L'ultimo bacio

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L'ultimo bacio

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Titolo originale

L'ultimo bacio

Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno 2000
Genere Romantico
Regia Gabriele Muccino
Soggetto Gabriele Muccino
Sceneggiatura Gabriele Muccino
Produttore Domenico Procacci
Interpreti e personaggi
Note

Vincitore di

L'ultimo bacio, film italiano del 2000 con Giovanna Mezzogiorno, Stefania Sandrelli, e Stefano Accorsi, regia di Gabriele Muccino.

Frasi[modifica]

  • È la fedeltà la vera utopia. (Alberto)
  • Solo dopo la morte siamo fuori tempo massimo. (Luisa)
  • Ho bisogno che ogni giorno succeda qualcosa di nuovo, per sentire che la mia vita va avanti. (Adriano)
  • ...e non mi venire a dire che sei felice, che rido fino a farmi venire un ictus. (Paolo)
  • Pensi che avresti voglia di correrle dietro e dirle che è stato bello conoscerla. Che è stato bello veramente. Ma poi ti rendi conto che fra 6 mesi diventerai padre e che non sono pensieri carini da fare. (Carlo)
  • Improvvisamente libero, l'ha voluto lei, sei di nuovo libero di fare quello che cazzo ti pare, libero di non dover più raccontare bugie a nessuno, libero di tornare da lei senza vergognartene. Libero di innamorartene anche se ha 18 anni. Finalmente libero, non è questo quello che hai sempre voluto? (Carlo)
  • Non abbiamo più vent'anni ma per fortuna di Dio non ne abbiamo ancora quaranta… (Paolo)
  • Siamo fuori tempo massimo... venti sono pochi... quaranta sono tanti... adesso è il momento giusto... (Adriano)
  • Che storia è se non si è certi che duri per sempre? (Francesca)
  • Eccoti qui decidi che la fase dell'eterna adolescenza è finita e che è ora di crescere e crescerai. E allora tutto cambia e questa volta cambierà. Avrai una casa più grande, la piscina, il garage col posto auto, il prato sempre curato, il portico fiorito e le porte smaltate, il cane che chiamerai Marx e la barca che chiamerai Giulia, avrai la salute assicurata, la vita assicurata, il frigorifero sempre pieno per non sentirti povero, un tappeto etnico per continuare a sentirti giovane e finestre da cui entra sempre il sole... e allora avrai la tua famiglia felice i tuoi bambini in salute e lei... avrai lei... che ti ricorda tutte le cose belle che avete avuto... non è questo che avevi sempre sognato? (Carlo)
  • Ma sì. Con i chili di cellulite, le crisi di insicurezza e il sedere come una mongolfiera. Mi piacerai sempre... (Carlo)

Dialoghi[modifica]

  • [Anna torna a casa tardi da una festa e il marito è a letto che cerca di dormire]
    Emilio: Ti sei divertita?
    Anna: Perché non mi ami più?
    Emilio: Non ti sei divertita...
  • Adriano: Arianna... ti posso parlare un secondo? Lo sai che non gli fa bene vederti.
    Arianna: Con tutta la gente che c'è, neanche se ne accorge che sono venuta. Che cazzo vuoi, perché devo continuare a nascondermi?
    Adriano: Non si tratta di nasconderti.
    Arianna: È quello che mi state chiedendo.
    Alberto: Eravate rimasti che venivi solo in chiesa.
    Arianna: Ho cambiato idea.
    Carlo: Guarda che sta male davvero.
    Arianna: Stava male anche prima di incontrarmi.
    Alberto: Non così!
    Adriano: Ti chiedo solo di andartene, ti prego!
    Arianna: Ti rendi conto di quello che mi stai chiedendo? Eccolo, ci ha visto. I tuoi amici sono molto preoccupati per te, mi stanno praticamente prendendo a calci!
    Paolo: Eravamo rimasti che non saresti venuta!
    Arianna: E che palle! Mi hanno invitata e ho cambiato idea, qual è il problema? Il problema è tutto tuo, che non riesci più a vedermi, Paolo!
    Paolo: Senti... Io ho bisogno di fare un po' di pulizia nella mia vita. Se non perdo le tue tracce, io non ce la faccio. Ti sto chiedendo tanto?
    Arianna: Chiedi troppo.
    Paolo: Perché sei così stronza? Vuoi che m'ammazzo per te, è questo che vuoi?
    Arianna: Cerca di star calmo.
    Paolo: Vuoi vedermi morto?
    Adriano: Era meglio non venire, Arianna.
    Arianna: Era meglio non venire... vale anche per voi! Perché non ve lo prendete e ve lo portate via?
    Paolo: Te mi odi, eh? Te mi odi.
    Arianna: Non ti odio. Ho solo rimosso di averti conosciuto. E lo sai perché? Perché stai diventando insopportabile ogni giorno di più, stai rovinando anche quel poco di carino che era rimasto fra di noi. È finita, paolo. Fai finta di non avermi mai conosciuto, e ricomincia la tua vita.
  • Giulia: Oh... a casa non c'è, ma te gli hai detto che venivi qua?
    Adriano: Eh?
    Giulia: Glielo hai detto che venivi qua da Paolo?
    Adriano: Senti, Giulia... io non ci voglio entrare nei vostri casini, ok?
    Giulia: Ma che casini?
    Veronica: Ma che cosa è successo?
    Giulia: Quali sarebbero i nostri casini?
    Adriano: Senti, per favore Giulia, eh?
    Giulia: È successo qualcosa che non mi vuoi dire?
    Adriano: Te la devi vedere con lui, te l'ho detto ok?
    Giulia: Che vuol dire che devo vedermela con lui?
    Adriano: Ti prego Giulia... ti fai soltanto del male, non insistere.
    Giulia: Mi faccio soltanto del male?
    Adriano: Si!
    Giulia: Ma che cazzo dici? Che cazzo vuol dire mi faccio soltanto del male?!? È uscito con una ragazza?
    Adriano: Oddio che palle... Non lo so. Non lo so.
    Giulia: Non lo sai, eh?
    Adriano: No, non lo so!
  • Anna: Eccoci qua!
    Emilio: Che è successo?
    Anna: Secondo te, niente di importante vero?
    Emilio: Sto lavorando.
    Anna: Lo vedo.
    Emilio: E allora esci e ripassa tra quarata minuti, quando avrò finito.
    Anna: Ti devo parlare!
    Emilio: E non potresti parlarmi fra quaranta minuti, o stasera a casa di Grazia?
    Anna: No!
    Emilio: Non si preoccupi, è mia moglie.
    Anna: Te la devo dire subito questa cosetta, di grazia! Dio, che paura! Sto provocando una reazione, eh?
    Emilio: Ma tu hai bevuto, Anna?
    Anna: Mi chiedi se ho bevuto? Io stasera ti lascio, caro mio. Hai capito che ho detto? Ti lascio per sempre!
    Emilio: Va bene, adesso fuori, fuori, fuori, esci, fuori!
    Anna: Ti ho tradito! Hai capito che ho detto? Ti ho tradito! Arrivederci e tante scuse per il disturbo.
    Emilio: Aspetti un momento!
    Anna: Oh, che impeto, la prima volta in trent'anni!
    Emilio: Che storia è questa?
    Anna: È successo tre anni fa, Io oggi l'ho rivisto, s e mi avesse chiesto di seguirlo in capo al mondo, ci sarei andata senza neanche ripassare per casa!
    Emilio: Io spero solo che non sia vero!
    Anna: E invece per te purtroppo lo è. Che sapore ha? È vita reale. Eh, non mi rispondi? Non ce la fai? Mi stai odiando o la cosa ti lascia indifferente come sempre, eh? Ehilà, sono qua... mi vedi? mi senti? Eh? Non hai mai fatto nulla per salvare il nostro matrimonio!
    Emilio: Sono senza parole. Ne riparliamo stasera!
    Anna: E certo! Perché per te c'è qualcosa di più urgente della tua vita personale, vero?
    Emilio: Esatto.
    Anna: Esatto? cos'è esatto, Emilio, eh? Cos'è esatto? Non lo sai più neanche tu cosa dici! Non c'è niente di neanche lontanamente esatto nella nostra vita! E tutto questo tempo mi hai fatto sentire così sola, così sola!
    Emilio: Non alzare la voce!
    Anna: È per questo che ti ho tradito!
    Emilio: Non lo voglio sapere!
    Anna: E mi è anche piaciuto! Almeno lui mi ha fatto godere!
    Emilio: Zitta! Questo non è normale, tu ti stai ammalando!
    Anna: No, non è normale!
    Emilio: No, non è normale, ti stai ammalando.
    Anna: Io sto cercando di sentirmi viva, non come te che sei morto e non lo sai!
    Emilio: Ma che cosa dovevo fare? Che volevi da me? Eh? La passione adolescente? Essere incinta con il marito giovane e il nido d'amore appena scaldato? Che volevi da me? Abbiamo vissuto la nostra vita. E non è stata per niente una schifezza come tu continui a ripetere, io sono ancora pieno di bei ricordi!
    Anna: Beato te!
    Emilio: Sei tu che stai incenerendo tutto!
    [Anna butta a terra un vaso, rompendolo]
    Emilio: Che fai? Stai buona adesso!
    Anna: Voglio spaccare tutto!
    Emilio: No, tu hai bisogno di dipendere da qualcuno per poi rinfacciargli di togliergli le libertà. Sei una pianta grassa con troppe spine!
    Anna: Si! Una pianta grassa con troppe spine. Che cazzo vuol dire non lo so, ma è esattamente quello che penso io di te!
  • [Giulia e Carlo a telefono]
    Carlo: Giulia?
    Giulia: Dove cazzo sei?!?
    [Carlo perde il controllo dell'auto ed ha un incidente]
    Carlo: Giulia, ho fatto un incidente!
    Giulia: Sei un bastardo!
    Carlo: Ho fatto un incidente!
    Giulia: Con chi cazzo sei uscito ?!?
    [Giulia attacca il telefono e piange]
    Carlo: Giulia! ...Porca puttana! Lo sapevo, cazzo, lo sapevooo! Porca puttana! Porca puttana!
  • Anna: Prima ha chiamato Carlo.
    Giulia: Te non gli hai detto che stavo qui.
    Anna: Non è questo il momento di scappare.
    Giulia: Glielo hai detto?!?
    Anna: Non t'arrabbiare, dai...
    Giulia: T'avevo chiesto di non dirgli nulla. Mamma una cosa ti avevo chiesto.
    Anna: Ma aspettate una bambina!
    Giulia: Ma sono io che l'aspetto... Io!
    Anna: Giulia, nella vita può succedere. Oggi ha sbagliato lui, domani magari sbagli tu.
    Giulia: Ma per favore!
    Anna: Anche io ho tradito tuo padre.
    Giulia: Questi sono cazzi vostri!
    Anna: Ma siamo ancora qui, no?
    Giulia: Basta!

Explicit[modifica]

È andata così; ci sono quelli che partono e quelli che restano. Io ho deciso di restare. Mi ripeto che tra pochi mesi diventerò padre. Cerco di prenderci confidenza, anche perché credo che non l'ho ancora capito fino in fondo quello che significa veramente. Ogni tanto penso a quei tre (Adriano, Paolo e Alberto), a dove saranno, cosa faranno. Mi piace pensare che forse un giorno potrò raggiungerli e stare con loro per un po'. È un pensiero che mi fa sentire bene. La mano che vedete è quella di Sveva ed è la bambina più bella che abbia visto in vita mia. Dicono che somiglia a Giulia; è forse per questo che la amo tanto. Ha compiuto un anno da due giorni. Sta imparando a parlare, dice televisione, cielo, sole, pancia, mamma, e papà. Giulia invece diventa ogni giorno più bella. È andata in fissa con la linea. Va a nuoto tre volte a settimana e a correre tutte le sere; le farà male? La cosa che Sveva ama di più è ballare con me Strauss. Prima mi guarda negli occhi, poi ride, e poi si addormenta. Posso fissarla per ore. Ascolto il suo respiro e provo a guardarmi da fuori. E allora la mia vita non mi sembra niente male. In fondo non c'è nulla che mi manchi davvero, davvero nulla. E allora questa è la felicità? Io penso di sì. (Carlo)

Altri progetti[modifica]