrizio)
  • Armand: Perchè siete voluto venire?
    Ottavio: Come te, per vedere il finale.
    Armand: Sempre che ci sia.
    Ottavio: Ci sarà... ci sarà.
    [Arrivano due sicari con un terzo uomo] Ottavio: Chi è?
    Sicario: Uno fidato Duca. Per sicurezza uno in più visto chi abbiamo davanti.
    Armand: Vedete, vi siete sbagliato. Non verrà.
    Ottavio: Verrà.
    Armand: E come fate ad esserne così sicuro?.
    Ottavio: Perchè lo conosco bene... il conte.
  • [Dopo aver ucciso i tre sicari assoldati dal duca Ranieri] Dove sei? Vieni fuori. [Fa la sua comparsa in scena il duca Ranieri che punta la pistola a Fabrizio] Lo sapevo... duca. (Fabrizio)
  • [Dopo aver ucciso il duca Ranieri] Prima della messa... prima della messa... [Estrae la spada dal cadavere del duca Ranieri e dopo averla rinfoderata chiama con un fischio il suo cavallo e dopo essere salito si allontana. In quel preciso istante salta fuori Armand Benac che punta la pistola alla schiena del conte Ristori spara un colpo] (Fabrizio)
  • Non voglio morire... non voglio lasciarti. (Fabrizio)

Episodio 12[modifica]

  • E poi, Victor, che bisogno c'è di ucciderti? Hai già perso tutto. Rivombrosa, la famiglia. Sei rimasto da solo. (Armand)
  • [Parte uno sparo che colpisce Armand alle spalle. Armand si gira incredulo e vede Victor con la pistola in mano] Victor... (Armand)

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