Giacomo Antonelli
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Giacomo Antonelli (1806 – 1876), cardinale italiano, ultimo segretario di Stato dello Stato Pontificio.
Citazioni di Giacomo Antonelli
[modifica]- Noi siamo finiti! Siamo finiti! Se per la speranza di salvarci incominciamo a cedere questo e poi quello, ci sarà chiesto sempre di più: oggi consegneremo il pastorale, domani ci spoglieremo del piviale, finalmente ci toglieremo e doneremo il triregno, e con tutto questo non ci salveremo. Dacché dobbiamo finire, anziché cadere in camicia nella fossa, meglio è scomparire quali siamo, con i grandi ideali e con tutte le forme della nostra passata grandezza.[1]
Citazioni su Giacomo Antonelli
[modifica]- A Roma il Cardinale dava in pasto ai prelati, giudici del Tribunale supremo della Consulta, una serie infinita di vittime che, giudicate e condannate alla forma della S. Inquisizione, cioè senza legali testimonianze, senza difesa e senza appello, venivano o mandate in catena al Forte Urbano o uccise, sicché nella città di Sinigaglia ne furono fucilati ventiquattro in un sol giorno.
È vero che molti erano rei di atroci delitti, ma la forma dei giudizî, la implacabilità dei giudici e le pene spietate rendevano questi atti inumani piuttosto immagine di vendetta che di giustizia. (David Silvagni)
- Antonelli non era sacerdote e non aveva mai voluto diventarlo, decidendo di fermarsi al primo grado dell'ordine sacro, quello del diaconato. La sua formazione e la sua personalità erano quanto di più lontano si potesse immaginare dallo zelo tutto pastorale di Mastai, che pur potendo abbracciare facilmente la «carriera» prelatizia, aveva invece sempre desiderato incarichi che gli consentissero di esercitare il ministero tra i fedeli. (Andrea Tornielli)
- Diventa sempre più evidente, a partire da questi momenti [l'abbandono di Roma e la fuga di Pio IX a Gaeta del novembre 1848], l'influenza decisiva del cardinale Antonelli su papa Mastai. Nominato pro-Segretario di Stato e quindi Segretario di Stato, l'alto prelato condizionerà la politica del pontificato fino all'anno della morte, il 1876. Abile nella diplomazia e negli affari, freddo e calcolatore, rappresentava un perfetto completamento delle caratteristiche del papa, che era uomo piuttosto impulsivo, facile ad entusiasmarsi e poco avvezzo ai giochi diplomatici. (Andrea Tornielli)
- Io non sono né liberale, né nemico del papato, come le mie opere rendono testimonianza: io non sono né ingannato né illuso, né ho bieche e torte idee contro la Santa Sede: prima di scrivere ho studiato profondamente, e per formare un giudizio adeguato ho visitato personalmente quasi tutto il territorio, e scrivo con piena coscienza: il governo del cardinale Antonelli è cattivo, non già per manco di leggi, d'instituzioni, di codici e di esempli di antico valore, ma per baratteria moderna. Si perdoni ad un prelato che scrive «non calumniandi, sed medendi animo» questa parola, dopoché lord Russell[2] l'ha bandito per pessimo e peggiore del turco[3]. (Francesco Liverani)
- Nessuno pretende, ai nostri giorni, sapienza dal prete cattolico, cardinale Antonelli, perché la sapienza, che è il vero, del vero si alimenta, cresce, si fa robusta, si dilata col solo vero e pel solo vero – e molto meno v'ha chi pretende dal prete sapienza politica; ma il veder voi cosi povero di questa, da non accorgervi che col creare delitti, vi scavavate da voi stesso la fossa – da non comprendere che il servire tanto supinamente all'Austria, era un distruggere il papato, perché era un porre nelle mani del partito liberale quella spada a due tagli, che ha condotte le cose politiche di Roma al punto nel quale si trovano oggi, è cosa che passa veramente ogni credenza. (Pietro Ripari)
- Ucciso Rossi[4], il Papa [Pio IX] si mise interamente nelle braccia del cardinale Antonelli, il quale, come vedemmo, cospirò coi nemici dell'Italia per trafugare il Papa[5], e impedì che i più rispettabili uomini dello Stato potessero mai più avvicinarlo a fargli comprendere quanto grande era la sua responsabilità in faccia al suo popolo, all'Italia e alla Storia. (David Silvagni)
- I consigli della Francia e di altre nazioni (tutta Roma lo sà) erano pel cardinale Antonelli un soggetto umoristico; ed al Vaticano, fra i consiglieri del primo ministro[6], non v'era mai argomento di maggiore ilarità che una Nota della Francia, dell'Inghilterra, o di altro gabinetto. Fucilazioni, decapitazioni, inquisizioni, carcerazioni, esilii, destituzioni, precetti a non uscire di casa, minaccie, insulti di birri, giudizii senza garanzie, testimonii comprati, testimonii puniti, governo militare, pena del bastone, risorgimento del S. Uffizio alla medio-evo, corruzioni, milizie mercenarie, processi e condanne senza notizia o intervento degli accusati, pene ignote a tutte le legislazioni, delegazione del dritto di grazia di giustizia agli Austriaci, dilapidazioni finanziarie, monopolii, sistema di terrore universale, ecco il governo d'un decennio tenuto in nome di un Papa [Pio IX] da un così detto Cardinale di S. Chiesa!
- Mentre l'Europa civile saluta nella gioja l'incominciato risorgimento d'Italia, è ben deplorabile che la Curia Romana, guidata dal cardinale Giacomo Antonelli, ministro non di Sua santità ma degli interessi austriaci contro la Santa Sede e l'Italia, se ne mostri nemica implacabile.
- Nel 1846 fu assunto alla Sede di S. Pietro un Papa [Pio IX] che parve volere essere anche principe italiano, e mettersi in cammino col progresso della società. Delle sue lodi fu pieno il mondo, tutti i suoi sudditi lo adorarono, lo esaltarono nell'ebbrezza: se non che in mezzo ai suoi trionfi, l'Austria lo arrestò; e il Cardinale Antonelli che fu il suo vampiro e lo è ancora, si cacciò nel Vaticano e nel Quirinale[7], e disse – la mia casa è qui – e fattosi ivi un nido nuovo, e ricevute da Vienna tutte le istruzioni, ed il programma per la futura riazione, mise il Pontefice in contradizione con se stesso per distruggerne la fama e il prestigio, lo circondò di inganni con arti da restarne umiliato Lucifero, e compì l'opera promessa alla casa d'Asburgo.
Note
[modifica]- ↑ Citato in Andrea Tornielli, Pio IX, Mondadori, 2011, p. 245. ISBN 9788852018701
- ↑ John Russell, I conte di Russell (1792 – 1878), politico inglese.
- ↑ Russell, alla Camera dei Comuni, 3 maggio 1861. [N.d.A.]
- ↑ Pellegrino Rossi fu accoltellato sulle scale del Palazzo della Cancelleria il 15 novembre 1848.
- ↑ Il 24 novembre 1848, Pio IX lasciò nottetempo Roma per rifugiarsi nel Regno delle Due Sicilie, a Gaeta.
- ↑ Il cardinale Antonelli, durante il pontificato di Pio IX, era segretario di Stato della Santa Sede.
- ↑ Residenza dei papi fino alla presa di Roma del 1870.
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