Franco Evangelisti (politico)

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Franco Evangelisti

Franco Evangelisti (1923 – 1993), politico italiano.

Citazioni di Franco Evangelisti[modifica]

  • Durante la cena Pecorelli si era lamentato molto di me sostenendo che io non lo aiutavo in nessun modo e che perciò avrebbe attaccato Andreotti sul settimanale.[1]
  • [Sulla scelta di affidare a Giovanni Goria l'incarico di primo ministro] Goria lo ha scelto Cossiga, senza sentire nessuno, sapendo però che proprio lui poteva rappresentare quel punto di equilibrio chiesto per uscire dall'impasse.[2]
  • Mo' te spiego er becraun. Er becraun è questo: che noi qua avemo rubbato tutti.[3]

Da Morto Franco Evangelisti il camerlengo di Andreotti

Citato in Corriere della Sera, 12 novembre 1993.

  • 'A Fra', che te serve?
  • Beh all'inizio un po' lo contestavo. Io ero repubblicano come mio padre. Insomma, ero più a sinistra di lui. Andavo al liceo Apollinaire frequentato anche da Tato', futuro segretario di Berlinguer, e da Ossicini. Sì, è vero: sono andato a scuola di compromesso storico prima ancora dei governi di solidarietà nazionale. Ma a 25 anni Giulio faceva già paura. Insomma, era er mejo. Me ne accorsi quando partecipai ad Assisi al primo congresso dei giovani dc. E lì iniziò il nostro sodalizio.
  • Giulio è Giulio: il più grande di tutti.
  • Io non sono un pagliaccio come certi amici miei che cambiano corrente ogni tre mesi.
  • Uno per tutti, tutti per Giulio.

Note[modifica]

  1. Citato in Guglielmo Pepe, La notte che un killer ammazzò "il cantante", Repubblica.it, 13 aprile 1993.
  2. Citato in "Cossiga il padre di Goria", La Stampa, 29 luglio 1987
  3. Citato in Nello Ajello, Così parlò Tangentopoli, la Repubblica, 24 ottobre 1993.

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