Eugenia Romanelli
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Eugenia Romanelli (1972 – vivente), scrittrice e giornalista italiana.
Citazioni di Eugenia Romanelli
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Il fatto è che i veri rivoluzionari non sono stati loro [i genitori degli anni cinquanta], ma i padri della nostra generazione, classe ’70 e dintorni per intenderci: i padri di oggi. Sì, loro che pienamente esercitano il diritto e il dovere di educare e far crescere i figli, per esempio stando a casa coi bambini mente la madre va a lavorare. Sono loro che aprono la porta alle coppie di uomini gay con figli. Sono loro ad aver cambiato l’immaginario, tanto che tutto il mondo sta adeguando la giurisprudenza per inscrivere nei vari codici la genitorialità same-sex, anche per le coppie di uomini. Me la prendo insomma con quelle ex femministe (sono misogina?) che, dopo aver ribaltato il mondo per consegnarcelo più libero, oggi frenano il virtuoso corso della storia che vorrebbe distribuire diritti democraticamente e in modo inclusivo, inchiodate a un utero, considerato parte per il tutto, che non permette di vivere nella fluidità dell’identità (e dell’orientamento sessuale!).[1]
- Ci avete insegnato la cultura della differenza sessuale, ed è stato un punto di non ritorno per la nostra evoluzione. Ma la biologia non può essere la misura di tutto, specialmente oggi, dove l’ipocrisia ottocentesca che permetteva ai padri di fingersi tali a discapito dei donatori occasionali non è più perpetrabile grazie all’esistenza delle banche del seme. Come potete parlare di emancipazione se restate attaccate alla biologia del vostro corpo? Davvero, come hanno sempre voluto i maschi, vi identificate esclusivamente con l’utero, con la fisiologica capacità di riprodurvi? Davvero non riconoscete il valore dell’attaccamento, di relazioni significative, al di là del primo legame con chi ci ha partorito? Una donna che partorisce per forza è madre più di una che adotta con amore?[1]
- Chi siamo noi per sapere che tutte le donne sono inconsapevoli, disinformate, sfruttate? Chi siamo noi per decidere che ogni donna che acconsente alla gpa [Gestazione per altri], anche se ben pagata e informata correttamente, non ha il senso della propria femminilità e integrità? Noi crediamo, care mamme, che sia possibile connettere i desideri di alcune/i e la disponibilità di una donna a portare avanti una gravidanza per loro. Noi rifiutiamo l’idea dell’uomo barbaro e della donna manipolata o manipolabile. Un grazie particolare va quindi ai nuovi padri e alle nuove famiglie, e non mi riferisco tanto a quelle omogenitoriali, ma soprattutto alle famiglie eteroparentali che sostengono tutte le famiglie se basate sull’amore, il rispetto e la cura dei figli, e che sono scese in piazza, il 30 aprile, per festeggiare le famiglie arcobaleno, famiglie come le altre.[1]
- Sanna [Marin] non è andata al governo rivendicando di essere donna, giovane, madre, arcobaleno, è vero: è andata al governo perché fa politica, con il convincimento e l'empowerment necessari per poter contare sulla certezza di saper fare un buon lavoro per la Finlandia. Ma noi che siamo i cani da guardia della democrazia non possiamo non esultare quando al potere arriva qualcuno che rappresenta un cambiamento.[2]
Note
[modifica]- ↑ a b c Da Famiglie arcobaleno, i veri rivoluzionari sono i nuovi padri, ilfattoquotidiano.it, 3 maggio 2016.
- ↑ Da Finlandia, Sanna Marin è la più giovane premier del mondo e ha due mamme. Una notizia che fa leva su una speranza, ilfattoquotidiano.it, 9 dicembre 2019.
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