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Franz von Papen

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Franz von Papen

Franz von Papen (1879 – 1969) politico tedesco, ambasciatore e addetto militare.

Citazioni di Franz von Papen

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  • «Di fronte alle supposizioni erronee diffuse nella stampa circa l'incontro di Adolf Hitler con l'ex cancelliere von Papen, i sottoscritti dichiarano che il colloquio ha avuto unicamente per oggetto le questioni relative alla possibilità di costituire un grande fronte politico nazionale; e, in modo particolare, che non si è neppur fatto cenno nel corso di tale conversazione d'ordine generale alle rispettive opinioni sul governo attualmente in funzione» [Firmato: Adolf Hitler, Firmato: Von Papen.] (citato in Alfred Grosser, Hitler)

Citazioni su Franz von Papen

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  • Anche von Papen è un cattolico, da qualche tempo proprietario di Germania; ma egli si era sempre più avvicinato ai nazisti ed esigeva un governo di dittatura. Sembra che la sua scelta abbia, in un primo momento, irritato il Centro; ma non dobbiamo dimenticare che a questo partito non piacque mai restare a lungo all'opposizione. Ciò che vi è di più curioso e di più istruttivo nel caso del nuovo Cancelliere è il suo passato. Addetto militare a Washington all'inizio della guerra, egli organizzò col suo collega, l'addetto navale Boyd-Ed, degli scioperi e perfino degli attentati per paralizzare l'industria americana. I due personaggi furono espulsi dagli Stati Uniti alla fine del 1913. In seguito, von Papen si occupò di spionaggio in Olanda; poi nel 1918 si recò in Argentina dove si dedicò ad ogni sorta di losche operazioni. (Pierre Bernus)
  • La carriera di von Papen è quella di una spia e di un agente provocatore. Egli acquistò fama un tempo, sotto questo doppio aspetto, negli Stati Uniti e in Argentina. Amico di gente della peste bruna, proprietario di Germania, egli diresse qualche mese fa in questo grande giornale quelle campagne di cui non si è perduto il ricordo e che tendevano ad accreditare la leggenda di una prossima domanda di moratoria per il governo sovietico. (Gabriel Péri)
  • Quest'uomo abile, dal viso sorridente, dai baffi sale e pepe, dai capelli brizzolati accuratamente e minuziosamente tinti, appartiene col suo atteggiamento da borghese alla casta militare. È un ex allievo della Scuola dei cadetti: ciò significa che ha sopportato l'implacabile disciplina che i cadetti impongono a se stessi e agli altri, ragazzi allevati con una concezione dell'onore e pronti a farsi uccidere per essa. (Max Gallo)

Bibliografia

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  • Alfred Grosser, Hitler: nascita di una dittatura, traduzione di Eleonora Bortolon, Universale Cappelli, 1959.

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