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Fegato

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Prometeo legato (P.P. Rubens, 1612)

Citazioni sul fegato.

  • A volte pensavo al fegato, ma lui non parlava mai, non diceva mai: "Smettila, tu stai ammazzando me e io ammazzerò te!" Se avessimo il fegato parlante non avremmo bisogno degli Alcolisti Anonimi. (Charles Bukowski)
  • Coloro che nel fegato son malati, non così prestamente come quelli, che hanno male al cuore, ma con più forte dolore perdono la vita; essendo il fegato per la massima parte un sangue agglomerato. (Areteo di Cappadocia)
  • Fegato (s.m.). Organo di dimensioni rilevanti e di colore rosso che la provvida natura ci ha cortesemente fornito per consentirci di avere attacchi di bile. (Ambrose Bierce)
  • Il fegato, l'organo più direttamente responsabile nel gestire l'invasione delle sostanze tossiche, si sovraccarica quando mangiamo carne, in particolare quella degli animali imprigionati nei moderni allevamenti. I loro corpi infelici sono così carichi di tossine, ormoni artificiali della crescita, farmaci e residui chimici, steroidi, tumori e malattie croniche che ingerirli sottopone il fegato a un lavoro erculeo e senza fine. (Will Tuttle)
  • Il primo luogo nelle funzioni digestive lo tiene il fegato nello stato di sanità, tanto più che in lui prende radice il sistema venoso. E nelle malattie contiene in se cause più potenti a riacquislare sanità, che a perdere la vita. Però come prevale nelle sue fisiologiche condizioni, altrettanto è più inchinevole a gravi malattie. Con molta celerità e violenza s'infiamma, e assai di frequente e in modo più funesto passa in suppurazione. (Areteo di Cappadocia)
  • – Non dire che hai paura! Ripeti con me. "Non ho paura!"
    – Non ho paura!
    – "Sono intrepido!"
    – Sono intrepido!
    – "Ho fegato!"
    – Ho fegato! Ma è di pollo... (Le ragazze di Harvey)
  • Quando vi è un dolore al fegato, il sopraggiungere della febbre risolve il dolore. (Ippocrate)
  • Un tempo gli uomini chiedevano il fuoco agli Dèi e non sapevano conservarlo perennemente. In seguito Prometeo lo portò in terra nascosto dentro una canna e insegnò agli uomini il modo di conservarlo sotto la cenere. Perciò Ermes, per ordine di Zeus, lo legò a una rupe sul monte Caucaso con chiodi di ferro, e gli pose accanto un'aquila che gli rodeva il fegato: e quanto veniva mangiato di giorno, altrettanto cresceva di notte. Fu Eracle a uccidere quest'aquila dopo trentamila anni e a liberarlo. (Fabulae)
  • Voglio farti ubriacare e tirarti fuori il fegato e metterti un buon fegato italiano e farti ritornare un uomo. (Ernest Hemingway)

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