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Nino Oxilia

Al 2024 le opere di un autore italiano morto prima del 1954 sono di pubblico dominio in Italia. PD
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Nino Oxilia

Nino Oxilia (1889 – 1917), giornalista, regista, scrittore e poeta italiano.

Gli orti

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  • Noi andavamo. La notte in alto moriva, trafitta | da piccole stelle rare. | L'automobile chiusa parea scivolare | nella tenebra fitta. | Parea scivolare come oasi di luce errabonda | e il riflesso svelava all'improvviso | un casolare, un viso, | apparsi, riassorbiti nella tenebra profonda. (da Io porto in me un'oasi di luce)
  • Come le suore in atto di preghiera | premono tra palma e palma | l'immagine della Vergine Maria, | così porto nel mio cuore | un'oasi di luce, un'armonia, | di sorriso e di calma. (da Io porto in me un'oasi di luce)
  • Vieni, dammi la mano; | è bene che rincasiamo. | Non dirmi nulla: io so bene | perché tu piangi. | Andiamo, mia piccola, vieni. – | Tu piangi perché fa sera. (da È tardi)
  • Io maschio ben costrutto | per l'amore ed avvezzo agli sportivi | giochi fisici, io, l'uomo dai lascivi | impeti, l'uomo in cui l'istinto è tutto, | io sono triste. || Io fecondo animale | che non conosco il rispetto | dell'altalena sociale, | e mi compiaccio dando lo sgambetto | alle dottrine dell'intelligenza, | saltando di piè pari sopra il petto | della menzogna detta convenienza, io sono triste. (da Contraddizione)
  • E tu cantavi la provincia, | le tragedie dei burattini, | il suono dell'Avemaria; | cantavi le domeniche | piene di sole e di malinconia | e aspettavi di morire, Sergio Corazzini! (da Il saluto ai poeti crepuscolari)

Bibliografia

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Filmografia

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Altri progetti

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