Guido Valabrega

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Guido Valabrega (1931 – 2000), storico e accademico italiano.

La rivoluzione araba[modifica]

  • Aflak, in Francia sembrò inizialmente avvicinarsi alle posizioni marxiste, ma ritornato in patria ebbe l'impressione che la realtà nazionale sfuggisse agli schemi della lotta di classe che gli parevano validi in Europa. (p. 201)
  • In concreto il partito della rinascita pose al centro dei suoi interessi il problema del nazionalismo e dell'unità dell'Oriente arabo, tendendo a farlo coincidere con una vaga esigenza socialista e riformatrice. (p. 201)
  • Grazie all'atteggiamento neutralista, la R.A.U. assumeva un posto di eccezione rilievo tra i paesi ex-coloniali e giovandosi dell'aiuto del blocco sovietico elaborava una serie di programmi di trasformazione economica atti a vincere una volta per sempre il sottosviluppo: dighe e ponti, elettrificazione, ferrovie, acciaierie e poi riforma agraria e compagnie nazionali per lo sfruttamento del petrolio. Queste le magiche parole - ma non erano per nulla soltanto parole - che più sovente ricorrevano nei piani e nei discorsi dei dirigenti della R.A.U. sollevando echi d'entusiasmo ad Amman, a Riyad, a Beirut, a Baghdad. (p. 228)
  • [Sulla Rivoluzione del 14 luglio] Mentre la rivoluzione egiziana del '52 ebbe quasi il carattere d'una resa della monarchia di fronte all'incalzare dell'oposizione per l'impotenza a risolvere i problemi del paese, la rivoluzione irakena del '58 ebbe aspetti di scontro più violento e cupo, esaltante e travolgente. (p. 244)
  • In conclusione, Karrim el-Kassem, sia per l'indole chiusa ed impulsiva, sia per motivi di più sottile calcolo politico, aveva sempre rifiutata la costituzione d'organi del potere regolari, rispondenti a precisi compiti, sostituibili o modificabili secondo modalità prefissate: fu proprio questa inamovibilità che finì col perderlo; la coalizione delle opposizioni, alla quale non aveva saputo resistere il marcio regime monarchico, travolse anche il capo rivoluzionario spostatosi su orientamenti oramai per i più inaccettabili. (pp. 261-262)

Bibliografia[modifica]

  • Guido Valabrega, La rivoluzione araba, dall'Oglio editore, 1967

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