Giunone

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Giunone abbigliata dalle grazie (A. Appiani, 1811 ca.)

Giunone, divinità della religione romana.

Citazioni di Giunone[modifica]

Publio Virgilio Marone, Eneide[modifica]

  • Se mover contra lui non posso il cielo, | moverò l'Acheronte. (libro VII)
  • A che mi tenti, | perch'io rompa il silenzio, e mostri il duolo | c'ho portato nel cor gran tempo ascoso? (libro X)
  • Sempre Lazio sia Lazio, e sempre Albani | sian d'Alba i regi, e la romana stirpe | d'italica virtù possente e chiara. (libro XII)

Citazioni su Giunone[modifica]

  • Ma già contezza avea ch'era di Troia | per uscire una gente, onde vedrebbe | le sue torri superbe a terra sparse, | e de la sua ruina alzarsi in tanto, | tanto avanzar d'orgoglio e di potenza, | che ancor de l'universo imperio avrebbe: | tal de le Parche la volubil rota | girar saldo decreto. Ella, che tema | avea di ciò, non posto anco in oblio | come, a difesa de' suoi cari Argivi, | fosse a Troia acerbissima guerriera: | ripetendone i semi e le cagioni, | se ne sentia nel cor profondamente | or di Pari il giudicio or l'arroganza | d'Antigone, il concubito d'Elettra, | lo scorno d'Ebe, alfin di Ganimede | e la rapina e i non dovuti onori. (Publio Virgilio Marone, Eneide)
  • Mi sorprendi a letto con un ragazzino e, con tono severo, | moglie, mi sgridi dicendo che un culo ce l'hai anche tu. | Quante volte Giunone disse la stessa cosa al lascivo Giove! | Ma lui dorme con Ganimede, che non è più un ragazzo. (Marco Valerio Marziale)
  • Un seno gonfio, color dell'ambra, magnifico e arrogante nel suo turgore: così doveva apparire la poppa divina di Giunone, quando una goccia del suo latte, dilatatasi a dismisura, aveva creato la grande Galassia che tagliava in due il cielo notturno con la sua caligine di stelle. (Danila Comastri Montanari)

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