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Gianfranco Maselli

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Gianfranco Maselli (1929 – 2009), compositore, organista e musicologo italiano.

Il cercadischi

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La scarsità di fonti sicure e l'impossibilità di decifrare i più antichi sistemi di notazione obbligano a condensare in un breve capitolo ben nove secoli di vita musicale europea, secoli fra i più fervidi della storia dell'umanità, malgrado il luogo comune che li definisce «oscuri». Con la caduta dell'Impero romano e l'incrociarsi delle più varie culture e tradizioni nasce la nostra attuale civiltà. L'elemento coordinatore e comune è il cristianesimo che sintetizza i più diversi e contrastanti apporti culturali. La musica ne è forse uno degli esempi più significativi.

Citazioni

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  • Il Rinascimento musicale si innesta in gran parte nel periodo noto come «barocco» nella storia delle arti figurative e in architettura. (p. 13)
  • Nella musica sacra, Palestrina porta a un sommo grado di perfezione contrappuntistica il motetto e la messa, determinando con il suo stile il tipo di musica esclusivamente accettato dalla Controriforma per le funzioni religiose. (p. 20)
  • Pur essendo Palestrina, come Bach, uno di quei musicisti che chiudono definitivamente un periodo storico, la scuola romana continuerà anche nel secolo successivo a produrre musica nel suo stile. (p. 20)
  • Con Bach non si chiude solo il periodo barocco, ma si esaurisce anche la stessa polifonia. Bach infatti raccoglie nella sua opera le esperienze di ben più di due secoli di storia musicale costruendo un monumento polifonico tanto grandioso quanto definitivo. Dopo di lui la musica dovrà percorrere altre vie, e già durante la sua vita comincia a tentarle. (p. 69)
  • Infaticabile assimilatore di tutte le mode e maniere musicali del suo tempo, da Boccherini a Joahnn Cristian Bach a Haydn, per non parlare di compositori assai minori ai quali largamente attinge, Mozart, come Bach, trasforma a sua immagine e somiglianza tutta la materia musicale con la quale viene a contatto in una sintesi di meravigliosa originalità. (p. 98)
  • A Luigi Boccherini, che era anche un ottimo violoncellista, si deve la costituzione del primo quartetto d'archi stabile. Autore fecondissimo di musiche strumentali, trattò anche l'opera e la musica sacra, ma la sua importanza risiede nell'originalità della musica da camera e orchestrale, che solo recentemente si comincia a conoscere nella sua intierezza. (p. 116)
  • La nostra epoca talvolta è riuscita a stravolgere e a estraniare il significato dei più noti capolavori di Beethoven, ma basterebbe ascoltare con animo vergine la «Grande Fuga» op. 133 per quartetto d'archi per domandarsi stupiti come si sia potuto ancora scrivere della musica. Stravinsky afferma che «se la musica [della Grande Musica] fosse riuscita a penetrare nella coscienza del suo tempo la Musica moderna avrebbe perso, molto prima, parte del suo mordente, e ora dove saremmo?». Beethoven infatti non solo anticipa Schumann, Chopin, Liszt, ma una musica che ancora deve essere scritta. (p. 120)

Bibliografia

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  • Gianfranco Maselli, Il cercadischi, Oscar Mondadori, 1972.

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