Abd al-Karim Qasim

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Abd al-Karim Qasim

Abd al-Karim Qasim (1914 – 1963), militare e politico iracheno.

Citazioni di Abd al-Karim Qasim[modifica]

  • La rivoluzione irachena non era diretta contro un altro paese ma contro gli elementi corrotti dell'Irak che violavano la legalità e sfruttavano a loro beneficio le ricchezze nazionali. L'idea della necessità della rivoluzione è sorta in me al termine del corso per allievi ufficiali seguito all'accademia militare nel 1934, quando mi resi conto del deterioramente delle condizioni interne irachene. Gli anni passavano e la situazione non faceva che peggiorare.[1]
  • Siamo decisi a difendere la nostra Repubblica fino all'ultimo soldato, fino all'ultima goccia di sangue. Il fatto che le potenze occidentali non riconoscano il nostro governo non ci preoccupa. Poiché non abbiamo piani aggressivi nei confronti di altri paesi e rispettiamo i regimi politici delle altre nazioni. Siamo certi che tutti finiranno per riconoscere la rivoluzione irachena, voluta e applaudita dal popolo.[2]
  • [Su una possibilie unione dell'Iraq con la RAU] Una decisione di tale natura non può essere presa da un uomo solo, ma da tutto il popolo. La grande nazione araba, certamente, è destinata a diventare una realtà storica, ma bisogna che i paesi i quali, spiritualmente, la compongono da sempre, si emancipino sulla strada del progresso sociale. Non si tratta tanto di un problema di capi e di bandiere, quanto di un problema di effettiva unità, da realizzarsi sotto la spinta delle tradizioni comuni e degli interessi reciproci.[2]
  • Sono il figlio del popolo. Giuro davanti a Dio che mi sacrificherò per voi. Offrirò la mia vita per difendere il popolo iracheno. (Discorso, 5 agosto 1958)
I am the son of the people. I pledge before God that I will sacrifice myself for your sake. I shall offer my life in defence of the Iraqi people.[3]
  • Spero che le truppe straniere vengano presto ritirate dal Libano e dalla Giordania, perché la loro partenza è inevitabile. I paesi del Medio Oriente sono i più qualificati per proteggere da soli i propri interessi nazionali. (Dichiarazione, 7 agosto 1958)[4]
  • L'attuale situazione in Giordania è provocata dal fatto che re Hussein non rappresenta gli interessi del popolo giordano. (Dichiarazione, 7 agosto 1958)[4]
  • Noi preferiamo progredire lentamente piuttosto che con precipitazione. Il nostro piano è la riunione graduale degli arabi e prego l'Onnipotente di benedire i nostri sforzi e di aiutarci a realizzare il nostro scopo con saggezza e lungimiranza, in modo da soddisfare l'intera nazione araba. (Dichiarazione, 29 agosto 1958)[5]
  • Cooperiamo con gli stati arabi fraterni [...] sulla base degli interessi individuali dei suddetti stati. (Discorso, 26 novembre 1958)
We cooperate with our brotherly Arab states... on the basis of the individual interests of those Arab states.[6]
  • Il popolo iracheno è costituito da nazionalità fraterne che si sono amalgamate per difendere l'esistenza dell'eterna Repubblica irachena. [Per questo] dichiariamo sempre «lunga vita all'unità irachena, poiché in essa sta la nostra forza.» (Discorso, marzo 1959)
The Iraqi people consist of brotherly nationalities which have amalgamated in order to defend the existence of the eternal Iraqi Republic. [This is] why we always declare 'long live true Iraqi unity, for in it lies our strength.'[7]
  • I comunisti iracheni sono dei patrioti che hanno sempre servito gli interessi del paese ed hanno sempre cooperato strettamente con la popolazione per la salvaguardia della Repubblica. (Dichiarazione, 30 maggio 1959)[8]
  • Non voglio in nessun caso che i partiti o le tendenze, qualunque sia il colore, penetrino nei ranghi delle forze armate. (Discorso, giugno 1959)
I do not wish parties or tendencies, whatever the color, to penetrate into the ranks of the armed forces under any circumstances.[9]
  • Fratelli miei, la religione dello Stato è l'Islam, è vero. Tuttavia la libertà di culto è garantita dalla nostra Costituzione. Tutte le confessioni hanno diritto al rispetto. La nazione irakena, inoltre, non è composta unicamente di arabi. Essa comprende anche kurdi, gli armeni, i turkmeni ed altre minoranze. Precisamente tale unione è alla base della nostra rivoluzione. (Discorso, marzo 1960)[10]
  • L'imperialismo britannico prosegue la politica anacronistica dell'invio delle cannoniere e vorebbe perpetuare il sistema delle zone d'influenza. Il popolo iracheno ha lottato per più di quarant'anni contro i colonialisti inglesi e ha finito col trionfare con la rivoluzione del 14 luglio del 1958. Noi proseguiremo la lotta rimanendo sul terreno della legalità sino alla completa evacuazione delle truppe britanniche dal Golfo Persico e fino al ritorno di Kuwait alla madre patria. (Dichiarazione, 6 luglio 1961)[11]
  • [Sulle società petrolifere] Se tali società non vogliono riconoscere i diritti del popolo dell'Irak, saremo costretti a far valere i nostri diritti con altri metodi. (Dichiarazione, 15 luglio 1962)[12]
  • [Ultime parole] Voi potete uccidermi, ma il mio nome resterà legato alla storia del popolo iracheno.[13]

Da Primo incontro con il gen. Kassem, l'uomo che ha combattuto re Feisal

La Stampa, 25 luglio 1958

  • Io sono un figlio dell'esercito e della nazione. Non volevamo impiegare le armi, ma, come sapete, un proverbio arabo dice che quando i modi pacifici non ottengono risultati bisogna usare la forza.
  • Dal giorno in cui lasciai la Scuola militare, ossia nel 1934, mi resi conto che l'amministrazione e la politica di questo Paese andavano di male in peggio. Decisi quel giorno stesso che era necessaria un rivoluzione. Ma come ufficiale di prima nomina non ero in grado di compiere un solo passo per eliminare gli elementi corrotti. Coloro i quali ricercavano solo i benefici personali erano troppi e il loro numero aveva modo di aumentare continuamente anche per l'incoraggiamento di quanti reggevano le redini del governo contro la volontà del popolo. Tre anni fa divenni comandante di brigata e da allora mi misi in contatto con altri ufficiali irakeni e con alcuni civili.
  • [Su Abd al-Salam Arif] Egli è un amico e condivide le mie idee. Era mio allievo nel collegio militare nel quale insegnavo, mi resi conto che era un ottimo cadetto e lo tenni presente.
  • Ho letto negli occhi e nei moti del popolo irakeno che questo era il momento giusto. Il piano fu preparato accuratamente e segretamente, fondato sull'importante elemento sorpresa. Presi la decisione di iniziare la rivoluzione con gli ufficiali e la collaborazione di sinceri elementi popolari.
  • Il nuovo regime dell'Irak è l'emanazione della volontà popolare. Io personalmente sono pronto a sacrificare la mia vita per garantire la sicurezza del Paese, la prosperità del popolo e le fondamenta della Repubblica dell'Irak.

Da Dichiarazioni di Kassem sui partiti politici nell'Irak

L'Unità, 27 maggio 1959

  • La nostra rivoluzione ha dato al popolo un sistema repubblicano; lasciamo quindi che esso esprima la sua opinione e crei liberamente sindacati ed organizzazioni sociali. La rivoluzione irakena ha inoltre dato alle donne gli stessi diritti degli uomini, e la possibilità di partecipare alla vita politica.
  • Non sono membro di alcun partito, classe o gruppo. Io appartengo a tutti: tutti sono il mio gruppo.
  • Non pensate che io sia contro la libertà, al contrario. Coloro che vogliono dare al popolo la massima libertà possibile, non potrebbero ottenere quello che noi abbiamo ottenuto.
  • Non voglio che esistano differenze. Abbiamo studiato le idee dei nostri fratelli comunisti, nazionaldemocratici ed altri: tutti sono democratici che lavoreranno nell'interesse del popolo.

Principles of 14th July revolution[modifica]

Dal discorso al secondo congresso dei partigiani della pace

Bagdad, 14 aprile 1959

  • A noi, al popolo, fu negato il diritto anche solo di accennare alla parola pace o partigiani della pace e chiunque fosse connesso con loro doveva soffrire in prigione, come se fosse un crimine imperdonabile. Ma ora, dopo che il popolo è stato liberato dalla schiavitù e che è sorta su di noi l'alba del 14 luglio, questa Repubblica e i suoi figli sono stati liberati e d'allora si sono messi in marcia sul cammino della libertà.
We, the people, were denied of the right even to mention the word peace or peace partisans and everyone related to them had to suffer from imprisonment as if it were an unpardonable crime. But now, after the people have been liberated from slavery, and after July 14 ha dawned on us, this Republic and her sons have been liberated and have been marching on the path of freedom ever since.
  • La pace è vittoriosa sempre e per sempre. Ricordate che un'aggressione ebbe successo e non fu rovinosamente sconfitta dall'ultimo colpo? L'aggressione, che sia collettiva o unilaterale, è destinata inevitabilmente ad essere sconfitta. Se date solo un'occhiata alle corti e ai giudici, vedrete che esse furono instaurate per battere l'aggressione, o chiunque pensi ad essa. Queste corti e questi giudici stanno lavorando solo per amore della pace e per porre fine all'aggressione. Questa nobile idea dovrebbe prevalere in tutto il mondo.
Peace is victorious always and for ever. Do you remember that aggression gained success and was not crushed by the last blow? Aggression, whether collective or unilateral, is inevitably to be crushed. If you just glance at courts and judges you will see that these courts and judges were formed to crush aggression or anyone who thinks of aggression. These courts and judges are only working for the sake of peace and ending aggression. This noble idea should prevail all over the world.
  • Indubbiamente, sono fiero del popolo. Io provengo dal popolo e sono il figlio del popolo. Lavorerò per il popolo, sacrificherò la mia vita per la libertà di questo popolo e per salvaguardarlo, proteggerlo e fargli da scudo contro ogni male.
No doubt, I am proud of the people. I am from the people and I am the son of the people. I will work for the sake of the people. I will sacrifice my life for the liberty of this people and safeguarding, protecting and preserving it from all evils.
  • Fratelli! Ho l'onore di essere fra di voi, e sono fiero di essere nelle vostre fila. Giuro all'Onnipotente che lotterò sempre per la pace. Quanto alle forze dell'Esercito che abbiamo preparato, le abbiamo preparate ad affrontare coloro che attentano alla pace. Siamo uno Stato pacifico e neutrale. Non attacchiamo nessuno, ma chiunque ci attacchi senza motivo (e inizi ad aggredire), noi lo fermeremo.
Brothers! I have the honour and I am proud to be in your ranks, and I pledge the Almighty that I will always struggle for the sake of peace. As for the forces of the Army which we have prepared, we prepared them to face those who attack peace. We are a peaceful and a neutral state. We attack no one, but anyone who attacks us and starts aggression, we will stop him.
  • La libertà dell'individuo si fonde nella libertà di tutti e serve la libertà di tutti.
The freedom of an individual merges in the freedom of all and serves the freedom of all.
  • Ho annunciato prima che sono al di sopra delle tendenze e delle mode, al di sopra delle politiche dei partiti e dei partiti politici. Questo perché mi impegno per il popolo nel suo insieme, per servirlo.
I had previously announced that I am above trends and leanings, above party politics and political parties. This is because I strive for the people as a whole to serve them.
  • Sto con tutti i partiti di ogni colore se i loro obbiettivi sono di servire la patria, la libertà e la pace. Niente, neppure la religione, i partiti politici, la lingua o la nazionalità mi allontanerà da essi. Sto con loro, e marceremo sempre fianco a fianco nel corteo della libertà e della pace.
I am with all the parties of all trends if their aims are to serve the homeland, freedom and peace. Nothing will keep me far from them, neither religion, political parties, language nor nationality; I am with them and we will always march forward hand in hand in the procession of freedom and peace.

Dal discorso della prima festa dei lavoratori

Shaab hall, Bagdad, 1 maggio 1959

  • Fratelli! Sono finiti i giorni in cui i lavoratori e i contadini soffrivano aspramente. Li proteggiamo tutti, e anch'io sono protetto. Siamo tutti sotto la protezione del popolo. Lavoriamo per il popolo e traiamo forza da esso.
Brothers! The days have gone when the workers and the toilers used to suffer bitterly. We protect all of the them. And I am under the protection. All of us are under the protection of the people, we work for the people and derive strength from them.
  • Il lavoratore e il datore di lavoro adesso sono fratelli inseparabili l'uno dall'altro. I giorni dello sfruttamento di tutti a beneficio del singolo sono finiti. Il lavoratore e il datore di lavoro adesso sono fratelli che lavorano fianco a fianco in armonia e solidarietà per il popolo e per l'immortale Repubblica irachena.
The worker and the employer are now brothers who cannot be separated one from the other. The days of exploitation of the whole for the benefit of the individual have gone. The worker and the employer are now brothers, working side by side in harmony and solidarity for the people and the immortal Iraqi Republic.
  • Fratelli lavoratori! Se desiderate porre fine all'imperialismo, dovrete sforzarvi di lavorare un'ora in più. Ciò incrinerà la struttura impiantata dallo straniero e dal colonizzatore. Un'ora di lavoro in più può minare la struttura edificata dagli imperialisti e minacciare la loro esistenza.
Brother workers! If you wish to stamp out imperialism, you have to exert yourself to work an extra hour. This will undermine the structure of the foreigner and the coloniser. An extra working hour can undermine the structure of the imperialists and threaten their existence.
  • Gli intrighi e i trucchi degli imperialisti non ci inganneranno più. Il nostro impegno non verrà più interrotto con inconsistenti pretesti. Lavoriamo per realizzare un migliore e più luminoso avvenire, assicurando la libertà e la prosperità non solo a noi stessi, ma alla posterità.
No longer shall the intrigues and mischief-making of the imperialists deceive us. No longer shall our work be interrupted under flimsy pretexts. We are working to attain a bright and better future, ensuring freedom and prosperous living not only to ourselves but to posterity.
  • Fratelli! L'Esercito e il popolo si sono fusi in una singola entità. Sono diventati una fonte di forza che desta preoccupazione negli stranieri. Lo straniero, insieme all'imperialismo, ha perciò cominciato ad adoperare altri mezzi per creare divisioni nelle nostre fila in modo da sopraffarci. Ma questi tentativi da parte degli imperialisti di dividere le nostre fila si sono esauriti da molto tempo. Adesso l'imperialismo tenta di dividere le nostre fila insistendo sulla formazione di partiti angusti e raggruppamenti ristretti. Lo scopo è di metterci l'uno contro l'altro mentre gli stranieri e gli imperialisti stanno seduti a guardare. Ma conficcheremo una pietra nella bocca dell'imperialismo. Sconfiggeremo l'imperialismo e chiuderemo i varchi fra di noi sotto i suoi occhi. I gruppi parrocchiali e l'appartenenza a un partito in questo momento non sono di alcun beneficio al paese [...] Lo scopo di ciò è di creare divisioni, di indebolirci e metterci l'uno contro l'altro. Siamo in un periodo di transizione. Abbiamo determinato di proteggere le conquiste della nostra Rivoluzione a qualsiasi costo.
Brothers! The Army and the people have merged into a single entity. They have become a source of strength which is worrying the foreigners. The foreigner, along with imperialism, therefore began to resort to other means to split up our ranks so as to overcome us. But these attempts on the part of the imperialists to split up our ranks have gone long ago. Imperialism now tries to split up our ranks by calling for narrow parties and restricted groupings. The purpose of this is to play one against the other, while the foreigners and the imperialists will sit as spectators. But we shall thrust a stone in the mouth of imperialism. We shall overcome imperialism and we shall close this gap in its face. The parochial groupings and party affiliation at this time are of no benefit to the country [...] The purpose of this is to create disunity and weaken our strength and play one against the other. We are in a period of transition. We have resolved to protect the gains of our Revolution at any rate.
  • Alcuni sono venuti da me e hanno detto: «Capo, vorremmo che tu formassi un partito, salvandoci così da questi partiti e da questi gruppi». La mia risposta fu che siamo in un periodo di transizione e che il mio partito è l'intero popolo, e che io appartengo al partito del popolo. Siamo tutti nel partito di Dio, il partito del diritto e della giustizia.
Some people have come to me and said: "O leader, we wish you would form a party, thus saving us from these parties and groupings". My answer was that we are in a period of transition and that my party is the entire people, and I belong to the party of the people. All of us are the party of God, party of right and justice.
  • La donna, la vostra sorella, ha ottenuto la vittoria. Prima o poi, condividerà con voi le responsabilità dell'amministrazione. Nello stesso modo, il contadino ha ottenuto la vittoria, e anche il datore di lavoro. In passato, il datore di lavoro temeva per la sua vita e per la sua proprietà. Ora, il datore di lavoro e l'operaio sono fratelli che lavorano insieme, nella prosperità come nell'avversità, per difendere le conquiste della Repubblica irachena. Lavorano costantemente non per un qualsiasi effimero interesse egoistico, ma nell'interesse del popolo.
The woman, your sister, has achieved victory. She will share with you, sooner or later, the responsibilities of administration. The peasant, likewise, has achieved victory, and so has the employer. Formerly, the employer used to fear for his life and for his property. Now, the employer and the worker are brothers working together in both prosperity and adversity to protect the gains of the Iraqi Republic. They work constantly not for any transient selfish interest but for the interest of the people.
  • Fratelli! Vogliamo di più dal vostro lavoro. Vogliamo da voi il lavoro e la perfezione. Vogliamo da voi lavoro continuo. Ogni giorno dev'essere impiegato per accumulare benefici per questa patria e il suo popolo.
Brothers! We want from you more work. We want from you work and perfection. We want from you continuous work. Every day must be utilized to accumulate benefits for this homeland and this people.
  • Per quanto riguarda questi traditori, i loro giorni sono finiti e sono stati umiliati di fronte al popolo. Il popolo si è armato con la pazienza e la fede. Insisto sulla cooperazione e la tolleranza fra il popolo. Quanto all'esecuzione o la non-esecuzione dei traditori, è una questione che sta a noi decidere.
As to these traitors, their days are gone and they have been dwarfed in front of the people. The people have become armed with patience and faith. I insist on the co-operation and tolerance among people. As to the execution or non-execution of the traitors, this is a matter which is left for us to decide.

Dal discorso del primo giorno di Id al-adha

16 giugno 1959

  • Tutti voi conoscete tutti quale era la situazione prima della Rivoluzione. Sapete tutti del regime che abbiamo annientato. Era quel regime che distruggeva spietatamente tutte le persone sincere che gli si opponevano nel corso della lotta per Dio, per il popolo e per la patria. (16 giugno 1959)
All of you now what the situation was before the Revolution. All of you know of the regime which we have exterminated. It was that regime which was mercilessly destroying all the sincere people who stood in its way in the course of the struggle for God, for the people and for the homeland.
  • Non siamo contrari ai partiti, né siamo contrari ai gruppi leali. Stiamo sempre dalla loro parte, aiutandoli ad attraversare l'oceano di questa vita. A noi non piace che le mode e le tendenze di questi partiti s'infiltrino per qualsiasi ragione nei ranghi dell'Esercito. Fratelli, il motivo di questo è salvaguardare l'unità dell'esercito e renderlo sempre disponibile a servire il popolo e la sua libertà. (16 giugno 1959)
We are not against parties nor are we against the loyal groups, we are always with them, helping them across the ocean of this life. We do not like that the trends and leanings of these parties should get into the ranks of the Army under any circumstances. The reason for this, brothers, is to preserve the unity of the Army and make it always ready to serve the people and the freedom of the people.
  • Non vogliamo subordinarci a nessuna potenza. Saremo amici delle potenze del mondo. Saremo amici sinceri delle potenze che sono sincere nelle loro intenzioni e nella loro amicizia con noi. (16 giugno 1959)
We do not wish to become subordinate to any power. We will be friends with the powers of the world. We will be sincere friends to the powers that are sincere in their intentions and their friendship to us.

The historical extempore speech at the Reserve Officers' College[modifica]

  • Siamo in una nuova era. L'Onnipotente ci ha destinati a servire questo paese, e ci ha aiutati ad ottenere la vittoria nella nostra Rivoluzione, il cui scopo era di distruggere l'ingiustizia e la tirannia, a causa delle quali abbiamo sofferto per molti lunghi anni.
We are in a new era. The Almighty has destined us to serve this country and helped to succeed in our Revolution, which aimed at destroying injustice and tyranny, from which we suffered for many long years.
  • La ricchezza del paese fu rapinata e sprecata nell'interesse dell'imperialismo e dello straniero. In effetti, tutto in questo paese fu sfruttato a vantaggio dello straniero. Il figlio del popolo viveva in condizioni di vita miserevoli. Fu umiliato ed insultato. Se fossimo stati pazienti per un po', sarebbe stato solo per l'esplosione più grande: in un solo giorno, il popolo esplose insieme all'Esercito, e distrusse gli idoli che seguivano gli stranieri.
The wealth of the country was robbed and wasted in the interest of imperialism and the foreigner. In fact, everything in this country was exploited for the foreigner. The son of the people was living in miserable conditions. He was humiliated and insulted. Had we been patient for a time, it would have only been for the greatest explosion, as our people exploded with the Army in one day and destroyed the idols who were following the foreigners.
  • La pazienza vi gioverà in ogni ora, ogni volta e in ogni occasione. Vi aiuta a superare il vostro avversario, per quanto forte possa essere. Vi aiuterà in tempi di avversità e difficoltà, durante le battaglie, in guerra e in pace.
Patience will benefit you in every hour, every time and every opportunity. It helps you to overcome your opponent, howsoever strong he may be. It will help you in times of distress and hardships, in battles and in war and peace.
  • Fratelli: vi consiglio di non attaccare nessuno dei vostri fratelli, anche se vi feriscono o oltrepassano i limiti dell'ingratitudine. La forza di ognuno di voi è la forza dell'altro.
Brethren: I advise you to avoid attacking any of your brothers even if he harms you or surpasses the limits of ingratitude. The strength of any one amongst you is the strength of the other.
  • Questo paese è diventato una Repubblica indipendente con piena sovranità. Questo è stato stabilito nella nostra costituzione interinale. Questo paese deve essere condiviso dai cittadini, gli arabi e i curdi. Questa entità non è in alcun modo divisibile. Nessuno può dividere o disintegrare la Repubblica dell'Iraq dal nord al sud e dall'est all'ovest.
This country has become an independent Republic with complete sovereignty. This has been laid down in our Interim Constitution. This country is to be shared by the citizens, the Arabs and the Kurds. This entity is indivisible in any way. No one can divide nor disintegrate the Republic of Iraq from the North to the South and from the East to the West.
  • Fratelli miei: dopo che il nemico fallì nel penetrare attraverso questo punto è ricorso al creare intrighi e dissenso fra i fratelli, e al suscitare dubbi nella mente del popolo. Così, uno dice che questo è un nazionalista, l'altro dice che questo è un comunista, mentre un altro ancora dice che questo è un baʿthista o un democratico. Io dico che questo individuo è un patriota, un figlio di questo paese.
My Brethren: The enemy who failed to penetrate through this point resorted to creating intrigues and dissension among the brothers and causing doubt in the minds of the people. So, one says that this is a Nationalist, the other says that this is a Communist, while yet another says that this is a Baathist or a Democratic. I say that this (the individual) is a Patriot - the son of this country.
  • I nostri scopi sono il lavoro svolto qui e l'aiuto che diamo ai nostri fratelli. Prendiamo ad esempio la nostra sorella, l'Algeria, che lotta contro le forze oppressive e fa del suo meglio per liberarsi ed ottenere l'indipendenza. Offriamo il nostro aiuto all'Algeria con piena sincerità e fiducia nella giustizia. Abbiamo giurato di protrarre il nostro sostegno all'Algeria fino a che l'Algeria sia liberata.
The work which is done here and the help which is extended to our brothers are our aims. Take our sister Algeria which is struggling against oppressive forces and making best efforts for liberation and independence. We extended our aid to Algeria with full sincerity and faith in justice. We have pledged to continue our help to Algeria until Algeria is liberated.
  • Raggiungeremo i nostri scopi, uno dei quali è il governo collettivo e la fine dell'autocrazia e della dittatura. È il popolo che governa, il padrone assoluto, e un singolo non ha alcun diritto di dirigere gli affari del popolo. L'individuo, per quanto possa vivere, morirà, mentre il popolo resterà. Stiamo lavorando per le generazioni future e per il benessere del popolo. Abbiamo combattuto in Palestina per il popolo e per riscattare la sua libertà. Stiamo ancora lottando e non lesineremo alcuno sforzo; non abbiamo fallito nel nostro lavoro per Dio né abbiamo mancato di essere disinteressatamente al servizio del popolo, la nostra guida.
We will achieve our goals, one of which is the collective rule and the end of autocracy and dictatorship. The people are the ruler, the absolute master, and an individual has no right to direct the affairs of the people. The individual, how long he may live, will die but the people will remain. We are working for the future generations and for the welfare of the people. We fought in Palestine for the sake of the people and to regain their liberty. We are still fighting and will not spare any effort, nor would we fail in our work for the sake of God and nor would we fail to be selfless in the service of the people, our guide.
  • Potremmo esserci impegnati ad sostenere la libertà del popolo in modo da poterne godere noi stessi i frutti. Lavoriamo per amore di Dio e per il popolo. Non ci serve essere conosciuti, e non abbiamo bisogno della propaganda. Lavoriamo per amore di Dio e sappiamo che per quanto a lungo possiamo vivere, infine moriremo e il popolo rimarrà. Il dominio assoluto è del popolo e non dei singoli.
We may have pledged to support the freedom of the people so that we ourselves may enjoy the results. We are working for the sake of God and for the sake of the people. We do not need to be known, nor do we need propaganda. We work for the sake of God and we know that how long we may live, we will ultimately die and the people will remain. The absolute rule is by the people and not by individuals.
  • L'Iraq si sforza di salvaguardare gli interessi dei suoi figli entro il quadro della vera unità nazionale e gli interessi generali dei suoi fratelli entro il quadro arabo. Vi chiedo, ci sono frontiere di stato estero fra noi e la Siria? C'è un paese straniero fra noi e la Siria? Dove si trova? Ci sono frontiere di stato estero tra l'Egitto e il Sudan, o tra l'Egitto e la Libia? Sono tutte le frontiere dei nostri fratelli.
Iraq strives to safeguard the interests of her sons within the framework of true national unity and the general interests of its brothers within the Arab framework. I ask you, are there any frontiers of a foreign country between us and Syria? Is there any foreign country between us and Syria? Where is it? Are there any frontiers of a foreign country between Egypt and Sudan, or between Egypt and Libya? All are the frontiers of our brothers.
  • [I giornali] parlano del nazionalismo come se fosse la proprietà di un singolo, o come se fosse limitato a un solo gruppo. Il nazionalismo è proprietà di tutti. Nessuno può impossessarsi di esso come di una sfavillante parola che seduce i cuori degli stolti.
They are talking of nationalism as if it were the property of an individual or as if it were confined to one group only. Nationalism is the property of all. Nobody can take possession of it just as a glittering word which attracts the hearts of stupid people.

Attribuite[modifica]

  • Morte agli imperialisti! Ridate il Kuwait alla sua patria!
Death to the imperialist! Return Kuwait to its homeland![14]
  • Non voglio essere lo zimbello del mondo e non voglio essere considerato come un altro Hitler che ingoia persone.
I don't want to be the joke of the world, and I don't want to be thought of as another Hitler swallowing up people.[14]

Citazioni su Abd al-Karim Qasim[modifica]

  • A quattro riprese, e sotto falsi pretesti, il traditore Kassem si è rifiutato di incontrarsi con me. Comprendo ora perché il dittatore irakeno evitava di farlo: l'odio più nero lo anima nei miei riguardi del nazionalismo arabo. Il traditore Kassem è diventato l'agente del comunismo internazionale nel mondo arabo. Infatti egli ha aperto le porte dell'Irak a tutti i dirigenti comunisti siriani i quali hanno preferito fuggire piuttosto che affrontare il nazionalismo arabo. (Gamal Abd el-Nasser)
  • In classico stile bonapartista, Qasim a volte usava i comunisti come paraurti contro Nasser e il Ba'ath, e scorrettamente si rivoltava contro di loro quando diventavano troppo esigenti. (Tariq Ali)
  • In conclusione, Karrim el-Kassem, sia per l'indole chiusa ed impulsiva, sia per motivi di più sottile calcolo politico, aveva sempre rifiutata la costituzione d'organi del potere regolari, rispondenti a precisi compiti, sostituibili o modificabili secondo modalità prefissate: fu proprio questa inamovibilità che finì col perderlo; la coalizione delle opposizioni, alla quale non aveva saputo resistere il marcio regime monarchico, travolse anche il capo rivoluzionario spostatosi su orientamenti oramai per i più inaccettabili. (Guido Valabrega)
  • Kassem era un nazionalista, nello stile del colonnello Nasser che aveva conquistato il potere al Cairo pochi anni prima. E altrettanto nazionalista era un suo compagno di congiura, il colonnello Aref, che cinque anni dopo uccise Kassem e ne prese il posto. (Sergio Romano)
  • Qualche cosa, indubbiamente, aveva fatto, dando impulso energico all'istruzione elementare (il novanta per cento degli irakeni erano analfabeti) e cominciando a distribuire le terre ai contadini; ma molto aveva sciupato, tra «opere del regime» e generale incapacità tecnica. (Ferdinando Vegas)
  • Tutte le sue energie e la sua abilità Kassem le ha consumate nel giocare l'una contro l'altra le forze che avevano fatto o appoggiato la rivoluzione: i nazionalisti, i comunisti ed i curdi. (Ferdinando Vegas)

Arminio Savioli[modifica]

  • Alto, ossuto, le guance scavate dall'ombra nerastra di una barba mal tagliata; occhi scintillanti sotto folte sopracciglia; mani e piedi grandi e robusti, sobrio nei gesti, prudentissimo nel linguaggio, cortese nei modi. Così ci apparve per la prima volta il gen. Abdel Karim el Kassem nel corso della sua prima conferenza stampa, in un'afosa stanzaccia del «Serraglio», la Presidenza del Consiglio irakeno, all'indomani del colpo di Stato che aveva spazzato via da Bagdad i capi di una corrotta monarchia e quel vecchio arnese dell'imperialismo britannico che era Nuri Es Said.
  • [Sulla Rivoluzione del Ramadan] Kassem si era messo, ormai, contro tutti. Contro i nasseriani, che sono ovviamente numerosi fra i giovani ufficiali; contro i comunisti, sempre più influenti - nonostante le persecuzioni - fra il proletariato, le masse studentesche e la elite intellettuale; contro gli inglesi, ponendo precise rivendicazioni sullo sceiccato del Kuwait; contro gli americani, che continuava ad attaccare con violenza verbale; contro i kurdi, che rappresentano una grossa minoranza nazionale in Irak. [...] Kassem, completamente isolato, prevedeva dunque la catastrofe imminente? È probabile. Il recente spostamento di una cinquantina di ufficiali sembra indicare che il dittatore si aspettava il colpo. È stata una mossa inutile. La sanguinosa parabola stava per chiudersi, e non c'era più scampo.
  • Quest'uomo dalle origini modestissime (era figlio di un falegname) e dal passato oscuro di ufficiale di carriera in un Paese senza più guerre dal '14-'18, aveva saputo agire con la destrezza, l'audacia e la tempestività di un consumato uomo politico.
  • Riccorrendo ad intrighi e provocazioni, lacerò in due tronconi i nazional-democratici, creò ad arte un grave attrito fra democratici kurdi e comunisti, e giunse fino al punto di creare un sedicente «Partito comunista» controllato dal governo, finanziato e autorizzato a stampare giornali legali.
    Decine di migliaia di cittadini ed ufficiali, fra cui molti comunisti, furono messi in campo di concentramento, o in prigione. Decine di comunisti furono condannati a morte. Kassem truccò le elezioni, sciolse e riorganizzò a suo modo il movimento sindacale, liquidò le associazioni giovanili, studentesche e femminili, soppresse il sindacato della stampa, e chiuse i giornali di sinistra. In una parola, distrusse ogni forma di vita democratica, raccogliendo tutto il potere nelle sue mani.

Bibliografia[modifica]

Note[modifica]

  1. Citato in Augusto Pancaldi, Il generale Abdul Karim Kassem preannuncia una nuova Costituzione e importanti riforme, L'Unità, 25 luglio 1958
  2. a b Citato in Kassem alla "Pravda": "Vogliamo essere amici dei Paesi socialisti L'Unità, 30 luglio 1958
  3. (EN) Citato in Karen Dabrowska e Geoff Hann, Iraq Then and Now: A Guide to the Country and Its People, Bradt Guides, 2008, p. 75.
  4. a b Citato in Nuove unità britanniche sono sbarcate dalla portaerei "Bulwark" in Giordania, L'Unità, 8 agosto 1958.
  5. Citato in Dichiarazioni irachene sull'unità araba, L'Unità, 30 agosto 1958.
  6. (EN) Citato in Malik Mufti, Sovereign Creations: Pan-Arabism and Political Order in Syria and Iraq, Cornell University Press, 1996, p. 115.
  7. (EN) Citato in Adeed Dawisha, Iraq: A Political History, Princeton University Press, 2013, p. 198.
  8. Citato in Kassem rende omaggio al patriotismo del P.C., L'Unità, 31 maggio 1959.
  9. (EN) Citato in Ibrahim Al-Marashi e Sammy Salama, Iraq's Armed Forces: An Analytical History, Routledge, 2008, p. 87.
  10. Citato in Guido Valabrega, La rivoluzione araba, dall'Oglio editore, 1967, p. 259
  11. Citato in La Gran Bretagna rifiuta di sgomberare il Kuwait, L'Unità, 7 luglio 1961.
  12. Citato in Battaglia tra kurdi e «regolari», L'Unità, 16 luglio 1962.
  13. Citato in Ricostruito ora per ora il colpo di Stato che rovesciò nell'Irak il regime di Kassem, La Stampa, 14 febbraio 1963.
  14. a b (EN) Citato in Kassem's Corner, Time, 21 luglio 1961.

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