Nello Ajello

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Da destra: Nello Ajello, Pierferdinando Casini e Marco Pannella nel 2003

Nello Ajello (1930 – 2013), giornalista e saggista italiano.

Citazioni di Nello Ajello[modifica]

  • [Su Giorgio Manganelli] Egli è stato un autentico eversore d'epoca (e mi pare di scorgere la beatitudine che gli avrebbe procurato la rettifica). «Volemose male» sembra il motto ideale che sorregge i suoi pensieri sull'Italia. Ogni volta, «l'imbarazzante penisola» viene da lui presa a ceffoni. Egli esecra la famiglia: gli pare fondata sul sadismo. Detesta i democristiani, che «credono nella fine del mondo», e lo maneggiano «nelle more della sua scomparsa». Sferza la televisione, invereconda «scatola dell'anima».[1]
  • Ennio Flaiano sosteneva che l'italiano medio nasce come «il sottoscritto». Poi, di solito, evolve fino a diventare «il latore della presente». È una carriera che, a prima vista, sembra facile. Nei fatti nasconde seri ostacoli, pone severe condizioni. La prima: per porgere «la presente» a «chi di dovere», occorre disporre di «porte aperte». In molte famiglie, tra Domodossola e Trapani, prima di avviare un figlio agli studi superiori si discute infatti, con impegno, su quale carriera apra il maggior numero di «porte». Nel Sud, dove per tradizione questo dibattito è più intenso, una laurea-principe nel senso indicato veniva (viene) considerata quella in giurisprudenza.[2]
  • Il '48 italiano annoverò fra le sue presenze più clamorose un eroe russo, Victor Andreevic Kravcenko. Di professione era ingegnere industriale. Trovandosi negli Stati Uniti come funzionario della Commissione sovietica per gli acquisti di materiale bellico, accumulò una nutrita documentazione sullo spionaggio sovietico in America e, in genere, sulle attività "antinazionali" in quel paese. Ricco di questo suo dossier, Kravcenko ruppe ogni rapporto con la madrepatria. Fece molto rumore la sua deposizione sulle "trame" anti-americane davanti al Congresso. Albeggiava il maccartismo. In Italia, la testimonianza di Kravcenko venne pubblicata nel 1948, con prefazione di Edilio Rusconi. Assai maggior successo ottenne in agosto l'uscita, presso Longanesi, del volume Ho scelto la libertà, traduzione fedele dell'opera I choose freedom, apparsa in America due anni prima. Se padre Lombardi[3] fu un protagonista delle settimane preelettorali[4], Kravcenko fornì ai vincitori del 18 aprile la riprova di essere nel giusto. Le colpe del regime sovietico venivano sviscerate in 860 pagine ricche di pathos.[5]
  • [Sul caso Moro] La fermezza è dunque giusta. Ma essa risulterà ancor più giusta se sarà accompagnata da concreti segnali, i quali indichino che lo Stato, nel cui nome viene invocato ed esercitato il rigore, vuole rigenerarsi.[6]
  • La questione comunista è al centro della politica italiana e lo rimarrà probabilmente ancora a lungo.[7]
  • Portaborse è un termine omnicomprensivo che confina, nel basso, con il guardaspalle e, verso l'alto, con il segretario particolare e il consigliere (o il Consigliori, se si vuole ripetere un'invadente definizione che odora di mafia). Ancora prima che, nel 1988, venisse creata la mansione ufficiale di Assistente parlamentare, con una sua dignità riconosciuta, questa gerarchia «di fatto» era invalsa da decenni, completa di splendori e miserie.[8]

Citazioni su Nello Ajello[modifica]

  • Il ruolo così fortemente ed efficacemente svolto da Ajello si è collocato al confine tra giornalismo, cultura e politica. Le sue analisi critiche sulle politiche culturali, anche e in particolare del Pci, hanno lasciato il segno per la loro accuratezza e acutezza. (Giorgio Napolitano)

Note[modifica]

  1. Da Il nostro amico Manganelli, la Repubblica, 28 maggio 2010.
  2. Da Ammanigliato, in Giorgio Calcagno (a cura di), L'identità degli italiani, Editori Laterza, Roma-Bari, 1998, p. 3. ISBN 88-420-5656-1
  3. Riccardo Lombardi (1908–1979), predicatore e religioso della Compagnia di Gesù, noto come «il microfono di Dio».
  4. Delle elezioni politiche del 1948 che videro contrapposte le liste della Democrazia Cristiana e del Fronte Democratico Popolare (socialisti e comunisti).
  5. Da Quando Kravcenko scelse la libertà, la Repubblica, 1º aprile 1998.
  6. Da Fermezza su tutti i fronti, L'Espresso, 30 aprile 1978.
  7. Citato in Nello Ajello ha vinto il premio Acqui Storia, La Stampa, 25 novembre 1979.
  8. Da Ammanigliato, in Giorgio Calcagno (a cura di), L'identità degli italiani, Editori Laterza, Roma-Bari, 1998, p. 5. ISBN 88-420-5656-1

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