Konstantin Sergeevič Stanislavskij

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Konstantin Sergeevič Stanislavskij

Konstantin Sergeevič Stanislavskij (1863 – 1938), attore, regista, scrittore e teorico teatrale russo.

Citazioni di Konstantin Sergeevič Stanislavskij[modifica]

  • Imparate ad amare l'arte in voi stessi, e non voi stessi nell'arte.[1][2]
  • L'attore non recita le parole ma i sentimenti, ché la parte è fatta non di parole ma del sottofondo affettivo: è quella la parte nascosta da scoprire dell'attore.[3]
  • Per coloro che non sono capaci di credere, ci sono i riti; per coloro che non sono capaci di ispirare rispetto da sé, c'è l'etichetta per coloro che non sanno vestirsi, c'è la moda; per coloro che non sanno creare, ci sono le convenzioni e i clichés. Ecco perché i burocrati amano i cerimoniali, i preti i riti, i piccoli borghesi le convenienze sociali, i bellimbusti la moda, e gli attori le convenzioni teatrali, gli stereotipi e un intero rituale di azioni sceniche.[4][2]
  • [Per un attore è essenziale] [...] vivere il proprio temperamento in scena e non il presunto temperamento del personaggio. Occorre procedere da se stessi e non da un'immagine elaborata nel pensiero.[5]

Citazioni su Konstantin Stanislavskij[modifica]

  • Con Stanislavski che è il grande riformatore, si considera l'attore non più come colui che deve ripetere determinati schemi dinamici, un alfabeto dinamico, quello che negli attori europei era l'emploi , la specializzazione in un determinato ruolo, ma, invece, come qualcuno che deve essere capace di inventare. (Eugenio Barba)
  • [Sul "Metodo"] In realtà non è mai tramontato. Ogni attore lo utilizza anche se talvolta non se ne accorge. Ognuno si immedesima nella propria parte. Anche nella vita. (Harvey Keitel)
  • L'altro ieri è stato da me Stanislavskij. È rimasto da me nove ore di fila e abbiamo parlato senza interruzione. È straordinario, come sempre, naturalmente. Però [...] forse perché in lui non c'è del mio e il mio non gli è necessario, è risultato che non ha capito niente del mio dramma, non l'ha assolutamente recepito, non ha provato nessun sentimento. Si è anche scusato, aveva paura di danneggiarmi e così via. (Aleksandr Aleksandrovič Blok)
  • Se devo piangere devo pensare a qualcosa di brutto, se devo ridere a qualcosa di divertente, insomma, ste cose così. A dire il vero non m'è sembrato tutto sto genio sto Stanislavskij. (Ilenia Pastorelli)
  • Stanislavski dà vita a un nodo, a partire dal complementare. Mentre prima si apprendeva partendo dal corpo, e poi si dava tutta una motivazione allo schema dei comportamenti già prestabiliti, Stanislavski parte dal mentale, il famoso "come se", "come se io fossi Amleto", come se fosse un giovane alto o uno basso, e tutto questo comporta delle reazioni nell'attore. (Eugenio Barba)

Note[modifica]

  1. Da Il lavoro dell'attore su se stesso.
  2. a b Citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X
  3. Citato in Giuseppe Lazzari, Non tutto ma di tutto, ERI – Edizioni Rai Radiotelevisione Italiana, Torino, 1964.
  4. Da Storia di una messa in scena.
  5. Citato in Marvin Carlson, Teorie del teatro. Panorama storico e critico (Theories of the Theatre. A Historical and Critical Survey from the Greeks to the Present), traduzione di Leonardo Gandini, Il Mulino, Bologna, 1988, p. 410.

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