Il vendicatore di Jess il bandito
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Il vendicatore di Jess il bandito
Titolo originale |
The Return of Frank James |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 1940 |
Genere | western |
Regia | Fritz Lang |
Sceneggiatura | Sam Hellman |
Produttore | Darryl F. Zanuck, Kenneth Macgowan |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Il vendicatore di Jess il bandito, film statunitense del 1940 con Henry Fonda e Gene Tierney, regia di Fritz Lang.
Citazioni tratte dal ridoppiaggio.
Frasi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- È come diceva sempre mio padre: la legge i poveracci devono farla con la pistola. (Clem)
- Così, in preda alla disperazione e solo come ultima risorsa, Frank decise di rubare. Ma cerchiamo di intenderci ora. Derubò forse a una banca i frugali risparmi dei poveri? No. Derubò un onesto commerciante? No. Prese solo il denaro delle ferrovie, causa della morte della madre e del fratello. Le ferrovie, che rubarono le vostre terre, che vi cacciarono dalle fattorie. (Rufus)
Dialoghi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Clem: Lo hanno ucciso sparandogli alla schiena.
Frank: Non c'era altro modo per beccare Jesse. - Pubblico ministero: Non stia a pensarci, mi risponda!
Frank: Non posso rispondere senza pensarci: io non sono avvocato.
Citazioni su Il vendicatore di Jess il bandito
[modifica]- Il 1° dei 3 western di Lang, e non il migliore. Più che sul tema della giustizia, svolto in modo troppo didattico, trova i suoi motivi di interesse in quelli della vendetta e della colpa. G. Tierney esordiente è già fascinosa. (il Morandini)
- Sfidando il cinema americano sul suo terreno d'elezione, il regista tedesco – al suo primo film a colori – realizza il seguito di Jess il bandito di Henry King, libero però dalle convenzioni del genere. Frank, pur essendo un vendicatore implacabile, è un bandito gentiluomo preso in prestito dal popolo, premuroso nei confronti del ragazzino, disponibile all'innamoramento e alla «sistemazione» mentre la famosa scena in tribunale con il direttore del giornale (Hull) dimostra che la colpa di tutto è dell'azienda ferroviaria, cioè del capitale. La cura dei dettagli contribuisce in modo determinante alla credibilità del risultato, e un pizzico d'umorismo è la firma personale di Lang a un western autentico (sceneggiato da Sam Hellman), perfettamente in grado di reggere il confronto con i classici prodotti made in Usa. (Il Mereghetti)
Voci correlate
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