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Giovanni Botero

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Giovanni Botero

Giovanni Botero (1533 – 1617), gesuita, scrittore e filosofo italiano.

Citazioni di Giovanni Botero

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  • Città s'addimanda una ragunanza d'uomini ridotti insieme per vivere felicemente, e grandezza di città si chiama non lo spatio del sito o il giro delle mura, ma la moltitudine degli abitanti e la possanza loro. Or gl'uomini si riducono insieme mossi o dall'autorità, o dalla forza, o dal piacere, o dall'utilità che ne procede.[1]
  • Se si ha da fortificare luogo alcuno, ciò deve essere a' confini più lontani. [...] Verso Sabina basterà Rieti, città assai buona et in paese abbondantissimo; et perciò non bisogna lasciar libero ai nemici.[2]
Della Ragion di Stato, edizione originale del 1589, frontespizio
  • [...] tra tutte le leggi non ve n'è alcuna più favorevole a' Prencipi, che la Christiana; perché questa sottomette loro, non solamente i corpi, e le facoltà de' sudditi, dove conviene, ma gli animi ancora, e le conscienze; e lega non solamente le mani, ma gli affetti ancora, e i pensieri [...].[3]

Incipit di alcune opere

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Aggiunte alla Ragion di Stato

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Delle arti essercitate dall'huomo, alcune sono talmente padrone della materia, attorno alla quale elle si maneggiano, che nelle loro operationi sempre conseguiscono l'intento, & il fine. tale è l'Architettura, la Pittura, la Scoltura, e tutte quelle, che si affaticano attorno legno, ferro, lana, seta, e si fatte cose. Alcune altre, perche non hanno dominio pieno sopra la materia: ma vi trouano contrasto, e resistenza, non sempre arriuano al lor fine. tale è l'Agricoltura, la Nauigatoria, la Medicina, la Politica, e sopra tutto, l'arte Militare, il cui fine è vincere.

Della Ragion di Stato

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Ragione di Stato si è notitia de' mezi, atti à fondare, conservare, et ampliare un Dominio: egli è vero, che, se bene, assolutamente parlando, ella si estende alle tre parti sudette, nondimeno pare, che più strettamente abbracci la conservatione, che l'altre; e dell'altre due più l'ampliatione, che la fondatione: e la causa si è; perché la ragione di Stato suppone il Prencipe, e lo Stato, che non suppone, anzi precede affatto la fondatione, come è manifesto; e l'ampliatione in parte: ma l'arte del fondare, e dell'ampliare è l'istessa; perché chi amplia giuditiosamente ha da fondare quel, che amplia, e da fermarvi bene il piede.

Note

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  1. Da Delle cause della grandezza e magnificienza delle città.
  2. Dalle Relazioni universali, Venezia, 1618, pp. 30-50; citato in Marilena Giovannelli, Inventario dell'archivio storico del comune di Rieti, Direzione generale per gli archivi, 2010.
  3. Da Della Ragion di Stato, libro II, cap. Modi di propagar la Religione, p. 94.

Bibliografia

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Altri progetti

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Opere

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