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Iggy Pop

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Iggy Pop, ottobre 1977

Iggy Pop, nome d'arte di James Newell Osterberg Jr. (1947 – vivente), cantante e attore statunitense.

Citazioni di Iggy Pop

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  • Berlino è una città meravigliosa. Quando ci vivevo, l'atmosfera ricordava quella di un romanzo di spionaggio. Le persone, a Berlino, sapevano come affrontare le cose. Anche a livello musicale: la città, infatti, offriva tecnologie di registrazione e produzione molto migliori che altrove, il che contribuiva a renderla ancora più interessante.[1]
  • [Dopo aver ricevuto il premio come "leggenda vivente" ai Marshall Classick Rock Roll of Honour Awards] Dopo tutti questi anni vissuti nel selvaggio universo del rock, finalmente ottengo qualcosa. Tutte le altre persone che hanno ricevuto questo riconoscimento sono artisti straordinari, mi sento molto onorato e fortunato per essere entrato in questa lista.[2]
  • È ad Ann Arbor che il nostro gruppo e i nostri ideali si forgiarono. Fu veramente la nascita di un movimento.[2]
  • È un genere nel quale vengo collocato e attraverso il quale viene spiegato al pubblico che musica faccio. La trovo una cosa molto noiosa. Non sono un fan dell'etichetta punk.[3]
  • I momenti dai quali traggo maggior energia sono quando finisco di comporre un brano, mi siedo in studio e dopo averlo inciso me lo riascolto e realizzo che mi piace, in quel momento mi sento Dio.[2]
  • [Su David Bowie] Lui mi ha fatto risorgere. Il nostro rapporto di amicizia ha fatto sì che io mi salvassi da un annichilimento professionale e magari anche personale. Tantissime persone provavano curiosità per quello che io facevo, ma solo lui aveva veramente qualcosa in comune con me, era l'unica persona cui quello che facevo piaceva veramente, con cui potevo condividere quello che facevo. E anche l'unico che avesse davvero intenzione di aiutarmi, quando sono stato in difficoltà. Mi ha fatto davvero del bene.[4]
  • Per me lavorare con Zucchero è stata un'esperienza straordinaria. Il suono della sua voce e della sua chitarra mi fanno sognare. Penso che la sua voce abbia un feeling che ci porta indietro di secoli.[5]
  • Per girare una biopic su di me credo che si dovrebbe assumere Lindsay Lohan. Mi assomiglia ed è la sola con la personalità che ci vuole. Potrebbero appiattirle le tette con lo scotch, e poi è stata in prigione all'età giusta, quindi penso che vada bene per la parte.[2]
  • Quando ho sentito Nevermind, ho capito che quel ragazzo che cantava aveva una vibrazione, un qualcosa che sembrava quasi diabolico. Una sera sono andato a vederli ad un concerto: Cobain ha spaccato gli strumenti e poi si è gettato sul pubblico, poco dopo l'ho visto che andava in un bar, e aveva addosso una maglietta degli Stooges. Mi sono sentito fiero.[2]
  • Questi giovanotti di oggi conoscono alla perfezione gli spartiti ma non sanno neppure cosa significa vomitare.[2]
Dall'intervista di Luca Bianchini, Iggy Pop: «La musica è vita e la vita non è un business», style.it, 8 giugno 2010
  • Ci sono paure che non possiamo confessare nemmeno a noi stessi. Anche se sul palco sembro sicuro, prima di uscire c'è sempre il terrore che possa venire una schifezza. Questo per fortuna poi non accade, perché ci sono cose che mi danno coraggio: i ragazzi della band, per esempio. E poi il pubblico, la variabile più difficile da prevedere.
  • Il pubblico è imprevedibile, perché cambia ogni volta. È come il motore di una moto. Finché non dai gas, non capisci quanto è potente. Ma se alla prima accelerata s'impenna, è fatta. La paura va a farsi fottere.
  • Ci sono quattro pilastri su cui si poggia la cultura occidentale: la chiesa, la stampa, il mercato e i governi. E ogni giorno che passa, è sempre più il mercato a dettar legge. Ormai è tutto un business del cazzo. Ma non ci sono solo i soldi nella vita!

Citazioni tratte da canzoni

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Brick by Brick.

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Etichetta: Virgin, 1990, prodotto da Don Was.

  • Candy, Candy, Candy | Non riesco a lasciarti andare | Per tutta la vita mi hai perseguitato | Ti amavo così tanto
Candy, Candy, Candy | I can't let you go | All my life you're haunting me | I loved you so (da Candy, n. 4)

Citazioni su Iggy Pop

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  • Ho conosciuto Iggy Pop quando ero molto giovane perché l'ho visto esibirsi al Whiskey quando avevo circa tredici anni. Mentre assistevo al suo concerto, pensavo, "Questo tizio è completamente originale; è uno dei migliori artisti che abbia mai visto". Era bello e aveva stile e traboccava un'energia grezza. Tornai a casa ed ero come "Ho visto il più bel concerto la scorsa notte, devo scoprire chi è questo ragazzo". Non pensavo che fosse il mio idolo o che mi sarei identificato in lui, ma mi piacque ciò che fece. (Anthony Kiedis)
  • [Nel 2010] L'Iguana[6] è immortale. Vive a 63 anni come se ne avesse 20. E dire che ha avuto più donne e bottiglie di whisky che pasti caldi. (Slash)
  • – Non è che ringiovanisci Mark. Il mondo sta cambiando. La musica cambia, anche le droghe cambiano. Non puoi startene qui tutto il giorno a pensare all'eroina e a Ziggy Pop.
    – È Iggy Pop...
    – Quello la, insomma, tanto ormai è morto.
    – No, no, non è morto. Ha fatto una tournée l'anno scorso, Tommy è andato a vederlo. (Trainspotting)
  • Vediamoci al Coffee Shop, | possiamo ballare come Iggy Pop. (Red Hot Chili Peppers)

Note

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  1. Citato in Iggy Pop:«Meravigliosa e unica, l'atmosfera della mia Berlino Ovest», ilmitte.com, 5 agosto 2013.
  2. a b c d e f Citato in Le 20 cose che (forse) non sai su Iggy Pop, nstageweb.com, 15 giugno 2011.
  3. Dall'intervista a Classic Rock, citato in Iggy Pop: "Non mi piace il punk", rockol.it, 26 maggio 2013.
  4. Da un'intervista rilasciata al New York Times; citato in Riccardo Coppola, Iggy Pop: "David Bowie mi ha fatto risorgere", spaziorock.it, 13 gennaio 2016.
  5. Dalla trasmissione radiofonica Questa casa non è un albergo, Radio 24, dicembre 2010.
  6. Soprannome di Iggy Pop.

Altri progetti

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Opere

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