Joan Didion

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Joan Didion nel 2008

Joan Didion (1934 – 2021), giornalista, scrittrice e saggista statunitense.

  • Chi parla dell'edonismo in California non ha mai passato un Natale a Sacramento.[1]
  • Non vi dico di rendere il mondo un posto migliore, perché non penso che il progresso faccia necessariamente parte del pacchetto. Vi dico solo di viverla. Non di tener duro, di sopportare, di tirare avanti, ma di viverla. Di tenere gli occhi aperti. Di provare a entrare nel quadro. Di vivere dissennatamente. Di osare. Di costruire il vostro mondo e di farvene vanto. Di cogliere l'attimo. E se mi chiedete perché dovreste farlo, vi dico che la tomba è un posto carino e privato, ma non c’è nessuno da abbracciare. E non si canta lì, non si scrive, non si discute, non si ammira l'alba sull’Amazzonia e non ci sono più figli da toccare. Questo è quel che c'è da fare e da ottenere, finché potete: è questo che vi auguro.[2]

Incipit di L'anno del pensiero magico[modifica]

La vita cambia in fretta.
La vita cambia in un istante.
Una sera ti metti a tavola e la vita che conoscevi è finita.
Il problema dell'autocommiserazione
.
Ecco le prime parole che scrissi dopo che accadde. La data del file di Microsoft Word sul computer («Note sui cambiamenti.doc») è «20 maggio 2004, ore 23.11», ma quello dev'essere stato il momento in cui, dopo averlo aperto, ho schiacciato prudentemente il tasto per salvarlo. Non avevo fatto cambiamenti in quel file, in maggio. Non avevo fatto cambiamenti da quando avevo scritto quelle parole, nel gennaio 2004, un giorno o due o tre dopo il fatto. Per molto tempo non scrissi altro.[3]

Citazioni su Joan Didion[modifica]

  • Quando leggo Clarice Lispector o Susan Sontag e soprattutto Joan Didion, provo un'ammirazione feroce per come sono riuscite a preservare la consapevolezza della loro vita, delle loro esperienze necessariamente influenzate dal genere, ma anche a trascenderla, non in nome di un universale che fosse appetibile a un maschio bianco eterosessuale, ma in direzione di un umanesimo ambiguo, contraddittorio, che si rinnova ogni volta che lo leggo, quasi pansessuale. (Claudia Durastanti[4])

Note[modifica]

  1. Testo in sovrimpressione nel film Lady Bird.
  2. Dal discorso tenuto all'inizio dell'anno alla University of California di Riverside, 1975; citato in ilpost.it, 8 marzo 2018.
  3. Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937
  4. In Giusi Marchetta (a cura di), Tutte le ragazze avanti!, Add editore, Torino, 2018, pp. 159-160. ISBN 9788867832149

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