Gabriele Muccino

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Gabriele Muccino

Gabriele Muccino (1967 – vivente), regista e sceneggiatore italiano.

Citazioni di Gabriele Muccino[modifica]

  • [Sulla Sicilia] È una terra che cambia continuamente, diventando montuosa, di campagna, di pianura, di vigneti, di mari, di rocce, di architetture. In Sicilia anche le mura hanno voce, trasudano voglia di pellicola. Questa texture è qualcosa che senti nella macchina da presa. Non devi descrivere nulla, perché ti viene tutto addosso. Questa importanza storica, enorme, e questo crogiolo di culture, quando li vai a fotografare o mettere su fotogramma diventano musica che suona.[1]
  • [Su Palermo] Ho scoperto una città che non conoscevo e che cinematograficamente ha una grande resa, di texture, di profondità, di fughe, anche di misteri, perché di notte, con quelle mura così antiche, quei viottoli, quei vicoli fatti di basalto in cui la luce viene riflessa, al fotogramma viene data un'unicità che a Roma non avrei avuto mai.[1]
  • Il doppiaggio aveva senso ai tempi delle grandi coproduzioni europee, "Il gattopardo", "Novecento", in cui dovevi mettere insieme Claudia Cardinale e Burt Lancaster. Persa quella struttura, è diventato una forma di compromesso: gli italiani hanno pensato che fosse l'unico modo di fruire i film. I doppiatori si sono adagiati. Oggi spesso si doppia in modo frettoloso e arrogante: pensano di poter cambiare troppe cose e deturpano il bagaglio culturale che un film trasmette in originale [...]. Esiste una lobby che si tramanda di padre in figlio, chiusa e invulnerabile. Ce ne sono di bravi ma molti lavorano in modo scadente e chi va al cinema vede la simulazione di un film.[2]
  • [Sulla Sicilia] L'isola è stata raccontata – e molto – negli anni Sessanta, perché la commedia all'italiana aveva trovato in molti film un'ubicazione in Sicilia, e poi penso ai film di Germi, al Gattopardo... C'è una lunga lista di film molto importanti girati in Sicilia. Poi invece sono arrivate le pellicole di mafia e lì è come se si fosse distolto lo sguardo da ciò che questa incredibile terra è in grado di offrire.[1]
  • Palermo è una città senza tempo, esotica e incantevole.[3]

Sedetevi, Gabriele Muccino deve parlarvi

Intervista di Malcom Pagani, vanityfair.it, 7 febbraio 2018.

  • [Sulla sua adolescenza] Ho attraversato quell'età nel travaglio diventando una spugna che tutto osservava e ogni cosa, con struggimento, assorbiva. Ero in ritardo rispetto ai miei coetanei, non sapevo chi fossero i Beatles. Soffrivo. Il cinema è stato il mio modo di comunicare al mondo che avevo qualcosa dentro. Il mio modo di urlare "adesso sedetevi, devo dirvi quattro cose".
  • Sei sempre l'ultimo film che hai fatto, sei sempre l'ultimo risultato che hai ottenuto. Appena sbagli due mosse, passi dall'essere il più desiderato all'essere appestato.
  • Gli americani si infatuano molto facilmente e, come in ogni infatuazione, si disamorano altrettanto rapidamente. È un sistema che cannibalizza e vale per chiunque.
  • [Sulla società statunitense] C'è una diffusa psicopatia sommersa. Una nevrosi sottotraccia, nascosta dalla facciata presentabile di una società che ti giudica per come appari e per quello che possiedi che mi ha fatto avvertire un'alienazione che per fortuna, da quando sono tornato in Italia, non ho più avvertito.
  • La vita ti richiede sempre una forma di messa in scena, di finzione, di ipocrisia. Se sei sincero, spaventi.
  • Mi sento più fortunato di Luca perché lui è davvero un outsider. I suoi film in Italia sono stati quasi sempre invisibili e anche quest'ultimo, nonostante le 4 candidature, fatica un po'.

Citazioni su Gabriele Muccino[modifica]

  • Gabriele Muccino non è per ora un autore, non sembra avere un proprio mondo di idee e di emozioni da esprimere. Ma è prensile rispetto alla realtà e abile a riprodurne i luoghi comuni; sa filmare in modo fluido e plastico da professionista americano; sa imprimere al film un ritmo veloce e vivace, una urgenza immotivata ma divertente. [...] È più di quanto offra la maggioranza dei giovani registi italiani. (Lietta Tornabuoni)
  • Per me Gabriele è un riferimento, una persona che amo non solo come regista. [...] Lui resta un animo puro e paga anche il prezzo di essere così: con tutta la pressione che ha avuto è facile soffrire. (Sabrina Impacciatore)

Film[modifica]

Note[modifica]

  1. a b c Dall'intervista di Lorenzo Briani, Gabriele Muccino: "In Sicilia anche le mura hanno voce, trasudano voglia di pellicola", rainews.it, 13 aprile 2024.
  2. Citato in Arianna Finos, Cassel: "È una mafia il doppiaggio italiano", repubblica.it, 16 marzo 2016.
  3. Citato in Gabriele Muccino: "La Sicilia del cinema deve dotarsi di attrezzature tecniche per decollare", repubblica.it, 13 aprile 2024.

Voci correlate[modifica]

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